Con Cristina Giussani parliamo di esercenti, distretti del commercio, di librai e di nautica, focalizzando i temi sulla realtà veneziana delle città d’acqua e di terraferma. Un ragionamento a 360° sulle criticità provocate e sulle opportunità offerte dall’attuale condizione di emergenza. Alla conversazione registrata il 18 maggio è stata aggiunta un’appendice registrata il 24, l’argomento n.4.
Cristina Giussani è imprenditrice italiana nel settore dell’editoria, titolare della casa editrice e libreria Mare di carta specializzata in pubblicazioni legate alla nautica. Dal 2014 è presidente di Sil, il Sindacato italiano dei librai, mentre dal 2017 è presidente di Confesercenti della città metropolitana di Venezia e Rovigo oltre che presidente di Confesercenti della regione Veneto. Cristina Giussani è una delle artefici della recente Legge sulla promozione della lettura e del libro (L. 1421 del 25.3.2020).
Argomento 1 (durata 11:45 minuti)
I temi che vorrei affrontare in questa conversazione sono i problemi degli esercenti, le librerie, e poi la nautica e la mobilità. Partiamo dai distretti del commercio e dalle potenzialità che hanno nella dimensione di vicinato, che potrebbero diventare dei fattori non solo sul piano delle attività commerciali ma anche delle attività sociali e civiche.
dal minuto 06:27
Il Comune ha votato la delibera che consente l’estensione dei plateatici per aiutare le attività commerciali e usare lo spazio pubblico. Di contro sarebbe il caso che il Comune agevolasse al tempo stesso l’utilizzo dello spazio civico per uso civico e anche per uso privato (un tavolo per incontrare amici nel rispetto delle distanze di sicurezza, una festa per bambini, ecc.). Cosa ne pensi?
Argomento 2 (durata 24:23 minuti)
Andiamo al tema dell’articolazione delle istituzioni locali e alla loro possibile riforma. La città metropolitana è un simulacro, forse pensare a un’articolazione del territorio comunale in più comuni potrebbe consentire di approdare a un’istituzione di primo grado elettiva e finalmente efficace. Cosa pensi della città metropolitana?
dal minuto 05:35
Parliamo di mobilità e trasporti nautici a Venezia. L’assenza di moto ondoso ci ha regalato dei canali con acqua straordinariamente pulita. Non si potrebbe pensare a un’organizzazione diversa della mobilità per la città d’acqua, mi riferisco sia allo spostamento delle persone che al trasporto delle merci?
dal minuto 11:41
Parlando con Saverio Pastor ci si chiedeva perché è stato previsto un buono per l’acquisto di biciclette e non anche un buono barca a remi per consolidare il rapporto di amicizia con l’acqua. Cosa si può fare per promuovere la cultura del remo?
dal minuto 21:29
Questa sosta forzata a cui siamo stati costretti ci ha regalato l’opportunità di ripensare alla città e a un orientamento diverso, che è quello di cui stiamo parlando: per un verso la ricerca, la tecnica e la tecnologia, per altro verso le nuove tecnologie, la città cablata e il terziario avanzato.
Argomento 3 (durata 15:22 minuti)
Passiamo ora a Venezia e ai veneziani, per affrontare il tema della locazione turistica, attività spesso demonizzata anche quando è gestita in modo familiare e non imprenditoriale. Potrebbe quest’attività, se ragionevolmente esercitata, essere un’attività in grado di valorizzare le qualità di Venezia?
dal minuto 5:15
A Barcellona Ada Colau, la sindaca, ha promosso una serie di attività in coazione con i cittadini che proponevano idee e iniziative, affidandone la realizzazione a chi le proponeva. A Venezia c’è un giacimento straordinario di idee, di intelligenze, di saperi: non potrebbe essere anche qui un modo per valorizzare queste risorse inutilizzate?
dal minuto 11:40
Parlando d’acqua sembra ci si debba riferire solo alla città insulare dimenticando l’importanza del rapporto con l’acqua nelle città di terraferma: uso quest’espressione perché in realtà quella che chiamiamo Mestre è un insieme di città.
dal minuto 13:23
Perché i centri commerciali devono essere collocati nelle aree industriali? Non si potrebbero gestire parti di città per le attività commerciali, gestendole in modo unitario, penso a Parigi, Berlino, Londra…? Da noi invece i centri commerciali sono meteore, corpi estranei nel tessuto cittadino, come sembra si voglia continuare a fare con Alì nell’area dell’ex ospedale Umberto I di Mestre. Non si potrebbe pensare a soluzioni nuove e innnovative?
dal minuto 15:15
Oltre che sui DPI, i disinfettanti ecc. avete rilevato aumenti di prezzi anche nei beni di prima necessità per il vostro lavoro?
Argomento 4 (durata 15:22 minuti)
La concessione di estendere la superficie dei plateatici ha sollevato dubbi e polemiche: moti cittadini temono che una volta estese le superfici non si torni più indietro, sottraendo al cittadino ulteriori superfici dello spazio pubblico che si aggiungono alle notevoli già oggi concesse. Cosa ne pensi? Si rischia che si trasformi in diritto acquisito? Non sarebbe opportuno consentire al tempo stesso l’utilizzo dello spazio pubblico da parte dei cittadini, semplificando le procedure oggi previste, anzi senza procedure, nel rispetto delle norme di sicurezza e ordine pubblico di carattere generale?
dal minuto 05:25
L’emergenza sanitaria ci ha costretto ad affrontare e conciliare il lato tecnico-scientifico e le istanze umanistiche: smartworking e modernità e al tempo stesso socialità, umanità e solidarietà. Cos’abbiamo da imparare?
dal minuto 07:08
Molti non hanno avuto accesso ai finanziamenti e mi dicono esserci difficoltà. Come procedono le cose per le piccole e medie aziende? Mancano i fondi o cos’è che impedisce di chiudere celermente le procedure?

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