Dopo le donazioni ricevute da molte aziende, il movimento Black Lives Matter riceverà anche dei finanziamenti da parte dell’Open Society Foundation di George Soros. La fondazione ha annunciato che investirà 220 milioni di dollari nelle organizzazioni emergenti che lottano per i diritti della comunità africano-americana negli Stati Uniti. Gran parte di questi finanziamenti – 150 milioni di dollari – sarà erogato attraverso una serie di sovvenzioni quinquennali a organizzazioni che si battono per l’uguaglianza razziale.
Patrick Gaspard, presidente della Open Society Foundation ha dichiarato:
Riconosciamo che la lotta per smantellare il razzismo sistemico è in atto; è esistito dagli albori della repubblica fino ai giorni nostri e fa parte di ogni livello del nostro governo, dei nostri sistemi penali e giudiziari. Ma la potente ondata di persone che sono scese in piazza per chiedere a questa nazione di fare meglio – persone di tutte le età, di ogni provenienza, in ogni angolo di questo paese – ci danno speranza.

Tra le organizzazioni che riceveranno i finanziamenti alcune sono impegnate per ampliare il diritto di voto degli African-American, altre sono più orientate alla riforma del sistema della giustizia criminale e alla lotta contro la brutalità delle forze dell’ordine.
Tra i destinatari di questa serie di investimenti vi sono gruppi emergenti come Black Voters Matter e Circle for Justice Innovations. Black Voters Matter è un’organizzazione che ha costruito una solida rete organizzativa nel Sud del paese. In particolare è arrivata agli onori delle cronache durante l’elezione senatoriale in Alabama del 2017, quando il repubblicano Roy Moore, accusato di violenza sessuale, fu sconfitto dal democratico Doug Jones. L’organizzazione fu fondamentale per la mobilitazione dei neri.
Alcune sono organizzazioni già note come Repairers of the Breach e Equal Justice Initiative. Repairers of the Breach è stata fondata dal noto reverendo William Barber II. Nata nel 2014, l’organizzazione punta a educare e formare leader religiosi per perseguire politiche e strategie organizzative volte al benessere collettivo. L’Equal Justice Initiative è invece un’organizzazione nata in Alabama che fornisce rappresentanza legale ai prigionieri che sono stati condannati erroneamente, ai carcerati poveri e a tutti coloro ai quali è stato negato un giusto processo. Il fondatore è Bryan Stevenson, un noto legale e attivista la cui storia è stata recentemente raccontata al cinema nel film Just Mercy (in italiano Il diritto di opporsi).
I restanti settanta milioni di dollari saranno utilizzati per misure più ravvicinate nel tempo. Tra queste, degli investimenti in quelle città che stanno reinventando la sicurezza pubblica locale, per andare oltre la cultura della criminalizzazione e della detenzione e puntare a creare comunità sicure, sane e razzialmente giuste. Altri interventi saranno invece nel settore della soppressione del voto e della disinformazione. In vista delle elezioni di novembre.


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