Casa a Venezia. Video-conversazione con O. Alberti

Con il fondatore di Ocio (Osservatorio CIvicO sulla casa e la residenza) parliamo delle contraddizioni di un patrimonio edilizio pubblico non pienamente utilizzato e valorizzato come si dovrebbe/potrebbe.
GIOVANNI LEONE
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Con Orazio Alberti parliamo di città e di casa, delle contraddizioni di un patrimonio edilizio pubblico non pienamente utilizzato e valorizzato come si dovrebbe/potrebbe. Lo facciamo con rigoroso approccio scientifico, basandoci su analisi di dati e non su percezioni. Il panorama che ne esce è desolante in materia di politiche per la casa che a Venezia risultano non essere carenti, ma proprio assenti, favorendo l’utilizzo di ogni tipo d’immobile per destinazioni diverse da quelle funzionali alla residenzialità (casa, artigianato, ecc.).

Orazio Alberti insegna geografia economica e turistica all’Istituto tecnico per il turismo Algarotti di Venezia. Ha coordinato la Rete per l’intercultura delle scuole della città storica, che si occupa di accoglienza, integrazione e il successo scolastico degli studenti di cittadinanza non italiana. Negli anni Novanta, quando era consigliere comunale a Venezia, si è occupato di residenza, territorio e ambiente, progettando e avviando l’Osservatorio Casa del Comune di Venezia. Dopo che questo è stato chiuso ha contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’associazione Ocio (Osservatorio CIvicO sulla casa e la residenza) diventato un punto di riferimento ineludibile sulla residenzialità dopo la fine dell’Osservatorio Casa del Comune di Venezia.

Argomento 1 (durata 12:26 minuti)

Cos’è l’associazione Ocio (Osservatorio CIvicO sulla casa e la residenza) diventato un punto di riferimento ineludibile sulla residenzialità dopo la fine dell’Osservatorio Casa del Comune di Venezia? 

A quali dati fate riferimento per le vostre analisi? Dove li attingete? Di quali strumenti dispone la città di Venezia per raccogliere e analizzare dati utili a comprendere le dinamiche in atto?

dal minuto 05:35

Si dice che Venezia non è città per tutti, troppo cara, bisogna essere benestanti per abitarci o studenti, tanto che si è letto di un accordo tra IUAV, B&B e Comune per concedere agli studenti in locazione e per un periodo limitato le case utilizzate per locazione turistica. Agevolare la risposta a quella domanda non rischia di penalizzare e dirottare via dai residenti l’offerta di case? 

Argomento 2 (durata 26:29 minuti)

Molti dicono che il patrimonio pubblico non è in grado di incidere sul mercato. Che peso ha il patrimonio immobiliare pubblico, quello di proprietà comunale ma anche quello della Ulss e degli altri enti caritatevoli? 

Come procedere il rapporto tra domanda e offerta?

Quali misure sono state adottate per recuperare il patrimonio edilizio degradato per carenza di manutenzioni? 

Argomento 3 (durata 25:35 minuti)

Qual è la situazione in città rispetto alle politiche per la casa? anche le aree periferiche popolari stanno perdendo terreno sotto la spinta della pressione turistica? C’è una mappatura per sestieri che restituisca la situazione? Quali sono i nuovi caratteri della cittadinanza? Abbiamo stranieri?

dal minuto 7:40

Affrontiamo il tema dell’inclusione. Com’è la composizione della popolazione veneziana? sono i veneziani oggi? Che peso e che ruolo hanno stranieri, abitanti non residenti, studenti, ecc.? Chi è il cittadino veneziano oggi? Quanti sono i veneziani? Non solo i formalmente residenti ma quelli che ci abitano?

dal minuto 14:35

Ci sono stati bandi per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica popolare, come viene espletata la gara? Avete dati sul numero delle abitazioni a disposizione? 


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Casa a Venezia. Video-conversazione con O. Alberti ultima modifica: 2020-05-26T20:37:59+02:00 da GIOVANNI LEONE
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