Fiamme gialle. Un sindacato nei giorni di Covid-19

Il ministro Gualtieri ha firmato l’assenso preventivo alla costituzione dell’associazione di Sindacato Finanzieri Democratici. Intanto, secondo i dati in possesso del S.F.D., risultano chiusi o in quarantena diversi reparti.
CLAUDIO MADRICARDO
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Lo scorso 20 marzo il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri ha firmato l’assenso preventivo alla costituzione dell’associazione S.F.D. acronimo di Sindacato Finanzieri Democratici, ritenendo atto costitutivo e statuto rispondenti ai requisiti richiesti alle associazioni professionali tra militari a carattere sindacale.

La firma del ministro chiude positivamente un lungo iter reso possibile dalla sentenza costituzionale che ha riconosciuto alle forze armate del nostro paese il diritto di dare vita a organizzazioni sindacali con alcuni limiti specifici.

Limiti sono stati posti alla possibilità di aderire a sindacati diversi da quelli istituiti specificamente per il personale appartenente alle forze armate e ai corpi di polizia ad ordinamento militare; ad assumere la rappresentanza di altri lavoratori non appartenenti alle forze armate e ai corpi di polizia ad ordinamento militare; a proclamare lo sciopero o parteciparvi qualora sia proclamato da organizzazioni sindacali estranee al personale militare e a quello delle forze di polizia a ordinamento militare; alla partecipazione a manifestazioni pubbliche in uniforme o con armi di servizio.

Il servizio aereo della GdF ha trasferito un carico di materiale sanitario (236mila mascherine destinate al Veneto) (@GDF)

La tutela degli interessi degli iscritti potrà essere esercitata senza interferire con la direzione dei servizi o con lo svolgimento dei compiti operativi, e rimangono esclusi dalla loro competenza la trattazione delle materie attinenti l’ordinamento, l’addestramento, le operazioni, il settore logistico-operativo, il rapporto gerarchico e funzionale e l’impiego del personale.

Si riconosce ai nuovi sindacati, che di fatto rendono obsoleta la legge sulla rappresentanza militare del luglio 1978, il diritto di riunione in orario di servizio nel limite di dodici ore annue, previa comunicazione ai comandanti delle unità o dei reparti interessati da parte delle rappresentanze unitarie di base. 

Per quanto riguarda il S.F.D. l’iter autorizzativo era inziato con la presentazione della richiesta lo scorso 11 novembre da parte di Pasquale Valente, finanziere in servizio, fondatore del nuovo sindacato assieme a Giuseppe Copollino, Mauro Fois e Antonio Santoro. Esprimendo la loro soddisfazione per la conclusione positiva, i fondatori hanno ribadito che sarà loro obiettivo contribuire alla stesura di una legge che regolamenti l’attività dei sindacati in maniera libera e democratica nel rispetto della Costituzione.

Nelle loro dichiarazioni programmatiche è ribadito l’impegno affinché ci sia una precisa continuità con l’azione di altri colleghi che nel passato, a partire dalla nascita del Movimento dei Finanzieri Democratici a metà degli anni Settanta, si sono battuti per la smilitarizzazione della Guardia di Finanza come passaggio necessario per la sua maggiore professionalità nella lotta all’evasione e per l’ottenimento dell’equità fiscale nel nostro paese, nel rispetto di quanto dettato dalla Costituzione. 

Obiettivi che vengono fatti propri dal nuovo sindacato che si dichiara erede di quel Movimento che ha visto l’impegno pluridecennale di uomini come Vincenzo Montenegro, Raffaele Dore, Luigi Traverso, Michele Citro, Vincenzo Cerceo, Carmine Buffone e Vincenzo Cretella, che hanno dato vita al Movimento Finanzieri Democratici e che ancora sostengono e spronano i finanzieri in servizio a continuare il loro percorso.

