Se c’è una “lettura” italiana del voto amministrativo francese di domenica, riguarda il baldanzoso leader leghista, il “fratellino” italiano di Marine Le Pen.
Dunque Marine Le Pen non è più al primo posto, superata dal redivivo Sarkozy e con gli ammaccati socialisti dietro a non grandissima distanza. Questo certifica la tornata elettorale francese, le elezioni dei dipartimenti (un po’ le nostre province). Nessuno prevedeva l’arresto della nouvelle vague del Front National ma è andata proprio così. Se è uno stop momentaneo o l’inizio di una fase discendente, corrispondente alla ripresa dei partiti tradizionali, lo vedremo. Intanto registriamo una volta di più che l’antipolitica può essere battuta.
È un segnale anche per l’Italia, in particolare per il “fratellino italiano” della Le Pen? Diciamo questo: se siamo alla vigilia della ripresa dei partiti tradizionali – in Spagna va bene persino il Psoe e anche lì la forza anti sistema, Podemos, non sfonda affatto -, se cioè i cittadini europei cominciano a razionalizzare il tema della crisi senza cedere alle sirene populiste e antidemocratiche, allora è ineluttabile che i gruppi anti sistema verranno confinati in una posizione marginale, lontano dalla possibilità di governare.
In più, comincia a mostrarsi un certo esaurimento della spinta propulsiva di Matteo Salvini. La rottura con Tosi e il rischio (inaudito fino a due settimane fa) di perdere il Veneto; un certo ringalluzzimento di Berlusconi; l’assoluto buco nell’acqua che ha fatto nel Sud e la totale indifferenza di Roma dinanzi alla non oceanica manifestazione di piazza del Popolo; l’alleanza con i fascisti di Casapound che non è piaciuta a democratici, moderati, persone normali; una sovraesposizione mediatica controproducente: sono tutti tasselli di un mosaico che è andato complicandosi.
Pochissimo tempo fa Salvini si era autoproclamato l’antagonista di Renzi per il governo nazionale. Oggi mostra di voler “ripiegare” sulla sua Milano post-Pisapia. Obiettivo più alla portata. E il competitor di Renzi è ancora un mister X.
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1 commento
Ottimo ! Per quanto riguarda Milano,voterei Ambrosoli con tutto il cuore ;ma mi pare un poco sottotono.