Per il Pd si mette maluccio. Sondaggi in calo, fiato sul collo da parte di Liberi e uguali, affaire Boschi, non del tutto chiusa la vicenda Consip con possibili ricaschi su papà Renzi. Il logoramento d’immagine sembra inarrestabile.
La campagna anti Pd è infatti martellante. Al merito discutibile si unisce una antipatia generalizzata contro Renzi e il suo partito che è diventata un handicap. Impossibile non tenerne conto. Antipatia e giudizi politici negativi circolano pure nei confronti di Maria Elena Boschi: troppo bella e secchiona per essere intelligente?

Maria Elena Boschi all’inaugurazione della nuova Stagione dell’Opera di Roma, con la Damnation de Faust, diretta da Daniele Gatti e con regia di Damiano Michieletto, 12 dicembre 2017
La sottosegretaria alla presidenza del consiglio messa sotto assedio dai media non nega incontri e colloqui con Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit:
Ci siamo visti più volte in occasioni pubbliche, al ministero. Come lui, ho incontrato anche i suoi successori in Unicredit ma non è stato mai chiesto nulla che potesse favorire la banca Etruria dove è coinvolto mio padre.
A chi l’accusa di non voler dare le dimissioni dal governo, risponde:
Io non sono attaccata alla poltrona, ma alla verità.
Lapidario il commento del premier Gentiloni: “Maria Elena ha chiarito”. Qualcuno vorrebbe invece, pure dentro il Pd, che la Boschi non si candidasse alle prossime elezioni.

Maria Elena Boschi visita la mostra di Caravaggio a Milano alle Gallerie di Piazza Scala, 8 dicembre 2017
La vicenda non finisce di sicuro qui. Una settimana prenatalizia di passione attende infatti la sottosegretaria. Lunedì è previsto un convegno sulla giustizia organizzato da Luciano Violante nel quale è annunciato l’intervento della Boschi. Presente pure Orlando, ministro della giustizia, leader dell’opposizione interna al Pd, non annoverabile tra i fan di Maria Elena. Lunedì pomeriggio c’è inoltre l’audizione in Commissione banche presieduta da Casini del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. Martedì toccherà all’audizione del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco nemico del duo Renzi-Boschi per le loro critiche alla sua conduzione in materia di controlli sugli istituti di credito. Mercoledì, infine, sarà ascoltato Ghizzoni dalla Commissione banche: ci saranno nuove rivelazioni sui suoi incontri con la sottosegretaria?

Maria Elena Boschi all’inaugurazione della nuova Stagione dell’Opera di Roma. Al centro della foto il ministro Pier Carlo Padoan
Davide Zoggia, Liberi e uguali, braccio destro di Bersani, si affila nel frattempo le unghie nel ruolo di principale accusatore della Boschi in Commissione banche. Si tratta dunque di uno slalom di appuntamenti che potrebbero azzoppare ulteriormente Maria Elena Boschi o rivelare la fragilità delle accuse nei suoi confronti.
Sul Pd intanto non ha effetti positivi lo sgonfiarsi del “caso Consip” che ha avuto per bersaglio Tiziano Renzi, papà di Matteo. Interdizione di un anno dall’esercizio di pubblici ufficiali dei carabinieri coinvolti nell’inchiesta e una nuova accusa, questa volta di depistaggio, per il maggiore Gian Paolo Scafarto e il colonnello Alessandro Sessa, indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma su Consip. L’accusa di depistaggio ipotizzata nei confronti di Scafarto e Sessa si riferisce, è detto nell’ordinanza di interdizione, al proposito di
sviare l’indagine relativa all’accertamento degli autori mediati e immediati della violazione del segreto a favore dei vertici della Consip.
Per il gip Sturzo questo episodio, aggiunto a quelli precedentemente contestati ai due indagati giustificano la misura dell’interdizione dalle funzioni di pubblici ufficiali dei carabinieri anche per il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio”.

Maria Elena Boschi e Matteo Renzi
Sull’intera vicenda Matteo Renzi ha commentato di recente:
Se qualcuno ha tradito il giuramento allo Stato, è giusto che paghi. Ci sono i magistrati per verificarlo. Leggo quello che accade, è evidente che questa storia non finisce qui e io la seguo con l’atteggiamento neutrale e serio di chi dice: andate avanti e vediamo chi ha ragione o torto.
Ma chi e perché ha fabbricato i dossier contro il padre dell’ex premier sugli appalti Consip accusandolo di “concorso in traffico di influenze”? Quanto a Tiziano Renzi, restano le vicende bancarie da chiarire (Banca Etruria e possibili connessioni di affari). Nell’agosto 2016 è stato però già assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta per una vicenda legata alla Chil Post, una delle società di famiglia. Dal febbraio 2017 è tuttavia indagato a Roma per l’inchiesta Consip. La campagna elettorale si farà a colpi di dossier contro i papà di Renzi e Boschi?

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