Covid-19 e gruppi sanguigni. Mozzi: “L’alimentazione può salvarci”

Uno studio condotto su oltre duemila pazienti nelle regioni di Wuhan e Shenzen mostra un legame fra tipo di sangue e coronavirus e le persone con il gruppo A sono le più esposte alla malattia. Le ragioni di una dieta che tenga conto di questa correlazione.
YTALI
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Il dottor Piero Mozzi chiama ytali. Per darci la notizia di una recente ricerca cinese. Uno studio condotto su oltre duemila pazienti colpiti da Covid-19 nelle regioni di Wuhan e Shenzen messi a confronto con 3.700 soggetti sani. C’è un legame, secondo i risultati della ricerca, fra gruppo sanguigno e coronavirus e le persone con il gruppo A sono molto più esposte alla malattia.

Sostengono i ricercatori cinesi:

Il gruppo sanguigno zero presentava un rischio significativamente più basso per la malattia infettiva rispetto ai gruppi sanguigni non zero. Le persone del gruppo sanguigno A potrebbero aver bisogno di una protezione personale maggiore per ridurre la possibilità di infezione e di una sorveglianza più vigile e un trattamento aggressivo.

Dall’indagine emerge che il gruppo A è il più frequente tra i pazienti Covid-19 con un’incidenza del contagio che è del sessanta per cento superiore a quella degli altri gruppi. Il trend è indipendente da età e genere dei soggetti. Presso l’ospedale di Wuhan Jinyintan, il 37,75 per cento dei pazienti positivi al coronavirus aveva gruppo sanguigno A. Nella stessa città il 31,16 per cento degli abitanti è del gruppo A. I pazienti positivi del gruppo zero erano invece 25,8 per cento (33,84 per cento abitanti con gruppo zero). Su 206 deceduti, 85 avevano gruppo sanguigno A, 52 zero.

Lo studio – Relationship between the ABO Blood Group and the COVID-19 Susceptibilit – è stato condotto da un’equipe guidata da scienziati della Shenzhen Technology University (SZTU), in collaborazione con il Renmin Hospital of Wuhan University (RHWU), con il Wuhan Jinyintan Hospital, con l’East China Normal University, School of Statistics e altri istituti. Gli scienziati sono coordinati dal professor Peng George Wang.

Shenzhen Technology University (SZTU)

Le indicazioni del dottor Mozzi

Che lezione prendere dai risultati di questo studio? Fare un ulteriore passo in avanti perché siano assunti come base per rafforzare il nostro sistema immunitario o, almeno, per evitare massimamente che esso s’indebolisca fatalmente. La chiave è una corretta alimentazione. La scommessa è questa. Agire, lavorare su questo terreno, consentirebbe di rafforzare le difese degli italiani e, al tempo stesso, di mitigare notevolmente l’impatto dell’epidemia sulle già provate strutture sanitarie. Una politica preventiva basata su una corretta alimentazione. Corretta, in che senso?

Il dottor Piero Mozzi

Il dottor Mozzi, medico chirurgo “secondo natura”, come si definisce sul suo sito, autore del best seller La dieta del dottor Mozzi, sostiene con forza e da tempo una correlazione tra gruppo sanguigno e alimentazione e sulle conseguenze di tale interazione, positive o negative per la nostra salute e per il sistema di difesa immunitario.

La dieta legata al gruppo sanguigno si fonda sull’evidenza che i globuli rossi di ogni gruppo (0/A/B/AB) hanno sulla superficie tipi e quantità diverse di antigeni che interagiscono con il sistema immunitario e reagiscono in modo diverso agli alimenti.

Il cibo – spiega Mozzi – può avere effetti positivi o negativi sul sistema immunitario, quello che mangiamo può farci ammalare o star bene. 

Nel caso attuale, nutrirsi correttamente è la migliore assicurazione sulla vita.

Mozzi osserva che in Corea del Sud se la sono cavata meglio che da noi, senza mettere a soqquadro il paese, e per capirlo basterebbe solo osservare le abitudini alimentari di quel paese: no latte e formaggi, poco o niente frumento e derivati, poca frutta, che è un lusso. Lo stesso potrebbe dirsi dei regimi alimentari di gran parte dei paesi estremorientali. Morale: dimenticare la frutta, via il fruttosio, sostituirla con le verdure, i legumi sostituiscano i cereali, uova, e carne rossa per lo zero, vietata al gruppo A, che si rafforza con pesce, legumi e verdure.

