“Matrici distrutte”: una metafora di un processo creativo e il fil rouge che lega una serie di opere di Sten&Lex esposte, dal 7 febbraio al 28 marzo, alla Wunderkammern, a Roma (www.wunderkammern.net). Dopo molte esperienze in Cina, negli Stati Uniti e in Nord Europa, Sten&Lex tornano con una mostra personale e due nuove opere di street art nel quartiere romano di Tor Pignattara.
Sten&Lex utilizzano l’arte come elemento di contaminazione tra linguaggi diversi. Non hanno un background da writers, come molti street artist hanno, e molti anni fa sono partiti direttamente dallo stencil. Sono conosciuti per l’utilizzo della tecnica chiamata hole school ovvero la “scuola del buco” che consiste in stencil composti da tanti punti di diverse misure che messi tutti insieme rendono l’immagine molto fotografica. Questa è una tecnica spesso utilizzata anche nella stampa dei giornali anni ’60 -’70.
Poi, oltre alla tecnica del “buco”, utilizzano anche la tecnica delle linee sovrapposte per arrivare, infine, alle “Matrici distrutte”. I brandelli di carta dei poster che volano appesi alla superficie sono parte della matrice distrutta e comunicano trasformazione, cambiamento e divenire. La mostra che fa parte di “Limitless” è un progetto artistico della galleria Wunderkammern www.wunderkammern.net già iniziato con l’artista spagnolo Sam3 e il francese L’Atlas, per esplorare il concetto di limite nelle sue possibili forme e manifestazioni.
Uno degli elementi che caratterizza Sten&Lex è il poster di carta molto leggera, quindi che aderisce molto alla superficie. Il poster viene dipinto, starà poi al tempo ed agli agenti atmosferici rimuoverlo per lasciare spazio all’immagine impressa sul muro o sul legno. Una parte delle “Matrici distrutte” sono i ritagli di carta appesi alla superficie in trasformazione che gli artisti hanno lavorato superando i limiti imposti dallo stencil, una tecnica che di per sé pone dei frame e dei punti.
Sten&Lex propongono sempre un’arte che è combinazione di forme e contaminazione tra linguaggi diversi che si integrano in una perfetta sintonia. Molte loro opere fanno parte di preziose collezioni private e alcune si collocano in istituzioni come il Museo MADRE di Napoli e il MACRO di Roma. Presenti su innumerevoli pubblicazioni, hanno partecipato al Cans Festival di Londra nel 2008, al quale furono invitati da Banksy, e al Nuart Festival in Norvegia, uno degli eventi di Street Art più importanti al mondo.
La mostra personale “Matrici distrutte”, che sarà inaugurata sabato, ripercorre e rimette insieme tutte le tecniche utilizzate da Sten&Lex che sono la metafora del loro processo creativo e artistico sviluppato negli ultimi anni e in continua trasformazione, in divenire.

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