Le “firme” di ytali. Un appello per il voto a Venezia

Oltre cento autrici e autori della nostra rivista propongono un testo rivolto alle nostre e-lettrici ed e-lettori veneziani a cui chiedono la loro adesione.
YTALI
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Esterino Albanese (Washington), Franco Avicolli (Venezia), Fabrizia Bagozzi (Roma), Marita Bartolazzi (Roma), Nino Bertoloni Meli (Roma), Roberto Bertoni (Roma), Susanna Böhme-Kuby (Venezia), Enzo Bon (Venezia), Annalisa Bottani (Roma), Tommaso Brait (Venezia), Martino Branca (Fano), Carlo Buldrini (Perugia), Franco Bux (Bari), Loris Campetti (Roma), Alberto Cancian (Venezia), Franco Cardini (Firenze), Caterina Carpinato (Venezia), Sandro Castagna (Venezia), Fabio Castriota (Roma), Raffaella Cascioli (Roma), Manuela Cattaneo della Volta (Venezia/Milano), Monica Chojnacka (Venezia), Marco Cinque (Roma), Griselda Clerici (Roma/Buenos Aires), Barbara Colli (Venezia), Riccardo Cristiano (Roma), Roberto D’Agostino (Venezia), Armando Danella (Venezia), Erasmo D’Angelis, (Firenze), Pio D’Emilia (Tokyo), Umberto De Giovannangeli (Roma), Dimitri Deliolanes (Atene), John Jay Deer (New York), Massimiliano De Villa (Belluno), Roberto Di Giovan Paolo (Roma), Roberto Ellero (Venezia), Ersilia Francesca (Roma/Napoli), Lucio Favaretto (Treviso/Fuerteventura), Idalberto Fei (Roma), Angelica Fei Barberini (Roma), Angelo Ferrari (Milano), Alberto Ferrigolo (Roma/Venezia), Pietro Folena (Roma), Carmine Fotia (Roma), Giorgio Frasca Polara (Roma), Aldo Garzia (Roma), Mario Gazzeri (Roma), Franco Giordano (Roma), Hilda Girardet (Roma), Mario Giro (Roma), Tiziano Gomiero (Padova), Giampiero Gramaglia (Roma), Francesco Guidi Bruscoli (Firenze), Patrick Guinand (Vienna), Joseph Halevi (Sydney), Maurizio Alfonso Iacono (Pisa), Nuccio Iovene (Roma), Saad Kiwan (Beirut), Rosanna Lampugnani (Torino), Claudio Landi (Roma), Mario Lavia (Roma), Alberto Leiss (Roma), Giovanni Leone (Venezia), JoAnn Locktov (San Francisco/Venezia), Domenico Luciani (Venezia), Alberto Madricardo (Venezia), Enrico Maini (Carpi), Franco Mapelli (Roma), Maurizio Matteuzzi (Roma), Andrea Merola (Roma), Michele Mezza (Roma), Franco Migliorini (Venezia), Franco Miracco (Venezia), Guido Moltedo (Venezia), Luna Moltedo (Roma), Michele Mognato (Venezia), Vincenzo Montenegro (Udine), Alessio Morosin (Padova), Francesco Morosini (Treviso), Gianfranco Nappi (Napoli), Beniamino Natale (Siviglia), Milena Nebbia (Vicenza), Luigi Pandolfi (Saracena CS), Sandra Paoli (Venezia), Alessandro Pastore (Cambridge), Piergiorgio Paterlini (Reggio Emilia), Tiziana Plebani (Venezia), André-Yves Portnoff (Parigi), Arlette Portnoff (Parigi), Roberto Pugliese (Venezia), Dan Rabà (Tel Aviv), Siavush Randjbar Daemi (Manchester), Patrizia Rettori (Roma), Stefano Rizzo (Roma), Paul Rosenberg (Chapel Hill, NC/Venezia), Giuseppe Saccà (Venezia), Mario Santi (Venezia), Michele Savorgnano (Venezia), Gianluca Schiavon (Venezia), Antonio Alberto Semi, Maria Luisa Semi (Venezia), Gilberto Seravalli (Parma), Ettore Siniscalchi (Roma), Judith Stiles (Cape Cod), Massimo Storchi (Reggio Emilia), Silvio Testa (Venezia), Elisabetta Tiveron (Venezia), Giovanni Tonella (Treviso), Francesco Vespignani (Venezia), Adriana Vigneri (Treviso), Michele Zacchi (Imola), Guido Zucconi (Venezia).

