
- Quarta e ultima serata della convenzione repubblicana. Il discorso più atteso era quello del presidente Trump in diretta dalla Casa Bianca: è la prima volta che il luogo viene utilizzato per una campagna presidenziale. La gran parte delle persone che assistevano all’evento fuori e dentro la Casa Bianca non portava mascherine né rispettava le norme di distanziamento sociale previste. Oltre al presidente è intervenuto Mitch McConnell, leader repubblicano al Senato, che ha definito le elezioni di novembre “incredibilmente importanti per la classe media americana”: i democratici, ha detto, “vogliono dirvi che tipo di macchina potete guidare. Quali fonti di informazione sono credibili. E anche quanti hamburger potete mangiare”. Ha poi rivendicato l’opposizione repubblicana alla trasformazione di Washington D.C. in uno stato. È intervenuta anche Ann Dorn, la moglie di un capitano di polizia in pensione ucciso durante i saccheggi a St. Louis: la donna ha raccontato emozionalmente la morte del marito e ha detto che Trump sa come guarire un paese che ha descritto assediato dalla violenza. Ben Carson, segretario alla casa e unico africano-americano del gabinetto del presidente, ha espresso il suo supporto a Jacob Blake, il ventinovenne ferito dalla polizia e oggi paralizzato, e ha elencato quelli che considera dei successi di Trump per la comunità nera. Rudy Giuliani ha invece attaccato le città governate dai democratici e ammonito di quello che l’America potrebbe diventare per la gestione dell’ordine pubblico se Joe Biden vincesse.
- Atteso era anche l’intervento della figlia preferita di Trump e sua principale consigliera: Ivanka Trump. La figlia del presidente ha dichiarato che “stasera sono davanti a voi come l’orgogliosa figlia del presidente del popolo”, spiegando che il padre “non è venuto a Washington per ottenere gli elogi dalle élite della Beltway”. “Riconosco” ha aggiunto “che lo stile di comunicazione di mio padre non è nei gusti di tutti. E so che i suoi tweet possono sembrare un po’ senza filtro”, ha aggiunto. “Ma i risultati, parlano da soli”.
- Nel suo discorso di chiusura della convenzione Donald Trump ha accettato formalmente la nomina presidenziale e ha accusato il candidato presidenziale democratico di tradire la classe lavoratrice, ribaltare la promessa fatta da Biden di voler portare il paese fuori da un periodo di oscurità. “Mai prima d’ora gli elettori si sono trovati di fronte a una scelta più chiara tra due partiti, due visioni, due filosofie e due agende politiche”, ha detto Trump a una folla esultante, in gran parte priva di maschera. “Questa elezione deciderà se salveremo il sogno americano o se permetteremo a un progetto socialista di demolire il nostro amato destino”. Ha anche affermato che “Joe Biden non è un salvatore dell’anima dell’America”, perché il paese non è avvolto nell’oscurità ma è “la torcia che illumina il mondo intero”.

- Per contrastare l’intervento del presidente Trump, i democratici avevano previsto la trasmissione di un discorso della candidata vice di Biden, Kamala Harris. Harris ha attaccato Trump per la lenta risposta alla pandemia di coronavirus e ai disordini razziali. Harris ha espresso il proprio sostegno ai manifestanti pacifici e alla famiglia Blake, e definendo la loro esperienza “tragicamente comune nel nostro paese”.
- La presidente della Camera Nancy Pelosi ha detto che Joe Biden non dovrebbe partecipare ai dibattiti previsti con il presidente Donald Trump, sostenendo che il rivale repubblicano “sminuirebbe” ciò che dovrebbero essere i dibattiti presidenziali, basati su “prove, dati e fatti”.
- Dopo la convenzione democratica Joe Biden non ha visto salire il proprio sostegno popolare, secondo un sondaggio Reuters/Ipsos. Biden mantiene il vantaggio sul presidente Donald Trump, con il 47 per cento degli elettori registrati che sostiene lo sfidante democratico e il 40 per cento a sostegno del presidente repubblicano. Ciò segna un cambiamento rispetto alle passate elezioni. La precedente candidata democratica, Hillary Clinton, ha visto un aumento di 4 punti percentuali contro Trump dopo la convenzione democratica.

- In Iowa un giudice ha ordinato a una contea di invalidare 50.000 lettere per poter votare via posta, concordando con la campagna del presidente Donald Trump che sosteneva il commissario della contea avesse oltrepassato la propria autorità precompilando le lettere con le informazioni personali degli elettori.

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