Hillary contro Jeb. I pronostici della testa più lucida (e simpatica) della politica americana

GUIDO MOLTEDO
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GUIDO MOLTEDO
Lo stratega Carville, amico dei Clinton, ragiona sulla prossima corsa presidenziale. Dove niente è scontato.

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DETROIT. James Carville – il consulente politico di Bill Clinton che coniò il famoso “it’s the economy, stupid”, la testa pelata di New Orleans che s’accalora facilmente tanto che lo chiamano The Ragin’ Cajun – è tuttora un guru da ascoltare, quando si parla di campagne elettorali americane

Settant’anni, sempre uguale, la sua parlata marcatamente, volutamente strascicata e nasale. Carville è sulle cronache politiche nazionali dal 1992, quando guidò con successo la campagna elettorale di Bill Clinton, facendolo balzare da Little Rock, oscuro governatore dell’Arkansas, alla Casa Bianca. Nel 2008 fu nel giro degli strateghi della campagna di Hillary, e si distinse anche allora per il suo linguaggio brutalmente franco nei confronti degli avversari. Nell’anno in cui Clinton vinse, Carville sposò Mary Matalin, anche lei consulente politica, che aveva lavorato nel team per la rielezione di George H. Bush, battuto appunto da Bill.

Personaggio televisivo – innumerevoli le sue presenze nei talk show, animatore imperdibile, divertente, e comparsa e cammeo in fortunate serie tv – Carville non sarà parte attiva nella campagna per le presidenziali 2016. Si sente un uomo pre-internet. Ma sicuramente Hillary lo interpellerà frequentemente, come ha sempre fatto.

Nei giorni scorsi, Carville ha tenuto una conferenza e un incontro con gli studenti della Saint Leo University, in Florida, e ha detto la sua sulla prossima corsa presidenziale. Una grande, breve, lezione di politica.
Il Tampa Bay Times riferisce le battute più interessanti.

Su Jeb Bush: “A Christie [governatore del New Jersey] non do nessuna possibilità, a Jeb darei probabilmente meno possibilità di quante gliene attribuisca la maggior parte degli handicapper [esperti chiamati a stabilire il vantaggio che devono avere i cavalli meno veloci rispetto ai più forti per poter competere in corse dette appunto a handicap] ma gli do comunque una buona possibilità.”

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Carville conosce personalmente l’ex governatore della Florida (“Ho fatto con lui qualcosa come tre o quattro discorsi pubblici, abbiamo preso più di un drink insieme. È un tipo dotato di fascino. È il tipo a cui fai una domanda, e ti dà una risposta.”), ma non è ancora convinto che sia la persona più dura da battere per Hillary Clinton. “I sondaggi di Jeb non sono proprio impressionanti in questo momento, penso che va lasciato un po’ giocare in giro, ma credo che abbia un lavoro molto più difficile di quanto molti non pensino”.

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Su Hillary: La domanda più grossa a cui deve rispondere? “Spiegare come, nella sostanza e nello stile, la tua sarebbe una presidenza diversa dal presidente Obama”.
Il sistema di elezione presidenziale basato sui collegi elettorali avvantaggia intrinsecamente i democratici, ma Clinton avrà di fronte a sé una campagna tosta, e lei lo sa. “Non sta messa peggio del 50/50”, risponde Carville quando gli viene chiesto delle prospettive di vittoria di Hillary. “Dovrà volare molto basso, quasi rasoterra, non dovrà dare nulla per scontato… Non troppi consiglieri e portaborse, niente lunghi cortei di automobili al seguito, si deve mostrare alla gente, deve mostrare chi è”.

Hillary Clinton Holds Online Global Town Hall With Youths From Around The World

Su Marco Rubio [senatore della Florida] “C’è chi corre per la presidenza per ragioni che non c’entrano niente con l’essere presidente. Mi pare che questo stia facendo”.

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Aspettative:. “Scott Walker [governatore del Wisconsin] deve vincere in Iowa se no è fuori. Se Jeb Bush perde in New Hampshire, ha chiuso. Deve vincere in New Hampshire, se no sapete chi entra in corsa? Mitt Romney? Penso che Mitt sta a bordo campo a tessere la sua tela, e se vogliamo parlare di qualcuno che sta tirando perché Jeb perda, eccolo, è lui”.

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Obama: “L’unica persona che io abbia mai visto in politica che abbia davvero avuto successo pur infischiandosene di quello che la gente pensa di lui è il presidente Obama. È un po’ strano, no?, che uno arrivi così lontano in un mestiere che gira tutto intorno alle persone, alla gente. È come essere un banchiere e non ti piacciono i soldi”.

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Florida. “Non si può disegnare una mappa nella quale un repubblicano possa vincere la presidenza senza la Florida. Non esiste. È possibile disegnare una mappa nella quale i democratici possono vincere senza vincere in Florida, ma non molto spesso. La Florida è l’Ohio con gli steroidi. L’Ohio ha 18 voti elettorali, la Florida 29,… Non ci sono più stati in bilico comparabili tra loro”.

Il paradosso della politica di oggi: i democratici hanno meno deputati nei parlamenti degli stati, meno senatori, meno membri della camera dei rappresentanti, meno governatori che praticamente qualsiasi altro periodo della storia moderna. Eppure i democratici sono estremamente fiduciosi rispetto alle elezioni presidenziali del 2016, e i repubblicani terrorizzati. Perché? In gran parte dipende da come viviamo oggi, con i democratici in massima parte raggruppati in città densamente popolate e i repubblicani fuori delle città.
“Proprio per come viviamo, dove viviamo, è diventato quasi impossibile per i democratici vincere alla Camera dei Rappresentanti”, dice Carville. “Ed è diventato… molto difficile per i repubblicani vincere la presidenza.”

http://www.tampabay.com/news/politics/stateroundup/the-buzz-james-carvilles-predictions-for-jeb-bush-hillary-clinton-marco/2218615

Hillary contro Jeb. I pronostici della testa più lucida (e simpatica) della politica americana ultima modifica: 2015-02-24T00:16:29+01:00 da GUIDO MOLTEDO
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1 commento

semi 24 Febbraio 2015 a 10:31

Bellissimo articolo,dal quale si impara… Certo che Hillary sembra una ragazza !!

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