Studiare l’azzardo. Dove se non a Las Vegas?

Nella capitale mondiale dei casinò s’è appena conclusa l’International Conference on Gambling and Risk Taking con la partecipazione di 550 esperti provenienti da trentaquattro Paesi.
MARTA SOLIGO
Condividi
PDF

[LAS VEGAS]

S’è appena conclusa a Las Vegas la diciasettesima edizione dell’International Conference on Gambling and Risk Taking (ICGRT), organizzata dal centro ricerche International Gaming Institute, che ha sede presso la University of Nevada, Las Vegas. La conferenza, che si tiene ogni tre anni, ha accolto più di 550 esperti provenienti da trentaquattro Paesi, che si sono confrontati sul tema del gioco d’azzardo sotto diversi punti di vista. Nata quarantacinque anni fa dalla mente dell’economista americano Bill Eadington, da decenni ormai ICGRT si conferma come un punto di riferimento per gli esperti del settore.

Spiega Bo Bernhard, direttore esecutivo dell’International Gaming Institute

Nel lontano 1974, il grande Bill Eadington ebbe una brillante idea: riunire i pensatori e ricercatori migliori del pianeta per riflettere sui più importanti punti interrogativi legati al gioco d’azzardo, un’attività che esiste da quando è iniziata l’umanità.

Leggendo il denso programma della conferenza, è interessante constatare l’alto numero di discipline coinvolte nello studio del gioco d’azzardo. Non solo esperti in statistica e probabilità, infatti, hanno affollato le sale conferenze del Caesars Palace, prestigiosa location dell’evento. Ad analizzare il fenomeno erano presenti esperti in ogni settore, dalla sociologia alla psicologia, dall’architettura alla sostenibilità ambientale.

Di particolare interesse è stato l’intervento sul movimento #MeToo all’interno dell’industria del gioco d’azzardo della sociologa Shekinah Hoffman, che ha sottolineato l’importanza di riflettere sul tema della molestia sessuale sul luogo di lavoro. Le parole di Hoffman sono state confermate da Becky Harris, da poco assunta dall’University of Nevada Las Vegas come consulente presso l’International Center for Gaming Regulation.

Quando, poco più di un anno fa, sono piombate diverse accuse di molestie sessuali su Steve Wynn, noto imprenditore nel settore dei casinò, Harris era a capo del Nevada Gaming Control Board, trovandosi tra le mani un’intricata questione da risolvere. Harris ha spiegato ai partecipanti di ICGRT come il proprio lavoro e quello di diversi organismi legati al settore del gioco in Nevada si siano uniti per far sì che le regole in termini di abuso sessuale venissero implementate.

Diversi gli spunti di riflessione che la conferenza ha fornito ai propri partecipanti. La tecnologia, per esempio, è stata protagonista di molti interventi degli esperti, che si sono concentrati su temi quali internet e videogame. Di rilievo, inoltre, sono state le conversazioni sulla dipendenza dal gioco, analizzando per esempio i tratti sociopsicologici dei soggetti colpiti in diverse aree del mondo. Numerose anche le presentazioni che hanno affrontato il tema delle leggi sul gioco d’azzardo, creando dei gruppi di discussione su quale contributo i presenti in sala potessero dare alla disciplina.

L’evento di quest’anno è più grande che mai, il nostro team ha ricevuto il trenta percento in più di presentazioni rispetto all’ultima conferenza, che aveva già superato ogni record. Siamo perciò convinti quando diciamo che il processo di valutazione delle varie presentazioni è stato il più grande, il più competitivo ed il più comprensivo nella storia di questa iniziativa.

spiegano Bo Bernhard e Brett Abarbanel, direttrice della ricerca presso l’International Gaming Institute.

Bo Bernhard (Photo Credit: UNLV IGI)

Uno degli aspetti che i partecipanti hanno gradito di più è stata la diversità in termini di provenienza dei relatori, che ha agevolato numerose conversazioni sulle similitudini e differenze in termini di cultura del gioco. Si è parlato, per esempio, del contrasto tra i grandi resort-casinò di Las Vegas ed attrazioni più antiche legate al gioco d’azzardo, quali i grandi casinò europei.

Attenzione particolare è stata dedicata ai mercati emergenti, cercando di capire quali opportunità e rischi porti l’apertura di casinò basati sul modello occidentale. Secondo gli esperti, siamo nel momento giusto in cui affrontare questi argomenti, poiché i casinò basati sul modello americano delle grandi corporation si stanno espandendo a macchia d’olio in ogni continente. È fondamentale quindi interrogarsi sul futuro, implementando il dialogo tra esperti di diverse discipline.

Studiare l’azzardo. Dove se non a Las Vegas? ultima modifica: 2019-05-31T10:47:33+02:00 da MARTA SOLIGO
Iscriviti alla newsletter di ytali.
Sostienici
DONA IL TUO 5 PER MILLE A YTALI
Aggiungi la tua firma e il codice fiscale 94097630274 nel riquadro SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE della tua dichiarazione dei redditi.
Grazie!

VAI AL PROSSIMO ARTICOLO:

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Lascia un commento