Ancora bello il bel paese. Ventincinque giornalisti stranieri spiegano perché

LUNA MOLTEDO
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Van Aalderen ha raccolto pareri, sensazioni, esperienze, che raccontano di una terra meravigliosa e sorprendente con tante carte da giocare per rialzare la testa.

Cover il bello dell'Italia
Cosa ti piace dell’Italia? E’ questa la domanda che il giornalista olandese Maarten van Aalderen, presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, ha fatto a venticinque colleghi corrispondenti stranieri. Un semplice quesito è il filo conduttore del libro di van Aalderen che si intitola, appunto, “Il Bello dell’Italia. Il Belpaese visto dai corrispondenti della stampa estera” (Albeggi edizioni www.albeggiedizioni.com) disponibile da domani su ebook e cartaceo.

Gina de Azevedo Marques, giornalista brasiliana, ama la dissacrante autoironia italiana, la giornalista turca Esma Cakir elogia la convivialità a tavola. Lo spagnolo Rossend Domènech è impressionato dalla cultura del cibo e da Slowfood; l’americana Monica Larner parla del vino e le oltre tremila qualità di uva; l’algerina Nacéra Benali è sorpresa dal senso di solidarietà degli italiani, l’iraniano Hamid Masoumi Nejad afferma che il numero di persone che studia l’italiano cresce sempre di più; il cinese Ma Sai dice che in Cina ci sono 150 milioni di tifosi del Milan; il giapponese Tetsuro Akanegakubo parla delle trattorie romane.

“Il Bello dell’Italia” è un libro per gli amanti del Made in Italy ma può incuriosire gli stranieri che vivono in Italia, gli imprenditori, i viaggiatori, chi opera nel mondo della politica, della comunicazione. Ed è anche un libro che gli italiani, da nord a sud, possono leggere con orgoglio perché gli aspetti che emergono del ‘bel paese’ sono tutti positivi. “Sono convinto che chi non vede nulla di buono nell’Italia deve cambiare occhiali, oppure Paese” sostiene l’autore, classe 1965, olandese.

E’ stato presidente dell’Associazione della Stampa Estera in Italia dal 2009 al 2011 e da marzo 2013 ad oggi. Laurea in filosofia presso l’università di Utrecht e Dottorato di ricerca in filosofia a Firenze, Maarten van Aalderen è da diciotto anni corrispondente del maggiore quotidiano olandese, De Telegraaf, per l’Italia e la Turchia.

Forse è proprio la formazione in filosofia che ha spinto l’autore a vedere gli aspetti belli dell’Italia. Infatti leggendo il libro si ha un’iniezione di fiducia nel futuro e ci si dimentica del degrado.
Si parla perfino delle meravigliose isole siciliane che sono tra le più belle del mondo: lo svedese Peter Loewe è molto legato alle Eolie, in particolare a Stromboli. Cultore appassionato del cinema italiano, si è innamorato dell’isola dove la sua connazionale Ingrid Bergman, protagonista dell’omonimo film di Rossellini, era diventata famosa e aveva vissuto la sua storia d’amore con il regista. Per finire a Pantelleria, che il giornalista danese Jesper Storgaard Jensen preferisce: un’isola dura, ma proprio per questo molto interessante.

C’è chi invece dei luoghi, sceglie delle figure politiche: il greco Teodoro Andreadis Synghellakis evidenzia le analogie tra il leader di Syriza, Alexis Tsipras, e lo storico segretario del Pci, Enrico Berlinguer. L’inglese Philip Willan ci ricorda che se l’Italia vuole voltare pagina deve chiarire il suo passato, come ha fatto Sergio Flamigni, personaggio a cui dedica le sue pagine. L’egiziano Mahdi El Nemr sottolinea il ruolo strategico dell’Italia come Paese vicino al Medio Oriente arabo. Per ascoltare altre amenità sull’Italia e su come cercare di superare la crisi dopodomani, giovedì 19 febbraio, bisognerà andare ad ascoltare la presentazione di Maarten van Aalderen de “Il Bello dell’Italia” presso l’Associazione della Stampa Estera www.stampaestera.org con il Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, Josè Rallo (Donnafugata) e Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera.

“È difficilissimo per un altro Paese copiare la creatività, la capacità di adattamento e l’elasticità culturale degli italiani, ma le energie di cui il Paese dispone devono trovare più spazio nella società” afferma Maarten van Aalderen. E sottolinea che “in un momento di grave crisi per il Paese, ‘Il Bello dell’Italia’ infonde una sferzata di ottimismo per risollevarsi, proprio come l’Icaro raffigurato nella copertina del libro”.

Ancora bello il bel paese. Ventincinque giornalisti stranieri spiegano perché ultima modifica: 2015-02-17T18:25:23+01:00 da LUNA MOLTEDO
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