Emergency partecipa al Festival Luigi Nono

Quattro iniziative ospitate nello Spazio Emergency si muovono sul tema dell’intolleranza fra ieri e oggi
MARA RUMIZ
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Il grande merito della Fondazione Archivio Luigi Nono è quello di avere mobilitato intorno al Festival, un’intera isola non solo per fare del doveroso omaggio al grande compositore l’occasione per approfondire la sua conoscenza ma anche per la rivisitazione della realtà sociale e culturale della Giudecca e per una riflessione sulla declinazione attuale dei grandi temi sui quali Luigi Nono ha lavorato, a partire da quello sull’intolleranza.

Nuria e Serena Nono con pazienza e lungimiranza hanno avviato ancora un anno fa un percorso di avvicinamento e di coinvolgimento delle associazioni e delle realtà che operano alla Giudecca. Non è facile ma è importantissimo costruire reti e programmi con coloro che perseguono gli stessi obiettivi e operano nello stesso territorio.

Il Festival Luigi Nono è tutt’altro che una mera celebrazione: è conoscenza, è approfondimento, è riflessione, è confronto, è lavoro comune, è pensiero per il futuro. E il Festival non è vetrina: è fucina, è produzione culturale.

Emergency ha accolto con convinzione l’invito a far parte del tavolo di coordinamento, tanto più che sul tema sviluppato nei suoi spazi – Intolleranza – è impegnata quotidianamente negli ospedali in Africa e in Afghanistan, nei poliambulatori aperti in Italia, nelle sedi, nel lavoro capillare dei volontari.

Emergency, infatti, è un’organizzazione che dalla sua fondazione, nel 1994, ad oggi ha curato gratuitamente otto milioni di persone in 17 Paesi diversi e opera per la promozione dei diritti umani.

Le quattro iniziative ospitate nello Spazio Emergency si muovono sul tema dell’intolleranza fra ieri e oggi.

Accanto alla mostra curata da Giorgio Mastinu sulla prima esecuzione di “Intolleranza 1960″ di Nono, ci sono video sui migranti che frequentano i centri di Emergency e la mostra fotografica “La prima aurora” realizzata da Simone Cerio. Sono venticinque storie di migranti sbarcati sulle coste siciliane: racconti e oggetti legati al viaggio attraverso il deserto, la traversata del Mediterraneo, lo sbarco in Sicilia.

Jennifer Cabrera Fernandez, con “Intolleranza 2017”, prende come punto di partenza per la sua danza e il suo racconto, il viaggio del migrante per la sua “volontà di libertà”, come scrisse Nono in Intolleranza 1960.

Anche il reading di Hanif Kureishi, interpretato da Bruce Boreham e moderato da Shaul Bassi, tratta il fenomeno nel nostro presente.

Il Festival Nono, con il suo ventaglio di eventi che spaziano nei molteplici linguaggi artistici – musica, danza, esposizioni, film, incontri, reading – e che coinvolgono 14 soggetti diversi per natura e finalità, oltre a riempire le giornate di appuntamenti di grande qualità e interesse, lascia i semi per sviluppare i valori della libertà e dell’uguaglianza, raccogliendo così il messaggio che Luigi Nono ha voluto diffondere con la sua opera e con la sua vita.

Emergency partecipa al Festival Luigi Nono ultima modifica: 2017-10-06T17:36:46+02:00 da MARA RUMIZ
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