I “cantieri aperti” della sinistra. Come la Salerno-Reggio?

PIERGIORGIO PATERLINI
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L‘incontro fra Cgil, Cisl e Uil, secondo i protagonisti e in particolare Susanna Camusso, non è un progetto, una prospettiva, una strada, ma un “cantiere aperto”.

Anche la Coalizione sociale di Maurizio Landini è un “cantiere aperto”.

E poi c’è il “cantiere aperto” di Sel e dei profughi dal Pd.

Chissà quanti me ne dimentico.

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Ma perché meravigliarmi? Me l’avevano detto che l’Italia era il Paese dei cantieri aperti e mai chiusi, dello spreco di tempo e di denaro, delle opere (grandi e piccole) iniziate e mai terminate, dei ponti lasciati a metà sospesi nel vuoto, delle superstrade che finiscono nel nulla, tra le sterpaglie e le crepe della terra.

Grazie a quale miracolo dovrebbe essere diverso per la sinistra sociale e politica, Grande Incompiuta da assai più tempo del simbolo assoluto dell’incompiutezza italica, la Salerno-Reggio Calabria?

Chissà se tutti questi cantieri aperti della sinistra rientrano nelle competenze di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture. Potrebbe essere un’idea.

(Nella foto – Uno dei cantieri aperti della sinistra italiana)

LE NUVOLE

I “cantieri aperti” della sinistra. Come la Salerno-Reggio? ultima modifica: 2015-07-14T19:29:47+02:00 da PIERGIORGIO PATERLINI
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