Le destre alla conquista di Vienna: le elezioni in Austria in diretta su ytali

MATTEO ANGELI
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LA DIRETTA DELLA GIORNATA ELETTORALE

22.30 – Il liveblog si chiude qui. Ecco cosa è successo oggi in cinque punti:

1. Ha vinto Sebastian Kurz. L’ÖVP torna a essere il primo partito in Austria. Non accadeva dal 2002. Kurz sarà il più giovane cancelliere nella storia della repubblica austriaca e il più giovane capo di governo al mondo.
2. Ha vinto la destra nazionalista della FPÖ, che ha ottenuto il miglior risultato di sempre e si è piazzata seconda.
3. Ha perso la SPÖ, che ha ottenuto il peggior risultato nella sua storia.
4. Hanno perso i verdi, esclusi dal parlamento.
5. L’Austria si avvia a essere governata da una coalizione tra ÖVP e FPÖ. Kurz si è guardato bene oggi dal parlare di alleanze, per non rovinarsi la festa, ma pare essere senza alternative.
La coalizione con la SPÖ è fuori gioco: è Kurz che ne ha proclamato la fine anticipata in maggio.
Il governo di minoranza a cui Kurz ha accennato, poi, è un’impresa impossibile, perché avrebbe costi politici difficili da sopportare per gli altri partiti.
Resta l’opzione “nero blu”, così viene chiamata l’alleanza con la destra nazionalista.

ÖVP+ FPÖ= 58,8%… L’Austria è in mano alle destre. Ecco il cambiamento per cui hanno votato gli austriaci.

21.36Risultato finale (senza il voto per posta, il cui esito verrà comunicato solo giovedì prossimo). La FPÖ sorpassa di nuovo i socialdemocratici e si piazza al secondo posto (dati del ministero degli interni austriaco)

Ripartizione dei seggi in parlamento (Mandate):

Il partito più votato nei vari stati federali:

20.22 – Ultime proiezioni, presto i risultati finali.

Quando sono state scrutinate il 97,7% delle schede, i popolari di Kurz si confermano chiari vincitori (+7,7 per cento rispetto al 2013), i socialdemocratici si piazzano al secondo posto (con il 26,9 per cento, lo stesso risultato del 2013), la destra nazionalista è terza, ma sale di 5,5 punti percentuali rispetto all’ultima consultazione. Ai verdi manca uno 0,1 per cento per entrare in parlamento (la loro sconfitta è in ogni caso disastrosa: hanno perso 8,6 per cento punti percentuali rispetto al 2013)

Così la ripartizione dei seggi in parlamento:

19.26 – Kurz non si sbottona sulla coalizione. Quando gli viene chiesto se è pronto a formare un governo di minoranza, con il contributo di esperti e in cui tutti i partiti saranno rappresentati, come aveva ipotizzato prima delle elezioni, dice che parlerà con tutte le forze politiche. L’accento, ancora, è sullo sviluppo di una nuova cultura politica.

Parlerò con tutte le forze politiche e dovremo discutere sui contenuti. Serve una nuova cultura politica. Ma attendo i risultati finali e, soprattutto, di ricevere l’incarico dal presidente della repubblica.

19.12 – Per Heinz-Christian Strache, leader della destra nazionalista, il suo partito potrebbe ancora conquistare il secondo posto:

Aspettiamo il risultato del voto per posta, non abbiamo ancora perso il secondo posto.

19.00 – Nuove proiezioni, Kurz chiaro vincitore. Corsa al cardiopalma per il secondo posto: si riduce di nuovo la distanza tra SPÖ e FPÖ. I verdi ancora fuori dal parlamento.

18.50 – Sebastian Kurz, visibilmente commosso, ha parlato dal palco del Kursalon di Vienna, ringraziando a più riprese i suoi sostenitori e promettendo di farsi buon interprete della voglia di cambiamento che ha dominato queste elezioni:

Grazie per questo risultato storico. Abbiamo reso possibile l’impossibile. Oggi non è il giorno del trionfo sugli altri ma la nostra occasione per effettuare il cambiamento…C’è un nuovo stile politico da imporre in questo paese, è il nostro compito cambiare il paese in modo positivo. Mi faccio carico di questa responsabilità.

L’intervento di Kurz

18.44 – Parla Christian Kern, socialdemocratico e cancelliere uscente, e non chiude la porta a una coalizione con i popolari:

… Anche i media sono colpevoli di aver portato avanti l’offensiva di destra che investe il nostro paese da mesi. Il nostro compito è riconquistare nei prossimi anni un’egemonia politica a favore dei nostri temi.Vedremo come andranno i negoziati con gli altri partiti.

