Cuba si blinda per la seconda volta. Troppi asintomatici

Dal 1° settembre lockdown parziale per quindici giorni. Economia paralizzata dall’assenza di turismo. E gli Stati Uniti stringono la morsa
ALDO GARZIA
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Cuba corre ai ripari, dopo le avvisaglie di una nuova emergenza da coronavirus. Nonostante l’isola abbia brillato per prevenzione e buoni risultati nella prima ondata emergenziale rispetto agli altri paesi latinoamericani, il governo dell’Avana ha deciso di adottare dal 1° settembre nuovi provvedimenti eccezionali. Da quella data, e per un periodo di almeno quindici giorni, sarà vietato dalle 19 alle 5 del mattino uscire di casa e consumare alcolici. È un lockdown parziale che serve ad arginare la diffusione di nuovi contagi. Si conferma poi l’obbligo dell’uso della mascherina in strada e in luoghi pubblici. I disubbidienti saranno multati inflessibilmente. Sarà pure vietato muoversi da una provincia all’altra per non favorire la circolazione del virus. Infine, forte riduzione di ogni forma di trasporto pubblico e privato.

Il presidente della repubblica Miguel Díaz-Canel Bermúdez

Le avvisaglie che hanno fatto scattare questi provvedimenti sono l’aumento dei contagi all’Avana, metropoli di oltre due milioni di abitanti, indotti da un fenomeno definito dalle autorità sanitarie dell’isola “autoctono” dal momento che da sei mesi non ci sono presenze turistiche (il Paese è isolato). Cuba sta poi affrontando, come avviene da noi e in Europa, il fenomeno degli asintomatici: il virus non si ferma e nessuno sa quale sarà l’evoluzione di questo tipo di pazienti. Da qui prudenza e fermezza nelle decisioni cubane che possono vantare buoni dati fin qui dall’inizio della pandemia: 3806 infetti, 92 morti, guariti 719, 550 tuttora infetti, 478 ricoverati. Basta fare i paragoni con Brasile, Perù o Ecuador per dare atto alla sanità cubana della sua efficienza. Medici cubani sono inoltre presenti in America latina, Africa ed Europa a dare man forte alla lotta antivirus (non abbiamo dimenticato i medici dell’isola arrivati a Crema e in Piemonte all’inizio della pandemia). Nell’isola, come dai noi, si stanno infine approntando tutte le misure necessarie per l’apertura dell’anno scolastico che dovrebbe avvenire in forme scaglionate tra il 15 e il 22 settembre.

Cuba ha intanto avviato dallo scorso 24 agosto la prima fase di test clinici su un proprio vaccino anti Covid-19, i cui risultati saranno disponibili nel gennaio 2021. Lo ha reso noto il Registro pubblico cubano dei test clinici. Le ricerche per sviluppare il farmaco profilattico denominato “Soberana 01” coinvolgeranno 676 persone fra i 19 e gli ottant’anni con la responsabilità dell’Istituto cubano Finlay, specializzato nei vaccini. La farmacologia cubana s’avvarrà della collaborazione con quelle di Cina e Russia.

Il primo ministro Manuel Marrero Cruz

Ma a preoccupare è soprattutto la situazione economica dell’isola che è allo stremo: hotel, bed and breakfast, “paladar” chiusi da mesi per l’assenza di turismo; attività artigianali e “por cuenta propia” in crisi; difficoltà commerciali con il Venezuela e altri partner; criticità nelle importazioni e nei crediti commerciali. Tutto ciò genera lunghissime file davanti ai negozi in dollari o euro e già costituisce un’emergenza alimentare solo attutita dalla “libreta” (il sistema di razionamento dei beni necessità). Questo avviene mentre gli Stati Uniti, in barba alle norme del diritto umanitario, esasperano le forme di blocco economico contro Cuba. Per esempio, Trump ha deciso di annullare ogni tipo di volo commerciale statunitense verso l’isola e di non permettere alle filiali dell’agenzia Western Union di rendere possibile l’invio a Cuba della rimesse degli emigrati, tra le principali voci dell’economia cubana.

Come se non bastasse, alle difficoltà di questa fase si sono aggiunti nei giorni scorsi i danni causati dal passaggio della tempesta tropicale Laura che ha per fortuna solo sfiorato Cuba: comunque duemila senza tetto, problemi nell’erogazione di elettricità anche all’Avana, danni in agricoltura. Il presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez, in un intervento pubblico, s’è raccomandato affinché

l’opera di recupero e risanamento avvenga migliorando le condizioni preesistenti nei luoghi danneggiati dalla tormenta naturale.

Copertina: Il presidente della repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e il primo ministro, Manuel Marrero Cruz.

Cuba si blinda per la seconda volta. Troppi asintomatici ultima modifica: 2020-08-29T17:55:15+02:00 da ALDO GARZIA
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