
- Il presidente Trump continua il suo tour negli stati chiave nel tentativo di sottrarre attenzione alla convention democratica. Per l’ultimo giorno della convenzione, quello in cui parlerà Joe Biden, Trump ha scelto di parlare a poca distanza da Scranton, la città in Pennsylvania dove ha vissuto il candidato democratico. Nel 2016 Trump ha vinto lo stato con soli 45.000 voti e, secondo i sondaggi, oggi è dietro Biden di circa sei punti percentuali.
- Nella conferenza stampa di ieri, il presidente Trump ha affermato che non conosce molto la teoria del complotto QAnon, ma che comprende perché i sostenitori di questa teoria lo amino molto e “amino l’America”. QAnon è una diffusa teoria del complotto che afferma senza fondamento che un potente gruppo di trafficanti sessuali all’interno del “deep state” sia impegnato in una lotta per abbattere Trump. Nel 2019 l’Fbi ha identificato queste teorie della cospirazione come minacce terroristiche interne.
- Mentre i democratici stanno facendo molta attenzione al messaggio che lanciano sul distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine, il presidente Trump e il suo vice Mike Pence non sembrano curarsene molto. Negli ultimi eventi pubblici del presidente, i suoi sostenitori erano ammassati l’uno vicino all’altro, senza maschere. Anche Mike Pence è andato in Iowa la scorsa settimana senza mascherina quando ha incontrato i suoi sostenitori per autografare una mezza dozzina di cappelli rossi della campagna di Trump, letteralmente attraversando la linea creata dalla task force sul coronavirus che dirige. Episodi simili si sono verificati in New Jersey, Florida e Wisconsin.

- Terza giornata per la convention democratica virtuale dedicata al tema “A more perfect union”, alla lotta contro la diffusione delle armi, la brutalità della polizia, il razzismo sistemico, la discriminazione di genere. Si è trattato soprattutto di un grande invito alla partecipazione e alla mobilitazione. Gabby Giffords, l’ex deputata dell’Arizona vittima di un attentato, ha parlato contro la violenza e la diffusione delle armi da fuoco. Elizabeth Warren ha accusato Trump e i repubblicani di aver causato l’aggravarsi della situazione già complicata dal Covid-19. Hillary Clinton ha chiesto ai cittadini americani di votare e far votare, invitando a prestare attenzione a un’elezione che secondo la candidata presidente del 2016 Trump farà di tutto per “rubare”.
- Protagonista della serata è stata Kamala Harris, che è stata ufficialmente nominata come candidata vice presidente. Nel suo discorso d’investitura Harris ha sostenuto che il “razzismo strutturale” ha aggravato le conseguenze del coronavirus per le comunità di colore in tutta l’America. “Questo virus non ha occhi, eppure sa esattamente come ci guardiamo l’un l’altro e come ci trattiamo”, ha detto la senatrice della California, “e sia chiaro: non esiste un vaccino per il razzismo. Questo è il nostro lavoro”. “Il paese è a un punto di svolta”, ha continuato, e il “fallimento della leadership di Trump è costato vite e mezzi di sussistenza”. Ancora: “Il caos costante ci lascia alla deriva. L’incompetenza ci impaurisce. L’insensibilità ci fa sentire soli. “Ed ecco il punto” ha concluso “possiamo fare di meglio e meritarci molto di più”. Harris ha con costanza fatto riferimento all’importanza della sua nomina come prima donna africano-americana e asiatico-americana candidata alla vice-presidenza: “tra qualche anno, quando questo momento sarà passato e i nostri figli e i nostri nipoti ci guarderanno negli occhi e ci chiederanno: dov’eravate quando la posta in gioco era così alta? Ci chiederanno “com’è stato?” e glielo diremo. Diremo loro non solo come ci siamo sentiti. Diremo loro cosa abbiamo fatto”.
- L’altro momento atteso era l’intervento di Barack Obama. L’ex presidente ha tenuto il suo discorso da Philadelphia, dal Museo della Rivoluzione americana, e in molti momenti sembrava visibilmente emozionato. Obama ha avvertito gli americani che la democrazia è in gioco nelle elezioni di novembre, definendo Trump come inadatto al ruolo e supplicando gli elettori di sostenere Biden. “Vi sto anche chiedendo di credere nella vostra capacità – la vostra responsabilità come cittadini – per assicurarci che i principi fondamentali della nostra democrazia durino, perché questo è ciò che è in gioco adesso. La nostra democrazia”. Ha soprattutto messo in guardia dal cinismo e dall’apatia che il presidente Trump cerca di suscitare per diminuire la mobilitazione degli elettori: “quest’amministrazione ha dimostrato che distruggerà la nostra democrazia se è quello che serve per vincere”. “Quindi dobbiamo darci da fare per costruire la vittoria – riversando tutti i nostri sforzi in questi 76 giorni e votando come mai prima – per Joe e Kamala, e tutti gli altri candidati, in modo da non lasciare dubbi su che cosa questo paese che amiamo rappresenta – oggi e per tutti i nostri giorni a venire”, ha poi dichiarato.

- La Corte Suprema si troverà a discutere del futuro dell’Affordable Care Act – più noto come Obamacare – il 10 novembre, esattamente una settimana dopo le elezioni presidenziali. La decisione di programmare la discussione dopo il voto assicura che una questione che ha dominato la politica americana negli ultimi dieci anni rimarrà al centro della campagna presidenziale, anche se l’opinione finale sul caso verrà resa solo la prossima primavera. La decisione del tribunale di programmare i casi dopo la stagione della campagna elettorale può anche riflettere il desiderio di impedire che qualsiasi potenziale audio delle discussioni diventi parte degli annunci della campagna elettorale.

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