Christian Kern

18.23 – Anche Antonio Tajani, presidente del parlamento europeo, si è congratulato con Sebastian Kurz per il primo posto e ha detto di augurarsi un “governo pro-europeo forte”.

18.12 – Elisabeth Köstinger, numero due dell’ÖVP e segretaria generale del partito, non ha escluso la formazione di un governo con i socialdemocratici:

Non è il giorno delle speculazioni, ma quello dei ringraziamenti… Formeremo una coalizione con ogni partner che sarà disposto a cambiare con noi il paese. Vedremo come andranno nei prossimi giorni e settimane i negoziati con gli altri partiti.

Elisabeth Köstinger

18.00 – Nuove proiezioni Orf: La SPÖ sorpassa la FPÖ nella corsa per il secondo posto, i verdi fuori dal parlamento (la soglia di sbarramento è al 4 per cento).

17:40 – Proiezioni alla mano, sono tre le coalizioni possibili: ÖVP/FPÖ, ÖVP/SPÖ o FPÖ/SPÖ.

Secondo le prime dichiarazioni, però, la SPÖ sembra aver già deciso che starà all’opposizione. In questo senso si è espresso subito dopo il voto Michael Schickhofer, presidente regionale dei socialdemocratici nello stato federale dello Steiermark.

A caldo, l’unica coalizione possibile sembra quindi la cosiddetta nero blu, tra la destra europeista e quella nazionalista.

In ogni caso, sarà il partito con il maggior numero di voti a ricevere dal presidente della repubblica, Alexander Van der Bellen, l’incarico di formare un nuovo governo. Questo dovrebbe essere l’ÖVP di Sebastian Kurz.

17.30 – Nuova proiezione del canale televisivo Orf: la FPÖ si conferma seconda, davanti ai socialdemocratici.

17.15 – Le proiezioni del canale televisivo Orf vedono la FPÖ leggermente più indietro rispetto ai precedenti exit poll di Oe24. L’ÖVP di Kurz si conferma in testa.

Reazione entusiasta dello stato maggiore dell’ÖVP:

17.03Primi exit poll. La destra nazionalista della FPÖ segue di corto muso la destra europeista dell’ÖVP.

ÖVP 31%
FPÖ 29%
SPÖ 25%
Neos 6%
Grüne 4%
Pilz 4%

16.30 – Tutti pronti a festeggiare. A mezz’ora dalla chiusura delle urne, i quartieri generali dei vari partiti si preparano all’arrivo di proiezioni e risultati. In particolare, sono già tanti i sostenitori accorsi al Kursalon di Vienna, dove sono attesi più di 2.500 invitati per festeggiare il risultato dei popolari e del loro leader, Sebastian Kurz.

Si riempie il Kursalon per la festa dell’ÖVP

Il quartiere generale della FPÖ

Il quartiere generale dei Neos

15.38 – A un’ora e mezza dalla chiusura delle urne, il comico austriaco di origine persiana, Michael Niavarani, pubblica su Facebook un post dal titolo “Yes, we KERN”, un chiaro endorsement al candidato socialdemocratico Christian Kern.

E intanto lo stesso Kern, interviene anche lui su Facebook, postando una foto insieme alla sua squadra: “Insieme combattiamo fino all’ultimo minuto. E siamo di buon umore”.

14.20 – Anche Heinz-Christian Strache, candidato della destra nazionalista, FPÖ, ha votato. Lo ha appena fatto a Vienna. Si è presentato al seggio accompagnato dalla madre. Strache era l’ultimo dei capolista a dover ancora votare.

Strache si è detto ottimista, alludendo alla possibilità di riuscire a cogliere il miglior risultato nella storia del partito che fu di Jörg Haider. Ha citato il 25 per cento come soglia sopra la quale sarà in ogni caso soddisfatto.

13.30 – Urne già chiuse all’una nello stato federale del Voralberg. I primi dati: in ventotto comuni su novantasei, la partecipazione è stata del 63,4 per cento, decisamente superiore alle ultime elezioni per il rinnovo del parlamento, nel 2013.

13.15 – Su Twitter intanto dilaga l’ironia. Anche i Simpson vengono scomodati per prendere in giro gli elettori ancora indecisi: “HAHAHAHA, avanti, getta via il tuo voto!”

12.50 – Il tweet di Sebastian Kurz dopo il voto: “Si decide la direzione che prenderà l’Austria”.

12.00 – Il grande favorito della vigilia, Sebastian Kurz, leader del partito popolare austriaco, ha votato. Grandissima attenzione dei media, che lo attendevano in massa davanti al suo seggio elettorale.

Kurz e la sua compagna

11.40 – Mentre si sta recando al seggio elettorale, Alexander Van der Bellen, presidente della repubblica, si ferma per un commento ai giornalisti: “Oggi è il più grande giorno di festa per la democrazia”.

