Voga alla veneta. Nelle acque placide del Gran River, il fiume che attraversa il Michigan. Voga in piedi, il fisico imponente, sul sandolo che si è costruito con le sue mani a East Lansing. Bruce Miller è un personaggio unico, professore e artigiano, vogatore e innamorato di Venezia e della sua laguna. Abbiamo trascorso con lui una giornata di sole e di simpatia.TEXT IN ENGLISH
- Sul Grand River
- Maureen con Bruce nel suo atelier (foto Sandra Paoli)
- Nel rimessaggio (S. P.)
- Il progetto dello s’ciopon (S. P.)
- Bruce Miller (S. P.)
- Sul Grand River
EAST LANSING, MICHIGAN
“Uno spritz? O un prosecco?” L’ospitalità di Maureen e Bruce è cordiale e raffinata, nella loro bella casa di East Lansing. All’esterno, l’essenziale eleganza del midwest. All’interno, un ambiente decisamente italiano. Anzi veneziano. La tavola ben apparecchiata come si usa da noi, fettuccine all’uovo perfette, buon pane e buon vino, oggetti vari, una delicata gondoletta di bachelite souvenir d’altri tempi, piccole e grandi foto di Venezia, quadri di soggetto o di autore veneziani, un paio di Luciano Mozzato. E soprattutto e dappertutto forcole. Forcole autentiche, opera di Saverio Pastor, e tante sculture ispirate alla forcola. Di varie grandezze e di legni diversi: ciliegio, acero, legno-zebra. Al muro quadri con composizioni lignee, le tipiche sinuosità della forcole. Tutte opere di Bruce. Sculture eccentriche, calde, eleganti.
Bruce Miller è imponente con il suo metro e novanta, un fisico asciutto, biondo, uno sguardo intenso e mite. All’appuntamento alla stazione degli autobus, non lo potevi mancare, fiero della sua t-shirt con su scritto “Venezia”. Sotto, un’altra maglietta, azzurra con quattro parole bianche: “Alto, biondo, larghe spalle”. Le quattro parole che usò un amico veneziano descrivendolo a un oste, per riservargli un tavolo.
Dire che ha ottant’anni sarebbe assurdo se non fosse vero. Professore di filosofia del diritto, e anche una laurea in architettura navale, un talento per la manualità e la precisione, Bruce “scopre” Venezia una quindicina d’anni fa, grazie a Maureen, che vanta un’adolescenza a Cannaregio e un italiano ancora buono, e nella città dei dogi ha una figlia, Monica, con marito veneziano e figli.
Mentre ci dirigiamo verso il “suo” Canal Grande, il Grand River, il fiume che attraversa il Michigan e che qui scorre immobile, Bruce ci racconta l’altra sua grande passione veneziana, intimamente legata alla forcola: la voga.
È già un provetto vogatore di barche da canottaggio, Bruce, ne ha un paio, di quelle lunghe ed esili che fendono fiumi e laghi del Michigan, quando s’innamora della voga alla veneta. La storia inizia con una fascinazione per lo stile dei gondolieri (“Li osservavo mentre remavano con grazia sul Canal Grande”), e sente che un giorno avrebbe remato anche lui così. Su una sua imbarcazione veneziana. Che avrebbe costruito lui stesso.
- Scultura a forma di forcola (S. P.)
- Sculture (S. P.)
- Bruce sul Gran River
Ma è nel secondo soggiorno a Venezia che scocca davvero la scintilla. Passeggiando al Lido, è attratto dall’insegna del Circolo Canottieri Diadora, entra, e nel giro di un quarto d’ora si ritrova a bordo di una mascareta invitato dal segretario del Diadora, Lino Farnea. Lino non parla inglese, Bruce non parla italiano. Un’istruzione essenziale, però la capisce: “Calma, calma”, e inizia a muovere il remo sulla forcola.
La performance è “orribile”, ricorda Bruce, che non si dà per vinto, tornerà ancora a Venezia, e per cinque anni, ogni estate, farà corsi di voga. Una volta è anche invitato a vogare su una caorlina a sei remi che partecipa alla Sensa, un’altra volta al Redentore, poi un lungo giro su un gondoleone a otto remi fino a Sant’Erasmo, con grande abbuffata al ristorante dei celebri Vignotto.
C’è la base per continuare da sé, in America, nella regione dei Grandi Laghi, ed è tempo che si costruisca una propria barca. Un’imbarcazione tipicamente veneziana, lo s’ciopon, il più piccolo della famiglia dei sàndoli.
- Il rimessaggio (S. P.)
- Il rimessaggio (S. P.)
- Maureen e Bruce (S. P.)
- Dentro casa Miller (S. P.)
- Dentro casa Miller (S. P.)
- Scultura (S. P.)
Per sei mesi, Bruce, ormai in pensione, va tutti i giorni “al lavoro”, nella sua attrezzatissima falegnameria-atelier, “ci resta l’intera giornata – racconta Maureen – portandosi come un buon operaio il pranzo da casa”.
Lo s’ciopion, spiega Bruce, è una barca per la quale basta un vogatore, con uno o con due remi (“valesana”, precisa), è l’equivalente dello sneak boat che si usa in America per la caccia e la pesca nei laghi e nelle paludi. Esecuzione ortodossa, lo s’ciopion di Bruce, con alcune finiture pregiate, per renderla, dice, “più elegante”, e l’aggiunta di un sedile per un passeggero, che di solito è la moglie. Proprio con la forcola arriva il difficile, impresa ardua farla perfettamente adatta a un uomo della sua statura. E dunque, sì, è Made in Venice, nella bottega di Pastor.
Il nome del sandolo? C’è da chiederlo? Maureen, naturalmente.
Questo articolo è comparso sul Corrriere del Veneto il 12 maggio 2015

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