• Secondo il nuovo responsabile della campagna del presidente Trump, Bill Stepien, il supporto del presidente è sottorappresentato nei sondaggi. Stepien sostiene che il campionamento degli intervistati repubblicani è sotto-dimensionato. Ha anche sottolineato che per quanto riguarda la registrazione degli elettori in sei stati chiave i repubblicani sono in vantaggio rispetto ai democratici.
• La Fondazione Reagan ha chiesto alla campagna di Trump di smettere di comparare l’ex presidente repubblicano a Trump negli appelli per la raccolta fondi.
• Polemica per l’intervista del controverso senatore repubblicano Tom Cotton (Arkansas). Cotton ha definito la schiavitù il “male necessario” per la costruzione della nazione in un’intervista all’Arkansas Democrat-Gazette.

• Ieri si è tenuto il primo di tre dibattiti per la scelta del candidato senatore democratico del Massachusetts. La sfida è tra l’attuale senatore Ed Markey e il deputato Joseph Kennedy III, nipote di Robert Kennedy. La competizione è stata oggetto di molta attenzione nazionale perché Markey è sostenuto dall’ala progressista del partito mentre Kennedy dai moderati. È inoltre una sfida generazionale. Il dibattito è stato una continua rivendicazione da parte di entrambi i candidati dei voti “progressisti” espressi durante il loro mandato.
• Un ritratto di Susan Rice, ex consigliera per la sicurezza nazionale di Barack Obama, in lizza tra le possibili vice di Biden.
• Joe Biden ha definito l’Iowa uno “stato chiave” per la battaglia presidenziale. Secondo un sondaggio di giugno del Des Moines Register, Donald Trump è sopra di un punto rispetto a Biden tra i probabili elettori. Il margine è significativo poiché l’Iowa è uno stato che Trump ha vinto di 9 punti nel 2016 contro Hillary Clinton. Si tratta inolte di uno stato dove l’attuale senatrice dello stato, Joni Ernst, rischia di essere sconfitta a novembre.

• Accodo quasi raggiunto tra Casa Bianca e i repubblicani al Senato sul nuovo pacchetto di aiuti per far fronte alla pandemia di Covid-19. Tra le proposte vi sono 105 miliardi di dollari per le scuole, 16 miliardi in nuovi fondi per i test Covid-19, una maggiore flessibilità per stati e i governi locali per utilizzare i 150 miliardi stanziati dal Congresso a marzo e uno scudo di cinque anni dalle cause legali contro il coronavirus, tranne nel caso di negligenza grave o cattiva condotta intenzionale. Dovrebbe essere previsto anche un assegno una tantum di 1.200 dollari per le persone che guadagnano fino a 75.000 dollari all’anno. Se i repubblicani finalizzeranno l’accordo tra di loro dovranno poi procedere alla negoziazione con i democratici alla Camera.

a cura di MARCO MICHIELI

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