10.50 – Le urne sono aperte dalle sei di mattina e i capolista di tre dei maggiori partiti hanno già votato. Si tratta di Ulrike Lunacek (verdi), Matthias Strolz (NEOS – liberali) e del cancelliere uscente Christian Kern (socialdemocratici). 

Christian Kern

Ulrike Lunacek

Matthias Strolz

Anche Norbert Hofer, candidato alle elezioni presidenziali d’Austria per la FPÖ – la destra nazionalista – nel 2016, ha già votato.

(14.10.17)

Con ogni probabilità domani gli austriaci consegneranno il paese alle destre anti-Islam e anti-immigrati.

Il grande favorito alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del parlamento è Sebastian Kurz, il baby prodigio del Partito popolare austriaco (Österreichische Volkspartei, ÖVP), formazione conservatrice e pro-europeista.

Kurz ha preso in mano le redini del partito a maggio, invocando elezioni anticipate e promettendo una rivoluzione interna. Ha rimodellato il partito a sua immagine e somiglianza – l’ÖVP si presenta alle elezioni come “Lista Kurz – Il nuovo partito popolare” – trascinandolo in cima ai sondaggi, grazie al sorpasso della destra nazionalista del Partito della libertà austriaco (Freiheitliche Partei Österreichs – FPÖ). Se, infatti, con la precedente segreteria l’ÖVP era ferma al 20 per cento nelle intenzioni di voto, da quando c’è Kurz, questa ha sfondato tranquillamente la soglia del 30 per cento.

Un sorpasso riuscito anche cavalcando i cavalli di battaglia che erano tradizionalmente della FPÖ.

Kurz, che con soli trentuno anni potrebbe diventare il più giovane capo di governo al mondo, ha costruito le sue fortune scimmiottando l’intransigenza della destra nazionalista sulle questioni di migranti e Islam.

Sebastian Kurz con Federica Mogherini

Ministro degli esteri austriaco dal 2013, durante il suo mandato il “Sebastian nazionale” ha criticato apertamente la cultura dell’accoglienza di Angela Merkel, ha sostenuto l’introduzione di un tetto limite annuo al numero di rifugiati che possono entrare nel paese e si vanta di essere tra i principali artefici della chiusura della rotta balcanica nel 2015.

Nel 2016 ha proposto di intercettare i migranti che tentavano di attraversare il Mediterraneo e di rispedirli nel loro paese o di internali in delle isole, come viene fatto in Australia.

È, poi, riuscito a far approvare l’introduzione del bando al velo integrale per le donne musulmane – nonostante siano in pochissime coloro che lo utilizzano in Austria – e ha passato la campagna elettorale a martellare sulla promessa di tagliare i sussidi per gli immigrati.

Heinz-Christian Strache, candidato della FPÖ

Di fronte alla virata a destra dell’ÖVP, la FPÖ, la destra nazionalista ed euroscettica, non sembra aver accusato il colpo e rischia, invece, di essere il secondo partito più rappresentato nel parlamento austriaco, anche davanti ai socialdemocratici (Sozialdemokratische Partei Österreichs – SPÖ) del cancelliere uscente Christian Kern.

Gli ultimi sondaggi prima del voto

Sondaggi alla mano, alla viglia del voto lo scenario più probabile sembra proprio la formazione di un governo di coalizione tra la destra europeista di Kurz (al 33 per cento) e la destra euroscettica della FPÖ (al 27 per cento), nonostante Kurz si dica pronto a sperimentare la soluzione di un governo di minoranza.

Un risultato che in Italia ed Europa viene guardato con estrema preoccupazione. Al Brennero si temono nuovi controlli, che potrebbero mandare definitivamente in tilt quel che resta della libertà di circolazione nell’Unione. A Bruxelles (e a Berlino) un eventuale governo delle destre verrebbe percepito come una seria ipoteca alla politica di ricollocamento dei rifugiati tra i vari stati membri, che finora ha orientato la risposta europea alla crisi migratoria.

Vienna rischia di essere l’epicentro di un terremoto che scuoterà il continente. Se questa sarà la scelta del popolo austriaco, lo capiremo domani, a partire dalle ore 17, quando si chiuderanno le urne in tutto il paese e cominceranno ad arrivare i primi exit poll.

Restate aggiornati in tempo reale sulla maratona elettorale austriaca e seguite ytali, su questa pagina, per le ultime informazioni in diretta su exit poll, proiezioni, risultati e reazioni dei protagonisti del voto in Austria.

Le destre alla conquista di Vienna: le elezioni in Austria in diretta su ytali ultima modifica: 2017-10-14T19:12:51+02:00 da MATTEO ANGELI
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