Oggi riposo, dopo le inusuali proposte delle carni ovine, in tutte le loro età.
Chi non ha in casa cipolle e patate e un po’ di pomodoro, fresco, in salsa o in tubetto (variante tutt’altro che disprezzabile, specie se di buona marca)? Allestire questa minestra era sempre possibile e piaceva a tutti. Certo, si tratta di sapori tenui, light, come si dice oggi, dal Lazio in giù probabilmente non è apprezzata, lì si usano sapori più intensi. Quindi vi è chiaro che cosa potete aspettarvi.
È l’unica minestra che allestisco “a crudo” senza il rituale soffritto. Ma se volete fare un soffritto leggero, va bene lo stesso. Si parte da un brodo di verdure, anche di dado. Si aggiungono le patate a tocchetti, di diverse dimensioni. Scegliete delle patate non troppo compatte, ma neppure eccessivamente farinose. L’obiettivo è che la maggior parte si disfacciano, ma ne resti una parte integra. Si aggiungono la cipolla tagliata a pezzetti, non occorre siano molto piccoli, il pomodoro ben maturo a pezzi cui avrete tolto la buccia (scottandolo anche nello stesso liquido della minestra), oppure il pomodoro in salsa di cui disponete, e degli odori (io metto un po’ di origano e maggiorana, una volta, quando questi odori qui al Nord non si conoscevano, si usava la salvia, poi c’è chi è patito del rosmarino), un po’ di olio d’oliva. Tenete conto che il sapore del pomodoro non deve essere prevalente, la minestra deve risultare leggermente rosea.

Vi do una mano con le proporzioni: per quattro persone, due o tre patate di media grandezza, due cipolle bianche, un grosso pomodoro ben maturo oppure due o tre cucchiai di salsa di pomodoro, più o meno densa.
Si fa bollire una ventina di minuti, poi si aggiunge il riso, in quantità tale che la minestra risulti piuttosto densa (una chicchera da caffè di riso per commensale). Non usate il riso venduto come “da minestre”, usate lo stesso riso con cui fareste un risotto.
Quando il riso è cotto, aggiungete un pezzo di burro, meglio non il parmigiano (altrimenti diventa il sapore prevalente), controllate il sale, se volete aggiungete un po’ di pepe se profumato, e versate nelle fondine. Lasciate riposare per cinque minuti. In superficie dovrebbe comparire una pellicina, segno di una minestra di patate ben fatta.
la serie #ricetteanticrisi
è illustrata dall’artista Olimpia Biasi


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