Alla John Cabot University di Roma hanno deciso di conferire una laurea honoris causa a Giuseppe Conte.
La cerimonia fa parte, come sempre, del commencement (graduation ceremony, o festa di laurea), che avviene una volta all’anno e che si terrà il prossimo 20 maggio, durante la quale i professori e gli studenti fanno una processione formale, prima di discorsi di prassi (incluso quello dell’honoris causa e di uno/a studente).
Una buona parte di professori e studenti ha espresso il proprio dissenso preannunciando iniziative di protesta pacifica.
Il fatto che un fronte di dissenso così esplicito si sia formato all’interno dell’università americana, seguita da studenti che vengono da tutto il mondo, risulta fatto sostanzialmente nuovo.
La John Cabot University è multi-culturale, internazionale, naturalmente schierata con chi non ostacola l’emigrazione. Ci sono club Queer, ambientialisti, Women’s Club, Stand (che raccoglie vestiti, coperte, ecc. per gli homeless), tutte caratteristiche che cozzano con quello che rappresenta l’attuale governo, in termini di xenofobia e sessismo.
Sia il Senate (che rappresenta i professori) sia lo Student government hanno mandato una lettera al presidente Pavoncello, il quale ha cortesemente risposto che la cerimonia dell’Honoris causa si terrà regolarmente e che la protesta dovrà fare in modo di non disturbare né visivamente né acusticamente.
Purtroppo non è facile, soprattutto per i professori, prendere posizione pubblicamente trovandosi molti di loro sotto il ricatto di contratti “a partita IVA”, privi cioè di qualsivoglia tutela giuridica né diritto al mantenimento del posto.
Gli americani hanno imparato presto la mentalità italiana…

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