L’Atlante delle mafie è un libro indispensabile per fare il punto sulla sempre più complessa articolazione e sofisticatezza delle organizzazioni mafiose in Italia e nel mondo. E’ l’economia il terreno sul quale il nuovo ruolo delle mafie si ridefinisce nell’era della globalizzazione. Il terreno principale sul quale indaga questo volume a più mani.
Non solo per le potenzialità “criminogene” che il lungo ciclo politico ed economico liberista su scala globale ha offerto a organizzazioni che storicamente hanno avuto la capacità di unire, con le loro attività e con la loro funzione di mediazione, mercati legali e mercati illegali, ma anche perché, in nome dell’ideologia del primato assoluto del mercato e delle sue dinamiche, si è imposto un arretramento della funzione regolatrice degli Stati anche in termini di controllo e di trasparenza sui processi di finanziarizzazione dell’economia e sulle forme ad essi collegate di transazioni e movimentazioni dei capitali.
È per questo motivo che molti dei saggi che compongono Atlante delle mafie (Vol. III) Storia, economia, società, cultura (a cura di Enzo Ciconte, Francesco Forgione, Isaia Sales, editore Rubettino) avviano una prima riflessione e si misurano direttamente o indirettamente con il tema dei rapporti tra mafie ed economia, sia quando trattano di specifiche inchieste giudiziarie, sia quando si occupano di radicamento all’estero di alcune mafie italiane, sia quando descrivono il ruolo centrale del narcotraffico nell’economia di importanti nazioni o analizzano il problema del riciclaggio dei proventi mafiosi. L’economia è solo uno degli argomenti affrontati.
Completano il volume altri saggi che si soffermano su temi di fondo o su questioni più specifiche legate alle organizzazioni mafiose in rapporto a loro aspetti peculiari in “territori” vecchi e nuovi: dalla ’ndrangheta alla camorra da cosa nostra alla sacra corona unita per finire all’assoluta novità di mafia capitale; e ancora: dalla Terra dei fuochi alla Stidda, alla social mafia: il nuovo networking mafioso. La parte internazionale si concentra su Brasile, Messico, Spagna, America Latina con il contributo di autori italiani e stranieri. Chiude il volume la “cronologia delle mafie” dal 1983 al 2012.
Gli autori e i contributi
Enzo Ciconte, Francesco Forgione Isaia Sales, Le mafie, l’economia e il potere; Enzo Ciconte, La ’ndrangheta dal cono d’ombra al proscenio internazionale; Isaia Sales, I guappi; Giuseppe Pignatone, Michele Prestipino, Le mafie su Roma, la mafia di Roma; Maurizio De Lucia, Cosa nostra: l’analisi, le linee evolutive, l’attuale operatività; Monica Massari, La Sacra corona unita: storia e attualità della quarta mafia; Marcello Ravveduto, Social mafia: il networking mafioso; Simona Melorio, Da Terra di Lavoro a Terra dei Fuochi: evoluzione criminale di un clan “sconosciuto“; Gaetano Savatteri, La Stidda. Mafia nelle terre di zolfo; Alexander Araujo De Souza, Brasile: criminalità violenta in via di organizzazione e terreno fertile per le mafie straniere; Antonio Mazzitelli, Crimine organizzato e narcotraffico in Messico: cartelli e protomafie; Piero Innocenti, Narcotraffico in America Latina; Joan Queralt, Luci e ombre nella lotta alla criminalità organizzata in Spagna. Il ritorno dei discendenti di Osso, Mastrosso e Carcagnosso.
LA RECENSIONE DI ROBERTO SAVIANO
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