“Signor Questore, confuto le sue asserzioni”. Lettera aperta d’una agente PS

“Ciao R. poliziotto ignoto” - le parole di Roberta Boriosi dedicate al collega della Polizia di Stato Riccardo Malvestiti, suicidatosi il 28 giugno scorso - hanno suscitato un certo scalpore. Ed è stato interpellato a proposito dal “Piccolo” il questore di Trieste, Giuseppe Petronzi. Le sue dichiarazioni hanno indotto Boriosi a intervenire di nuovo pubblicamente, questa volta rivolgendosi al questore stesso. Qui di seguito pubblichiamo il testo.
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ytali ha pubblicato, lo scorso 19 luglio, una lettera scritta dall’agente Roberta Boriosi e rivolta al sovrintendente della Polizia di Stato Riccardo Malvestiti, suicidatosi a Trieste il 28 giugno scorso. Riccardo soffriva di depressione, un caso tutt’altro che raro in Italia tra le donne e gli uomini delle forze dell’ordine. L’Osservatorio Suicidi in Divisa (Osd), monitora questo fenomeno drammatico che i media trascurano.
La lettera pubblicata dalla nostra rivista ha suscitato un certo scalpore. E lo scorso 23 luglio, è stato interpellato dal Piccolo il questore di Trieste, Giuseppe Petronzi. Parole che hanno indotto Boriosi a intervenire pubblicamente con una lettera aperta rivolta al questore stesso e che qui di seguito pubblichiamo.

Signor Questore, sono una delle prime donne entrate nella Polizia di Stato dopo la smilitarizzazione e vorrei poterle scrivere da collega a collega, privilegiando ciò che ci identifica come esperienza comune, l’uniforme, su ciò che ci divide, qualifiche e gradi gerarchici. Ciò però non è possibile: il regolamento del sistema di cui entrambi siamo componenti, a torto o a ragione non lo permette.

Scriverle in qualità di semplice “Assistente Capo Coordinatore” sarebbe quindi solo un beau geste e come tale avrebbe vita breve, non potendo essere diffuso: e io alla condivisione delle idee credo fermamente. Ancora, dopo trentatré anni di servizio.

Mi avvalgo così delle conquiste di chi mi ha preceduto, ottenendo nel 1981 la smilitarizzazione e la sindacalizzazione della Polizia di Stato, non solo come atto utilitaristico che mi ripari da eventuali atti disciplinari, ma anche e soprattutto come dovuto e sentito tributo d’onore a chi quarant’anni fa non si è limitato a bofonchiare ma si è impegnato in prima persona, ottenendo qualcosa di oggettivamente storico.

Vengo al cuore di questa lettera: a seguito del suicidio del compianto nostro collega Riccardo Malvestiti, avvenuto esattamente un mese fa, lei in data 23 luglio 2019 ha rilasciato al quotidiano Il Piccolo queste parole:


Sicuramente, come Amministrazione, c’è estrema sensibilità su questa problematica. Ci sono protocolli messi in atto quando i segnali lasciano intuire un momento difficile e il bisogno di un supporto psicologico… Il Capo della Polizia tiene tantissimo a questo tema.

Signor Questore, io dissento pubblicamente e confuto le sue asserzioni, portando argomentazioni che ritengo più che valide; a lei e agli altri lettori, poi, il giudizio finale.

C’è infatti qui a Trieste, nella Questura che lei dirige, un nostro collega al quale, a seguito di un improvviso grave lutto familiare, è stata diagnosticata sia dalla Ausl sia dai Medici della C.M.O. (massima autorità in merito per Militari e Forze dell’Ordine) una “depressione importante”.

Bene: a questo collega è stata fatta una prima diagnosi a metà marzo 2019 e l’Amministrazione, attraverso i suoi sistemi medici, ne è stata messa subito a conoscenza.

Allora, le chiedo, se è vero come lei ritiene che all’interno dell’Amministrazione nei casi sopra esposti tutto funziona come un orologio svizzero, perché a questo collega è stata ritirata la pistola d’ordinanza solo il 4 luglio 2019 e (soprattutto) solo dopo che il Sovrintendente Malvestiti ha fatto “bum” con la propria arma di servizio?

Aggiungerei, ma non voglio scadere nel pietismo, e perché nessuno ufficialmente si è sentito in dovere di domandargli “come stai”?

Al fine di renderle quanto scrivo più facilmente verificabile, in calce a questa lettera rivelerò il nome del collega in questione, autorizzata a farlo dall’interessato in persona quale mio iscritto.

Premetto che, quando noi entriamo in Polizia, ardenti ventenni, assieme ai vaccini di rito non viene inoculata nei nostri corpi anche la “pozione magica di Asterix” che riesca a trasformarci in supereroi, né tantomeno a immunizzarci alle varie “botte” dell’umana esistenza..

Nel corso della vita, noi operatori delle Forze dell’Ordine ci ammaliamo, anche seriamente (diabete, leucemia, tumori eccetera)  e subiamo lutti importanti (coniugi, compagni, fratelli, sorelle, genitori) che, per dirla con gli Alpini, “vanno avanti”, speriamo veramente per loro e per noi verso un mondo ultraterreno ripulito da ogni umana sofferenza.

La depressione è una patologia: né più né meno di altre contemplate nei testi di medicina e il fatto che ancora venga vissuta dall’interno e vista dall’esterno come un qualcosa di “disdicevole”, al quale fare solo qualche accenno sottovoce e da tenere celata agli occhi dei colleghi e del mondo, la dice lunga sul fatto che l’Uomo arriverà pure su Marte, ma partendo da una Terra che cade a pezzi.

Le ho preso abbastanza tempo con questo preambolo, che ritengo comunque doveroso.

Passiamo al nome di questo nostro collega della Questura di Trieste che ormai da marzo è affetto da “patologia depressiva” e che per oltre tre mesi è stato lasciato dall’Amministrazione nella più completa disponibilità dell’arma in dotazione, oltre che di manette, placca metallica e tesserino.

Questa persona, signor Questore, sono io.

Con viva cordialità
Roberta Boriosi
Esponente Nazionale Sindacato di Polizia Lo Scudo

Post ScriptumChiosa personale: l’Amministrazione è così “sensibile” ai nostri problemi che io sto ancora aspettando che il Dirigente del mio Commissariato mi formuli le condoglianze (di persona, per iscritto o telefoniche) per la recente morte per infarto di mio fratello Luca, per di più collega della Guardia di Finanza.

“Signor Questore, confuto le sue asserzioni”. Lettera aperta d’una agente PS ultima modifica: 2019-07-27T19:40:34+02:00 da YTALI
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