
- L’imprenditrice Marjorie Taylor Greene ha vinto le primarie repubblicane per il 14° distretto della Georgia. Greene era balzata agli onori della cronaca nazionale per il suo sostegno alla teoria del complotto QAnon e per le sue dichiarazioni estreme: aveva paragonato George Soros a un nazista, aveva detto che le elezioni di midterm del 2018 erano una sorta di “invasione islamica del nostro governo” e aveva affermato che gli africano-americani “sono tenuti in schiavitù dal Partito democratico”.
- Il Lincoln Project, il comitato politico a sostegno di Biden e composto da ex repubblicani, ha ampliato la lista degli obiettivi delle loro effiaci pubblicità. Oltre a un’implacabile campagna pubblicitaria negativa contro Trump, il gruppo ha finora speso più di 1,3 milioni di dollari per attaccare la senatrice Susan Collins (Maine), tra i senatori repubblicani più vulnerabili. Alla lista ora si aggiungono Cory Gardner (Colorado), Martha McSally (Arizona), Lindsey Graham (South Carolina), Thom Tillis (North Carolina), Joni Ernst (Iowa), John Cornyn (Texas) e il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell (Kentucky). Secondo i responsabili del comitato, l’espansione degli obiettivi segue la reale possibilità per i democratici di conquistare seggi tradizionalmente repubblicani.
- Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha criticato il processo di selezione della vicepresidente del rivale democratico. Per Trump la scelta di una donna è un insulto agli uomini.

- Kamala Harris è la candidata vicepresidente di Biden. È la prima africano-americana e la prima asiatico-americana a ricoprire questo ruolo. Secondo la ricostruzione di Politico, gli ex consiglieri della Casa Bianca di Obama sostenevano Susan Rice, mentre Chris Dodd, il responsabile della procedura di scelta della vice, e altri membri del Congresso sostenevano Karen Bass. Sembra sia stato decisivo il supporto per Harris del deputato Jim Clyburn, l’artefice della vittoria di Biden alla primarie in South Carolina. Per Fivethirtyeight la scelta di Harris è un’altra sconfitta per la sinistra del partito: molti attivisti liberal sostenevano Warren come candidata vice di Biden. Anche se Harris ha un record di voti abbastanza liberal al Senato, non è considerata un’espressione della sinistra del partito.
- La deputata Ilhan Omar ha battuto alla primarie per il seggio di Minneapolis il suo sfidante Antone Melton-Meaux, un avvocato che aveva accusato Omar di perseguire un profilo nazionale a scapito del distretto di Minneapolis. Lo sfidante aveva anche ottenuto molti finanziamenti ed era sostenuto da associazioni filo-israeliane che contestavano le posizioni di politica estera della deputata. Omar fa parte del gruppo di donne soprannominato “The Squad” che raggruppa quattro donne elette alla Camera dei rappresentanti nel 2018. Oltre a Omar ne fanno parte Alexandria Ocasio-Cortez, Ayanna Pressley e Rashida Tlaib del Michigan. Sono tutte donne di colore sotto i cinquant’anni, sono state supportate dal comitato di azione politica Justice Democrats e fanno parte dell’ala sinistra del Partito democratico.
- Scontro televisivo durissimo tra il senatore del Massachusetts Edward Markey e il suo sfidante alla primarie democratiche, il deputato Joe Kennedy III. Si tratta di una delle competizioni politiche più seguite quest’anno, tra un rappresentant dell’ala sinistra del partito e l’erede della famiglia politica più importante dello stato. Una variabile della gara è la possibilità di votare anticipatamente e per corrispondenza, il che significa che molti elettori potrebbero votare ben prima delle primarie del primo settembre. Markey, 74 anni, è stato deputato e poi senatore; il 39enne Kennedy è deputato e nipote di Robert Kennedy.

- Più della metà degli studenti delle scuole elementari e superiori statunitensi frequenterà la scuola solo virtualmente quest’autunno, secondo un nuovo studio che aggrega i calendari scolastici e comunitari a livello nazionale. Secondo la ricerca il 52% degli studenti andrà a scuola praticamente in maniera virtuale e solo il 25% lo frequenterà ogni giorno. Il restante 19% avrà una qualche forma di scuola ibrida, che combinerà l’apprendimento online e quello di persona.

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