A sei mesi dal via, fissato per il 10 giugno, il “borsino” degli Europei di calcio 2016 dà favorita la Francia padrone di casa, davanti a Germania, Inghilterra, Spagna e Belgio
Lo spauracchio era quello di trovare subito nel girone avversari come Francia, Spagna, Germania o Inghilterra, ed insieme a loro magari qualche “outsider” di lusso. Per l’Italia, il sorteggio per i prossimi europei 2016 in Francia, si è rivelato alla fine benigno solo a metà.

Maglia dell’Italia agli Euro 2016 (fonte: http://www.passionemaglie.it)
Nessun squadrone prestigioso (che forse sarebbe stato però un bene incontrare all’inizio per non averlo davanti magari in una fase più calda del torneo), ma forse l’avversario più ostico, il Belgio, addirittura nazionale numero uno nel ranking Fifa, che proprio nell’ultima amichevole ha chiaramente battuto i ragazzi di Conte, autori comunque di una buona partita.
Saranno proprio Naingolan e compagni i nostri primi avversari, il 13 giugno: una partita che in ogni caso non sarà decisiva, visto anche la nuova formula del torneo, per la prima volta a 24 squadre. Passeranno il turno infatti non solo le prime due dei sei gironi, ma anche le quattro migliori terze.

La squadra francese (fonte: http://www.passionemaglie.it)
Gli azzurri insomma potranno fare la corsa sulle altre due nazionali del loro gruppo, ovvero la non irresistibile, ma comunque molto solida Irlanda, e la Svezia di Ibrahimovic, rinvigorita dai giovani che hanno trionfato nell’Europeo Under 21 di quest’anno.
Ottavi insomma abbordabili, anche se da conquistare partita dopo partita sul campo.
Ma poi le cose per Buffon e compagni potrebbero rivelarsi molto difficili, e gli ostacoli difficilmente sormontabili.

(fonte: http://www.dz077.com/svezia-maglie-ibrahimovic-prima-divisa-euro-2016-p-2065)
Precipitata al quindicesimo posto del ranking mondiale (mai così in basso negli ultimi 20 anni), non più testa di serie non solo agli Europei, ma nemmeno nei gironi di qualificazioni per i Mondiali 2018, l’Italia non gode certo dei favori del pronostico per un buon risultato finale.
A sei mesi dal via, il borsino dei prossimi campionati continentali, ha, tra tante formazioni molto agguerrite, una netta favorita.
Non la Germania (campione del mondo in carica), né la Spagna (dominatrice delle ultime due edizione dell’europeo, con in mezzo la “perla” del titolo iridato nel 2010), ma la Francia.
Primo perché la nazionale transalpina non ha mai fallito negli ultimi trent’anni gli appuntamenti che ha ospitato in casa, vincendo sia gli Europei dell’84 (grazie ad un super Platini) che i mondiali del 1998 (nonostante alcuni dei suoi talenti più limpidi, come Henry e Trezeguet, fossero ancora in età troppo verde).

Star azzurre (Fonte: http://www.passionemaglie.it/)
Secondo per la sicurezza con cui la squadra di Dechamps ha affrontato, quasi sempre uscendone chiara vincitrice, la lunga sequenza di amichevoli che ha giocato in questo biennio, essendo già qualificata di diritto alla fase finale.
I “bleus” possono contare su un mix di esperienza e gioventù, di talento e di forza fisica: in questi anni, mentre il calcio francese (Paris Saint Germain a parte) ha registrato molte battute d’arresto con le sue squadre di club nelle coppe europee, sono sbocciati alcuni campioni e molti grandi calciatori, che rendono la scelta della rosa dei 23, per il CT transalpino, insieme difficile e invidiata da molti suoi colleghi che allenano nazionali altrettanto importanti.
Non è un caso che giocatori che vanno per la maggiore nel nostro campionato, come Kondogbia, Menez, Defrel, Biabiany, Thereau, rischino di non venir nemmeno convocati o di avere comunque un ruolo marginale all’interno della loro Nazionale.
L’avvio morbido, con un girone certamente non complicatissimo, potrebbe rendere la Francia ancora più sicura dei suoi mezzi.

Maglie della squadra tedesca. (Fonte http://it.aliexpress.com/)
Le sue principali sfidanti non saranno solo le già citate Germania (che dopo “una pausa di riflessione” quasi fisiologica dopo la conquista del Mondiale e risultati altalenanti sembra ora in grado di poter tornare ai livelli del 2014) e la Spagna (che invece deve fare i conti col declino dei suoi campioni più acclarati, che non sono stati ancora sostituiti degnamente).
Molto attesa sarà ad esempio l’Inghilterra, reduce da un “percorso netto” con tutte vittorie nel torneo di qualificazione e di una recente prestigiosa vittoria a Wembley in amichevole contro la stessa Francia: il commissario tecnico Hodgson, sembra davvero riuscito in poco tempo, dopo il disastro dei mondiali 2014, ad operare un rinnovamento generazionale forse fin troppo procrastinato, con giovani di indubbio talento e già ottima caratura internazionale.
Da prendere con le pinze anche la testa di serie del nostro girone, il Belgio: la squadra di Wilmots sembra oltretutto in grado di poter fare un ulteriore salto di qualità grazie a giocatori di grande prospettiva, che la rendono completa in ogni reparto.
Un gradino più sotto il Portogallo di (o se vogliamo “solo”) Cristiano Ronaldo e la Russia, che dopo l’addio di Capello sembra aver ritrovato un gioco e un’identità che col tecnico italiano non era mai riuscita ad avere.
Le sorprese della competizione potrebbero arrivare dalla Polonia (che trascinata dal bomber Lewandoski ha disputato un ottimo girone mettendo alle corde la stessa Germania) e dall’Austria (che viene da una serie di risultati utili davvero incoraggianti).
L’Italia attuale sembra poter aspirare solo ad un posto nei quarti di finale, ma potrebbe anche diventare la vera mina vagante del torneo.
Sia perchè in queste competizioni gli azzurri sanno spesso dare il meglio (sono tra l’altro vicecampioni d’Europa uscenti), sia perché potrebbero tornare a disposizione alcuni (dei pochi) talenti che offre attualmente il nostro calcio.
In difesa gli innesti di Rugani e Romagnoli potrebbero dare freschezza ad un reparto molto affidabile ma un po’ logoro.
A centrocampo il ritorno ai massimi livelli di Marchisio, Montolivo e Verratti garantirebbe un salto di qualità nella costruzione del gioco.
Ma è soprattutto l’attacco, il nostro reparto attualmente più debole, ad aver bisogno di nuovi innesti. L’utilizzo di Insigne e Berardi, e magari il recupero di Pepito Rossi, Balotelli e Immobile gli potrebbe dare consistenza e caratura internazionale.
A quel punto tutto potrebbe essere possibile.
La composizione dei gruppi dei gironi
Gruppo A: Francia, Svizzera, Romania, Albania
Gruppo B: Inghilterra, Russia, Slovacchia, Galles
Gruppo C: Germania, Ucraina, Polonia, Irlanda del Nord
Gruppo D: Spagna, Croazia, Repubblica Ceca, Turchia
Gruppo E: Belgio, Italia, Svezia, Repubblica d’Irlanda
Gruppo F: Portogallo, Austria, Ungheria, Islanda
Le partite dell’Italia
13 giugno ore 21 (Lione) Belgio-Italia
17 giugno ore 15 (Tolosa) Italia-Svezia
22 giugno ore 21 (Lille) Italia-Irlanda

Umberto Zane
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