Noi, collaboratrici e collaboratori di ytali, proponiamo un appello alle elettrici e agli elettori di Venezia che, il 20 settembre prossimo, sceglieranno il nuovo sindaco, il nuovo consiglio comunale e le nuove municipalità.

La nostra collaborazione con ytali, il nostro sostegno a questa bella rivista veneziana, sono anche un contributo a Venezia. E al suo futuro, che è di chi ci vive e lavora. Un futuro che interessa tanti non veneziani, come quelli tra noi, firmatari non residenti a Venezia, che non voteranno ma che aspetteranno con attenzione e partecipazione l’esito della consultazione. ytali è una rivista che dedica spazio e attenzione a Venezia, ma è un magazine – nei contenuti e nella missione che s’è data – con una vocazione internazionale, la stessa che ha la città in cui ha sede. È in questa combinazione che trova ragione principale la nostra iniziativa.

Non intende essere un testo elettorale, ma un’esortazione a un voto consapevole della posta in gioco. Che non riguarda solo l’elezione del prossimo sindaco. Pone in primo piano il tema dell’effettivo ed efficace funzionamento – nella loro specificità e nella loro interazione – degli istituti di rappresentanza democratica. Un tema che riguarda evidentemente anche altre città ed enti, una ragione in più che ci spinge a proporre l’appello che leggerete.

Chi desidera sottoscrivere l’appello, può inviare la propria adesione a segreteriaredazione@ytali.com. Basta il nome e cognome.

LE ADESIONI SONO VISIBILI IN FONDO, DOPO IL TESTO DELL’APPELLO

Negli ultimi anni abbiamo visto consolidarsi a Venezia, nel Veneto, in Italia, un grave deficit di democrazia, con il risultato di condensare nel personalismo una politica privata della sua intrinseca pluralità. La ricchezza della coralità di voci, anche dissonanti, non può essere sostituita da un solista. Il “primo cittadino” o la “prima cittadina” deve avere alle spalle una squadra formata non solo dalla giunta ma anche dal consiglio comunale, a cui si deve restituire dignità come luogo del confronto democratico, collegato a un articolato tessuto di istituti di rappresentanza democratica, che consenta di svolgere al meglio il compito di dare un governo alla città.

Le elezioni comunali veneziane sono l’occasione per mettere in pratica questo principio. È importante ricordare che non si elegge solo “un sindaco” ma si eleggono anche tanti consiglieri, comunali e di Municipalità. A ognuno di essi sono affidati l’onore e l’onere di rappresentanza della comunità per una gestione partecipata del territorio e dei beni comuni. 

Nella attuale condizione di crisi della rappresentanza e di disincanto sull’efficacia delle attuali forme di delega, il tema della partecipazione è determinante. Troppo spesso il potere locale relega il cittadino al ruolo di spettatore senza alcuna funzione attiva. Occorre invece vincere la diffidenza legata al luogo comune che partecipazione significhi vincolo, deficit di efficacia e impedimento al fare. Occorre organizzare il decentramento in modo da favorire forme di consultazione e partecipazione che diventino pratiche regolari, con diritti e doveri tra cui l’obbligo di rispettare le decisioni assunte. Ciò comporta la riforma degli istituti di democrazia, potenziando quelli che sono stati oggi depotenziati (come i referendum e le consulte) che devono avere più forza e potere vincolante.  

