È passato un mese dal tragico terremoto che ha devastato la nazione. Il bilancio delle vittime dei due grandi terremoti sino a ora è arrivato a 8825 vittime. L’ultimo devastante sisma in Nepal ha ingenerato nel paese la paura di aver perso definitivamente la via dello sviluppo. Il terremoto del 25 aprile e del 12 maggio ha sollevato un dibattito sulla paura della distruzione della nazione e sulle reali possibilità di una ricostruzione. In English
In questo periodo di tragedia e panico, la nostra nazione è stata sostenuta da un apprezzabile sostegno internazionale. Due grandi vicini, Cina e India ci hanno particolarmente aiutato nel periodo di ricerca e salvataggio dei superstiti e nel distribuire materiale di primo soccorso. Chi si occupa di gestire denaro ha dato la sua disponibilità a raccogliere fondi per le vittime del terremoto. Sostanzialmente è terminata la fase di ricerca e salvataggio, ora è tempo di risanare e ricostruire la nazione. Nella fase iniziale di ricerca e salvataggio sono state coinvolte più di 34 nazioni, compresi i nostri grandi vicini di India e Cina. Quei paesi, impiegando anche l’esercito, avevano giocato un ruolo fondamentale nel primo periodo di aiuto.
Per noi, questa volta, noi gente del Nepal e il nostro governo abbiamo recentemente lanciato attraverso i media un appello alla comunità internazionale per un aiuto alla ricostruzione. Il sostegno di entrambi i nostri vicini, India e Cina, che ben comprendono l’importanza geo politica del Nepal come nuova nazione emergente non è insolito. Il Nepal ha un rapporto davvero molto equilibrato con i due grandi vicini a nord e a sud. Entrambi hanno svolto un ruolo paritario in quei tragici momenti della prima fase di ricerca e soccorso alle popolazioni colpite. Il primo ministro indiano Narendra Modi è diventato il principale interlocutore del suo omologo il primo ministro, l’onorevole Sushil Koirala per conoscere gli effetti del terremoto.
Avendo buone relazioni di vicinato, senza esitazioni, il governo centrale indiano, attraverso il governo locale e statale, ha deciso di aiutare il Nepal e la popolazione nepalese. Più di mille camion sono arrivati a Kathmandu per la distribuzione di materiale di primo soccorso. Allo stesso modo la Cina non ha mancato di prestare il suo prezioso supporto. Non ho idea dell’ammontare di fondi messi a disposizione, tuttavia è innegabile la dimostrazione di un interesse particolare. Ci hanno fornito di materiali di primo soccorso, come cibo, medicinali e tende. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping per far sì che i due paesi uniscano le forze nell’aiutare il Nepal. Il Nepal è molto importante per entrambi i paesi.
Senza dubbio l’importanza strategica della posizione geografica del Nepal è stata confermata da entrambi i paesi. Abbiamo rapporti interpersonali con l’India e condividiamo più di 1850 chilometri di confine aperto. Dall’inizio delle nostre relazioni diplomatiche ci sono stati degli alti e bassi tuttavia le relazioni sono buone. Allo stesso modo abbiamo confini aperti con la Cina. Anche la Cina ha dimostrato un’attenzione particolare per la nostra nazione. La Cina non si è mai interessata dei nostri affari interni, ma come l’India ha dimostrato grande interesse per il Nepal. La più grande preoccupazione della Cina in Nepal è l’uso improprio del territorio Nepalese da parte del movimento anti-cinese, vale a dire di quei tibetani che sono stati fondamentalmente protetti in Nepal dal governo cinese. In questi momenti di tragedia e panico ci sono stati anche voci di lode e accusa da parte della nostra gente verso questi grandi vicini per come hanno aiutato il Nepal. Anche nell’impresa di salvare vite umane entrambi i due grandi mercati emergenti di India e Cina hanno mostrato il loro lato peggiore nell’estrema competizione che appariva quasi malata.
