La carica dei #pupazzetti

L'impertinente matita di @nomfup racconta il nuovo mondo politico italiano
GUIDO MOLTEDO
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La satira politica ha millenni, la vignetta satirica sul potere un paio di secoli. Ma il combinato vignetta/social media è una novità, è la novità più interessante e incoraggiante di questa triste stagione politica italiana. I #pupazzetti romaneschi di @nomfup – su Twitter e su Facebook – sono una trovata geniale. Perché fanno irruzione in un mondo (a sinistra) spaesato e spaventato e paralizzato per quel che accade dopo il terremoto del 4 marzo e ancora di più per quel che accadrà ancora, offrendo una bussola per riprendere il Filo di un discorso di opposizione intelligente e consapevole.

La vecchia arma dell’ironia non sarà l’arma letale per organizzare la rivincita, ma intanto ha la forza di mostrare tutte le debolezze e dunque tutta la debolezza dell’avversario. Specie di un avversario totalmente privo di ogni forma di ironia e, figuriamoci, di autorironia, sia nella versione leghista sia in quella del ditino alzato pentastallato.

Sentirsi presi in giro, intelligentemente, senza sarcasmo acrimonioso, deve essere particolarmente fastidioso per gente così, che non sa essere neppure involontariamente simpatica, come potevano esserlo, per dire, i democristianoni quando avevano il potere, da apparire perfino inclusivi. Loro mai. L’antipatia saccente che esclude è il loro tratto. Quindi bersagli favolosi per la satira.

La carica dei #pupazzetti è un capolavoro di comunicazione politica, nella sua semplicità e nello schivo narcisismo dell’autore, con penne e matite in bella vista, scolaro impertinente all’esordio come parlamentare, dopo un percorso professionale attraversato in bilico tra una vita pubblica di giornalista di razza (sulla carta e su internet, nelle svariate modalità) e una vita dietro le quinte, al fianco di personaggi politici esigenti e molto diversi tra loro.

Ottimo lavoro. Grazie.

La carica dei #pupazzetti ultima modifica: 2018-07-07T18:43:17+02:00 da GUIDO MOLTEDO
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