Tutto ciò è indispensabile per governare un territorio complesso come quello veneziano, con i suoi centri urbani di terra e d’acqua.

Per questo è bene smetterla di parlare solo di Sindaco, tutti i livelli istituzionali elettivi vanno posti al centro del dibattito se si vuole riavvicinare i cittadini al governo della città e del territorio.

Questo presuppone il recupero dell’importanza del ruolo dei consiglieri e dei consigli comunali e di municipalità, ponendo limiti all’accentramento dei poteri di Giunta e Sindaco, restituendo alle Municipalità le deleghe e i finanziamenti necessari alla gestione dei servizi territoriali. Ogni consigliere eletto/a in Comune e in Municipalità deve poter esercitare pienamente la funzione di rappresentanza della comunità e difendere i beni comuni.

I sottoscrittori e le sottoscrittrici di questo appello s’impegnano a lavorare per accrescere gli spazi di partecipazione democratica, esercitando le loro funzioni di cittadini dentro e fuori dalle istituzioni.

LE ADESIONI

Andrea Martella, Monica Sambo, Marco Borghi, Camilla Seibezzi, Michele Boato, Giampiero Bellingeri, Elena Pradella, Renato Miracco, Giorgio Leandro, Marco Bragato, Andrea Barina, Roberto Bruna, Pier Luigi Olivi, Daniele Comerci, M. Camilla Morteani, Claudio Sensini, Paolo Ticozzi, Patrizia Teclani, Pierangela Lotto, Giacomo Sebastiano Pistolato, Michele Bertaggia, Cristina Romiero, Fausto Ronchini, Dani Ruffini, Lorenzo Visentini, Gianluca Trabucco, Beatrice Busetti, Margherita Piantini, Carlo Toffolo, Paolo Perlasca, Lisa Zen, Anna Forte, Michela De Grandi, Andrea Bonifacio, Irene Salieri, Anna Messinis, Renata Mannise, Andrea Righetto, Elena Tagliapietra, Paola Vincenzi, Antonio Dei Rossi, Antonio Rosada, Rubens Gebbani, Paola Vincenzi, Michela De Grandi, Roberto Caligaris, Francesca Rismondo, Luigi Antonio Rismondo, Ottaviano Barbanente, Antonio Vanacore, Iaia Laviano, Vallì Pellizzaro, Laura Prevedello, Michela Camozzi, Paolo Bertuzzo, Gabriele Salvatori, Renata Cecchinato, Aldo Mingati, Luigi Bassetto, Raffaele Liucci, Anna Zemella, Roberto Ferrucci, Maria Teresa Menotto, Giovanni Gianni Vianello, Gianni Fabbri, Marcelo Vargas, Silvana Maddaluno, Elisabetta Bean, Silvestro Lodi, Patrizia Montini Zimolo, Chiara Pazzaglia, Mario Ragno, Angelo Piero Pozzan, Lorenzo Varponi, Franco Schenkel, Marzia Bertini, Isabella Palumbo, Guia Varotto, Roberto Longo, Cristiano Gasparinetto, Paolo Fabris, Lorenzo Marangoni

Le “firme” di ytali. Un appello per il voto a Venezia ultima modifica: 2020-08-17T14:51:46+02:00 da YTALI
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5 commenti

Nicola Borgoni 22 Agosto 2020 a 15:51

Non è possibile lasciare Venezia allo speculatore per eccellenza.

Reply
Carlo 22 Agosto 2020 a 16:16

Ok

Reply
Marisa Bettini 22 Agosto 2020 a 22:29

La partecipazione fa la democrazia

Reply
Valli Pelizzaro 23 Agosto 2020 a 16:52

Bfugnaro vattene!

Reply
Anna Manao 24 Agosto 2020 a 18:58

Condivido totalmente il documento e lo sottoscrivo
Anna Manao

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