Nei momenti di ricerca e soccorso i media indiani hanno rozzamente trasmesso notizie che sono state in larga parte criticate dalla classe acculturata nepalese. Il governo nepalese e i suoi corpi costituzionali si sono puntigliosamente attivati nel rendere trasparente la gestione delle donazioni nazionali e internazionali. Il nostro Governo ha formato un Comitato di Gestione di Disastro Nazionale sotto l’egida del Parlamento per portare avanti i programmi di aiuti. Secondo il Ministro degli Affari Interni, per l’emergenza umanitaria il governo dell’India, la Cina, le Nazioni Unite, assieme a quasi 34 paesi hanno inviato quasi 4.400 soldati in Nepal. Le forze di sicurezza nepalesi, come pure i militari stranieri, hanno svolto un’azione coraggiosa ed efficiente che va al merito non solo del governo nepalese e alla sua gente, ma anche alla comunità internazionale.
Pur tuttavia, nel procedere delle operazioni di soccorso, la competizione diplomatica e strategica in particolare di India, Cina e Stati Uniti in una malsana versione triangolare delle loro intenzioni, ha suscitato perplessità. In questo momento di calamità nazionale è lecito pensare che la competizione strategica sia essa stessa strategica?
Forse questa è la realtà, dopo che il presidente della Cina Xi Jinping e il primo ministro indiano Modi hanno dato la massima priorità ai rapporti con il Nepal. L’India con la Cina vuole mantenere privilegi e influenza sull’area mentre continua la strategia di controllo dei paesi occidentali.
Dopo l’ascesa di Narendra Modi in India, l’India è fortemente intenzionata ad essere una potenza regionale, rafforzando le sue relazioni con i vicini. La maggiore priorità del primo ministro indiano Modi è rafforzare i rapporti di vicinato come si è visto durante la sua cerimonia di insediamento. Dopo essere diventato primo ministro, Modi ha visitato il Nepal due volte, incluso il summit SAARC che si è tenuto a Kathmandu. Durante la sua visita si è rivolto alla nazione con un ispirato discordo che ha conquistato i cuori del popolo nepalese toccando le corde del sentimento più profondo. A questo proposito, possiamo dire che il primo ministro Modi vuole intrattenere rapporti sempre più stretti con la gente del Nepal.
Allo stesso modo, la “diplomazia silenziosa” cinese si è trasformata in una partecipazione attiva. Negli ultimi anni l’autorità cinese delegata ai rapporti tra Cina e Nepal ha instaurato una diplomazia attiva che sembra funzionare. Un successivo sforzo di espansione del ruolo di Cina e India sarà fatto per diminuire l’impatto della diplomazia occidentale: un obiettivo di grande importanza per il Nepal. I delegati cinesi di più alto livello avevano mostrato un grande interesse nei rapporti geopolitici dell’area, partecipando attivamente durante il periodo di ricerca e soccorso, e distribuendo materiale di primo soccorso. Questa volta la Cina ha saputo dimostrare il suo grande ruolo che è stato veramente significativo per il popolo nepalese.
Dobbiamo essere consci dell’importanza della nostra sovranità e della nostra sicurezza nazionale. Dovremmo essere più consci che entrambi i nostri vicini sono uguali a noi. Per mantenere l’equilibrio diplomatico dobbiamo giocare un ruolo cruciale. Ora è stato sollevato il tema della cooperazione indiano-sino-nepalese. Questa è l’occasione giusta per noi di diventare il collegamento tra due grandi potenze economiche: India e Cina. Nel contesto del Nepal, entrambi i nostri vicini di casa dovrebbero essere molto più attenti nel mantenere la loro preziosa presenza e nel contempo temere l’ingerenza l’uno dell’altro.
Traduzione di Carlo Vianello
RUDRA BAHADUR KARKI is sub-Editor of www.nepalireporter.com & www.reportersnepal.com
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