• Secondo un’inchiesta del Pew Research, i repubblicani sono molto meno propensi rispetto ai democratici nel considerare il Covid-19 come una grave minaccia per la salute pubblica. Più di otto democratici su dieci (85 per cento) affermano che il coronavirus è una grave minaccia. I repubblicani vedono la malattia in termini meno gravi: il 46 per cento sostiene che il coronavirus sia una grave minaccia per la salute pubblica ma il 45 per cento pensa che non lo sia.
• Secondo Politico, se Trump dovesse perdere con i numeri attuali, il Partito repubblicano subirebbe la peggiore sconfitta in periferia degli ultimi decenni, con implicazioni che vanno ben oltre le elezioni di novembre. Alle elezioni di metà mandato di due anni fa, fu proprio nella periferia che i democratici ottennero la maggioranza alla Camera, sconfiggendo i repubblicani un po’ tutto il paese, dal Minnesota al Texas, dalla Georgia ala Virginia e all’Illinois. L’erosione in periferia del sostegno a Trump, dove nel 2016 aveva battuto Hillary, è uno dei motivi principali per cui la mappa elettorale di quest’anno si è ampliata per i democratici – con il rischio per Trump di perdere le elezioni presidenziali e anche il Senato.
• I repubblicani conservatori contro il giudice capo della Corte suprema John Roberts. Roberts, che è stato nominato da G.W. Bush, si è schierato di nuovo con i giudici liberal della corte per negare la richiesta di una chiesa del Nevada di non applicare le misure di distanziamento sociale.

• Un gruppo di 94 persone, che si occupano dell’organizzazione della campagna elettorale in Florida per Biden, ha inviato una lettera al Partito democratico statale sostenendo che la campagna di Biden “sta sopprimendo il voto ispanico” nella Florida centrale e maltrattando il personale. La lettera, che è stata ottenuta dal Miami Herald Saturday, afferma che la campagna Biden ha maltrattato gli organizzatori del campo e trasferito membri del personale senza una spiegazione adeguata.

• Che cosa sta succedendo a Portland in Oregon? La città è diventata l’epicentro delle manifestazioni e dei disordini per la morte di George Floyd. Il ruolo del governo federale durante queste proteste è poliedrico. Da un lato, ci sono vari di agenti federali di diverse agenzie che svolgono funzioni antisommossa presso il tribunale della città. Di notte, quando una parte della folla diventa violenta, gli agenti spesso si allineano e respingono i manifestanti lontano dall’edificio usando lacrimogeni, proiettili di gomma e manganelli. Alcune delle loro azioni sono state sottoposte a un attento esame dopo che un manifestante è stato presumibilmente colpito alla testa con una munizione non letale e un veterano della Marina è stato mostrato in un video virale picchiato fuori dal tribunale. Dall’altro lato vi sono episodi gravi che coinvolgono agenti federali: come gli agenti dell’immigrazione che in un video arrestavano un uomo e lo portavano via in un furgone non contrassegnato.

a cura di MARCO MICHIELI

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