Il picco dell’infezione non si è ancora raggiunto, qui in Italia, quindi i tempi della reclusione domiciliare saranno lunghetti.
Mi affretto dunque a farvi partecipi di un piatto particolarmente seducente, che richiede un clima ancora fresco. Quindi passo subito a descrivervelo, ché la primavera è imminente.
È un piatto di Giuseppe Maffioli, detto Bepi, notissimo gastronomo (ma anche attore e scrittore), che ha scritto molto, in particolare sulle varie cucine venete e su quella trevigiana in particolare.
Non mi risulta che l’abbia scritta, questa ricetta. Me l’ha suggerita a voce e io diligentemente ho preso nota – per un periodo eravamo vicini di casa – e l’ho realizzata spesso. Specie nelle feste invernali, sempre con notevole gradimento.

INSALATA RUSSA
È una vera insalata “russa” perché sono presenti gli ingredienti cari ai russi nelle loro insalate da antipasto, l’aringa, le mele, i cetriolini, le uova sode e naturalmente la maionese (l’insalata “russa” in Russia è francese: insalata Olivier).
La maionese deve essere rigorosamente fatta in casa; molto della qualità di questo piatto dipende dall’equilibrio dei suoi sapori e dagli olii con cui è fatta.
In una terrina di vetro piuttosto capiente si inizia disponendo uno strato di aringa affumicata tagliata a filetti. Se temete che il sapore sia troppo forte usate la trota affumicata.
Coprite con uno strato di mela grattugiata bagnata con limone e, ma è facoltativo, con qualche goccia di Worcester Sauce
Sopra la mela, porro (la parte bianca) tagliato con il tagliatartufi e legato con un po’ di maionese (naturalmente fatta in casa).
Strato successivo: rape rosse (si acquistano già cotte) tagliate a filetti e legate con un po’ di maionese.
A questo punto si fa un secondo strato uguale al primo.
Sta a voi decidere sulla quantità dell’aringa o della trota, ma io consiglio vivamente l’aringa
Eventuale: patata lessa a dadini. Se decidete di usarla, meglio collocarla all’inizio: assorbirà l’umidità che si forma se non riuscite a servire il piatto subito dopo il suo confezionamento.
Si copre il tutto con uno stato consistente di maionese e si decora a corona:
- all’esterno una collana di “pelliccia” di porro bianco tagliato con il tagliatartufi
- a seguire capperi, peperone rosso a dadini, cetriolini
- al centro una decorazione con uova sode.
La composizione della decorazione è importante, perché si tratta di ingredienti che poi si mescolano al tutto.
Si accompagna bene ad un vino bianco morbido, poco acido, come un Pinot grigio, ma in pieno inverno l’ideale è la vodka ghiacciata.

#ricetteanticrisi
è illustrata dall’artista Olimpia Biasi


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