• Una buona notizia per Donald Trump. Per votare infatti bisogna registrarsi e attualmente democratici e repubblicani faticano a organizzare operazioni di registrazione degli elettori, a causa del Covid-19. Secondo però alcuni analisti i repubblicani starebbero registrando più persone dei democratici, soprattutto in alcuni stati chiave.
• Il senatore per l’Utah Mitt Romney ha attaccato il presidente Donald Trump per la decisione di commutare la sentenza del suo consigliere e confidente di lunga data Roger Stone. Romney ha descritto la controversa mossa di Trump – che ha raccolto critiche diffuse – come un esempio di “corruzione senza precedenti”.
• Trump ha espresso fiducia nel fatto che il rapper Kanye West – che ha recentemente annunciato di volersi candidare alle presidenziali – potrebbe sottrarre voti all’ex vicepresidente Joe Biden. West è un grande sostenitore di Trump, con cui si è incontrato più volte, indossando spesso il cappello “Make America Great Again”.
• Per la prima volta da quando è iniziata la pandemia di Covid-19, il presidente ha indossato una mascherina in pubblico.

• I risultati dei sondaggi nel Sud spingono alcuni democratici a chiedere a Biden di ampliare la propria strategia elettorale. Una mossa che prevederebbe di spostare alcuni finanziamenti dagli stati chiave ad alcuni stati del Sud dove i democratici potrebbero vincere. In particolare in Texas e Georgia, dove la gestione del Covid-19 e le manifestazioni seguite alla morte di George Floyd potrebbero aumentare la partecipazione elettorale.
• Doug Jones è il senatore democratico che rischia di più a novembre. Senatore per l’Alabama eletto nel 2018, dopo aver sconfitto il candidato repubblicano Roy Moore, travolto da scandali sessuali, Jones era riuscito ad organizzare un’ampia mobilitazione nello stato del sud. E spera di poterci riuscire ancora. The Atlantic lo ha intervistato per parlare di Sud, statue dei confederati e campagna elettorale.
• I democratici che sfideranno i senatori repubblicani in carica hanno ancora una volta raccolto molti più fondi degli avversari in carica, aumentando le speranze del partito di riconquistare il Senato alle elezioni di novembre. Le cifre stupiscono soprattutto perché riguardano anche stati che i democratici danno – o forse davano – per persi.

• Secondo Cnn, Facebook starebbe pensando di vietare la pubblicità politica sulla sua piattaforma nei giorni che precedono le elezioni presidenziali. L’azienda è stato oggetto di intense critiche per la sua politica di consentire ai politici di pubblicare della pubblicità anche falsa. Nel passato Mark Zuckerberg ha difeso strenuamente la posizione della sua società.

a cura di MARCO MICHIELI

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