Se la legge che aveva istituito le rappresentanze nel 1978, sulla cui approvazione il Movimento Finanzieri Democratici si era allora anche diviso, aveva il fine di far rientrare le loro istanze in una più rassicurante logica corporativa staccandole dalla pericolosa saldatura che si era realizzata fin dall’inizio con gli obiettivi delle lotte sindacali del mondo del lavoro, il richiamo del S.F.D. alla smilitarizzazione e alla battaglia per l’equità fiscale dovrebbe metterlo al riparo dalle tentazioni corporative, nella consapevolezza che la tutela dei propri iscritti non va separata dalla difesa in primo luogo della società civile.

Va vista quindi positivamente la volontà che il S.F.D. ha espresso al Comando generale della Guardia di Finanza in un momento tanto delicato come quello che stiamo vivendo con l’esplosione dell’epidemia, di voler dare il proprio contributo costruttivo, frutto della valutazione delle esperienze sul territorio. Nella consapevolezza di come la sicurezza degli operatori coincida con la prioritaria efficienza operativa, in una situazione in cui gli allarmi per la tenuta del contesto sociale, in particolare in alcune zone del paese, non mancano. 

In questa prospettiva, la prevenzione dai contagi di massa deve essere l’obiettivo principale su cui puntare, onde evitare che interi equipaggi o intere caserme, come accaduto all’interno dell’Arma dei Carabinieri, vengano posti conseguentemente in quarantena. 

Secondo i dati in possesso del S.F.D., risultano chiusi o in quarantena i reparti quali il Comando provinciale di Bergamo, il Comando provinciale di Prato, la Compagnia di Orio al Serio, il Gruppo Pronto Impiego ATPI. Mentre Bologna risulta in quarantena generale, e il Nucleo Polizia Economica e Finanziaria di Roma hanno registrato un caso positivo e un militare in quarantena.

Al Nucleo Economico Finanziario di Reggio Calabria, continua il S.F.D. si è verificato un caso positivo, due ai Reparti Aeronavali di Pratica di Mare, nove al Comando Generale, e il Gruppo Aeronavale di Taranto è chiuso, come il Grupppo di Orbassano, il R.T.L.A. del Trentino Alto Adige, la Stazione SAGF di Auronzo di Cadore. 

In quarantena il Gruppo Tutela Entrate del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, mentre al Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Pavia sono quattro i casi positivi. Tutte situazioni che risultano ai sindacalisti del S.F.D. ma su cui non hanno alcun riscontro certo. A tal punto che a breve il sindacato chiederà al Comando di dedicare nel sito istituzionale una sezione con la situazione aggiornata dei casi e dei reparti coinvolti.

Emergenza #Covid19: la #GDF di #Taranto a #SanGiorgioJonico ha soccorso un’anziana di 80 anni che da giorni attendeva la consegna delle medicine. (@GDF)

La preoccupazione prevalente riguardante la salute dei colleghi si giustifica con l’obiettivo di mantenere alto il livello operativo del corpo per essere vicini ai cittadini, anche allentando nella situazione di crisi l’attività operativa specifica a tutela del fisco, non perché non sia attualmente necessario, ma perché le emergenze sanitarie attuali delineano problematiche di natura diversa. 

Nei giorni scorsi ytali. ha pubblicato un appello contenente delle proposte avanzate dai finanzieri riguardo a misure da mettere in atto e protocolli da seguire per evitare il contagio. Tale documento è stato anche inviato nei giorni scorsi alla quasi totalità dei presidenti delle regioni. 

I presidenti della regione Umbria e Veneto hanno dato immediato riscontro. Il primo ha consegnato mille mascherine alla Guardia di Finanza che opera nel suo territorio, il secondo ha informato gli scriventi di aver inviato il documento dei finanzieri ai suoi uffici affinché prendano le misure del caso. 

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Fiamme gialle. Un sindacato nei giorni di Covid-19 ultima modifica: 2020-03-29T17:33:37+02:00 da CLAUDIO MADRICARDO
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