Una femmi-lista per Venezia. Donne dove si decide

“La nostra città è stata innovatrice nei secoli, che lo sia ancora! E se per questo i cittadini dovessero scegliere una donna a condurre il Comune, che lo sia per ragioni di merito, con convincimento sui contenuti e non sul ‘genere’. Perché è solo attraverso un sostegno davvero convinto che passa la vera parità di ‘genere’ che potrebbe portarci a guardare con occhi nuovi l’avvenire”.
CRISTINA GIUSSANI
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Seguo con attenzione le proposte di candidare una donna a sindaco di Venezia. Come non esser d’accordo? Nella mia associazione di categoria sono stata eletta presidente sia a livello territoriale, come presidente della Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo, sia come presidente di Confesercenti Veneto e a livello nazionale come presidente del Sindacato italiano librai. D’altra parte, la nostra è l’unica associazione ad avere una donna come presidente nazionale.

In un paese dove la rappresentanza di genere è ancora troppo poco diffusa, malgrado l’ampia presenza di donne ormai in tutti i settori economici, professionali, culturali e del Terzo settore, sento la responsabilità della fiducia datami dai miei colleghi e lavoro con grande energia e impegno per tutti coloro che mi hanno dato questa opportunità.

In passato mi sono occupata attivamente di imprenditoria femminile, toccando con mano le difficoltà che deve affrontare un’imprenditrice rispetto a un imprenditore. Ma ho anche avuto modo di vedere la determinazione con cui molto spesso una donna porta avanti non solo la sua attività, ma anche le sue opinioni, spesso con una visione alternativa e a volte sperimentale rispetto a quella più tradizionalmente maschile.

Quindi perché non immaginare un cambio di genere anche a guidare una città complessa come Venezia, con tutte le sua anime, quella culturale, quella turistica e quella produttiva e industriale? 

Ma non dovrebbe essere una semplice scelta di genere, la scelta dovrebbe andare prima di tutto a un programma elettorale realistico e lungimirante. Che coinvolga le cittadine e i cittadini e che ascolti fin da ora le richieste che vengono da chi vive e lavora a Venezia, Mestre e Marghera. Che guardi al turismo con un occhio nuovo, di maggiore qualità e innovazione. Che veda la parte industriale come un laboratorio per un’industria pulita, produttiva e socialmente attenta. Che abbia cioè come filo conduttore una sensibilità diversa sui tanti temi, sensibilità da tradurre in azioni pratiche e costruttive, naturalmente.

Venezia è stata innovatrice nei secoli, che lo sia ancora! E se per questo i cittadini dovessero scegliere una donna a condurre il Comune, che lo sia per ragioni di merito, con convincimento sui contenuti e non sul “genere”. Perché è solo attraverso un sostegno davvero convinto che passa la vera parità di “genere” che potrebbe portarci a guardare con occhi nuovi l’avvenire.

Presidente Nazionale SIL – Sindacato Italiano Librai Confesercenti
Presidente Confesercenti Regione Veneto
Presidente Confesercenti Città Metropolitana di Venezia

Una femmi-lista per Venezia. Donne dove si decide ultima modifica: 2020-02-11T18:01:17+01:00 da CRISTINA GIUSSANI
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