Ed ecco in sintesi i criteri da seguire per gruppo sanguigno

Il soggetto di gruppo zero che caratteristiche presenta?
Sistema immunitario reattivo. S’ammala in tempi rapidi e altrettanto velocemente guarisce. Vietati cereali, salumi, melanzane, minestroni, patate, caffè, polpo, seppia, latte, yogurt e formaggi, a eccezione di quelli caprini e della mozzarella. Sconsigliata la frutta: lo manda in depressione. Con carne rossa e salmone crudo scaccia ogni malanno.
Quello di gruppo A?
Sistema immunitario poco robusto. Se mangia carne rossa si fa del male. Deve evitare latticini grassi e stagionati, cereali, pomodori, patate, peperoni. Raccomandati trota, merluzzo, salmone, tonno e sgombro, anche in scatola, checché se ne dica.
Quello del gruppo B?
Sistema immunitario robusto, esposto però a malattie del sangue e autoimmuni. Vietati cereali, pollo, crostacei, pomodori e zucca. Se mangia kebab senza pane, campa cent’anni.
Quello del gruppo AB?
Se s’ammala, ci mette un’eternità a guarire. Per fortuna s’ammala poco. Ma se non gli concedi orari umani, week-end liberi e ferie, lo uccidi. Deve astenersi da burro, formaggi, carni rosse. Mangiando agnello, sta benone. La carne ovina è consigliata a tutti, tranne che al gruppo A.

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Covid-19 e gruppi sanguigni. Mozzi: “L’alimentazione può salvarci” ultima modifica: 2020-03-20T18:34:55+01:00 da YTALI
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3 commenti

Marco 24 Marzo 2020 a 23:23

Il dott mozzi è probabilmente l’unico o uno dei pochi medici che attualmente cura ogni genere di malattia compreso il cancro senza incoraggiare l’uso di farmaci. I medici convenzionali che io ormai declasserei ad esperti in farmacologia applicata non curano le cause delle malattie ma gli effetti prodotti da esse somministrando farmaci che producono inevitabilmente effetti collaterali a volte pesanti. Nessuno di loro si interroga o agisce sulle cause che nel 99% sono legate ad una correlazione tra dna e abitudini alimentari. Se nella alimentazione quotidiana sono sempre e/o solo presenti sostanze che agiscono contro il sistema immunitario il risultato sarà prima o poi la malattia.
Io applico la teoria del dott mozzi da oltre 15 anni e sono riuscito a curare bronchiti croniche, carie, tonsilliti, sonnolenza e persino ragadi anali croniche eliminando tutto ciò è ogni dipendenza dai farmaci. Negli ultimi 10 anni mai avuto febbre, influenze e neppure raffreddori. Da 7 anni ho chiuso con il dentista e una ragade considerata da primari proctologi assolutamente da operare è guarita da ormai 2 anni per sempre dopo 5 lunghi anni di sofferenze ; come? Scoprendo da solo con pazienza quali alimenti , quali combinazioni tra essi e quindi quali sostanze agiscono provocando reazioni allergiche (per esempio alle emorroidi o alle gengive o all’intestino) ed evitando questi alimenti o le loro combinazioni. Ho dovuto eliminare cose per me squisite ma velenose per il mio corpo, ed è questa presa di coscienza che Mi ha permesso di guarire per sempre e di diventare inossidabile alle malattie..
Gli studi del dott mozzi sono assolutamente corretti ma ognuno deve capire quale lista di alimenti e loro combinazioni si addice meglio per sè.
Il coronavirus attacca chi è immunodepresso. L’unica soluzione per vincerlo e ristrutturare il sistema immunitario purificandosi e eliminando le molecole tossiche che ne debilitano le prestazioni
Un grazie al dott mozzi affinché continui la sua battaglia contro la medicina tradizionale che ha fallito. Io lo sostengo e ne pubblicizzo la saggezza che purtroppo sarà ancora a lungo osteggiata da coloro che ci vogliono ammalati per poterci curare vendendo i farmaci o da coloro che difendono un sistema economico che sostiene aziende produttrici di alimenti tossici. Chiunque non vorrà aprire la
mente a tutto ciò continuerà ad ammalarsi o a soffrire di allergie e infiammazioni diventando sempre più dipendente da farmaci e ospedali

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Fernando Fersini 9 Febbraio 2021 a 16:04

È tutto vero quello che dice il signor Marco. Personalmente ero in un periodo che cominciavo tartagliare mezze parole non finite o balbuziate. Mi sono fermato, ho ragionato su, e ho capito che la balbuzie me la provocava un formaggio, che si vendono nei Supermercati. Sospeso che ho quel formaggio, e in parte altri tipi di formaggio, che poi era conservato in un barattoro metallico con il suo siero, ora sono migliorato e non cancico più. Al Dottor Piero Mozzi dovremmo fargli un monumento. In più pregherei qualche ente di Stato, che raccogliesse in una Banca dati, tutti i suggerimenti e consigli del dottor Mozzi, in modo che, se tra cento anni il dottore Mozzi venisse a mancare, potranno, le future generazioni, attingere, da quella banca dati, i suoi consigli salutari Fernando Fersini – Lugano

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ytali. - Glutine? No, grazie. Conversando con il dottor Mozzi 11 Maggio 2021 a 19:59

[…] Cosa dice il dottor Mozzi Mangiare ascoltando il corpo. Una conversazione con il dottor Mozzi Covid-19 e gruppi sanguigni. Mozzi: “L’alimentazione può salvarci” Mozzi: “Conferme su gruppi sanguigni e Covid-19” Coronavirus o peste nera? Parla il dottor […]

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