• Secondo JPMorgan Chase chi vuole fare degli investimenti dovrebbe cominciare a tenere conto delle crescenti probabilità che il presidente Donald Trump vinca le elezioni di novembre. Secondo la banca d’affari, le crescenti probabilità di una vittoria di Trump dipendono dall’impatto sull’opinione pubblica della violenza legate alle proteste e del possibili errori nei sondaggi. Sulla base di ricerche passate, potrebbe esserci uno spostamento da 5 a 10 punti nei sondaggi dai democratici ai repubblicani se la percezione delle proteste passasse da pacifica a violenta.
• Il presidente Donald Trump sta esercitando pressioni sui funzionari sanitari dell’amministrazione per accelerare il lavoro sia su un vaccino contro il coronavirus sia sui trattamenti che potrebbero segnalare agli elettori che è in vista la fine della pandemia. In pubblico e in privato, Trump preme per avere buone notizie sulla pandemia. Recentemente ha dichiarato che il vaccino sarà pronto per la fine di ottobre, poco prima delle elezioni del 3 novembre.
• In Pennsylvania Trump ha suggerito ancora una volta ai propri sostenitori di tentare di votare due volte nelle elezioni di novembre per assicurarsi che il loro voto venga contato. Il presidente aveva fatto un simile invito anche in North Carolina qualche giorno fa.

• Hawkfish, una delle principali società di dati e analisi per i democratici finanziata da Michael Bloomberg, sostiene che è molto probabile che la notte delle elezioni il presidente Trump potrebbe apparentemente vincere in maniera schiacciante, anche se alla fine del conteggio dei voti la probabilità che perda è molto alta. Il motivo? Molti più democratici voteranno per posta rispetto ai repubblicani, a causa dei timori del coronavirus, e ci vorranno giorni se non settimane per contarli. Ciò significa che Trump, grazie ai repubblicani che votano maggiormente di persona, potrebbe ottenere la gran parte dei grandi elettori e anche il voto popolare la notte delle elezioni. In uno scenario di questo tipo, se nei giorni seguenti il conteggio del voto postale assegnasse la vittoria a Biden, la polarizzazione e la disinformazione nel paese potrebbero portare a una situazione estremamente pericolosa, con il presidente che dichiara vittoria anticipatamente o che delegittima la vittoria di Biden. In uno degli scenari, la notte delle elezioni Trump potrebbe ottenere 408 grandi elettori contro 130 di Biden, se fosse contato solo il 15 per cento dei voti per corrispondenza. Una volta contato il 75 per cento dei voti per corrispondenza, quattro giorni dopo, il vantaggio potrebbe girare a favore di Biden, con una massiccia vittoria per il candidato democratico (334 grandi elettori contro 204 per Trump).
• Per Time il voto latino non è davvero in gioco. Da anni i democratici hanno maggiore successo dei repubblicani con quest’elettorato. Però non significa che il voto latino sia garantito: ed è la preoccupazione degli strateghi democratici che pensano che Joe Biden non abbia fatto abbastanza. Quando ai giovani elettori latini è stato chiesto in un sondaggio di Telemundo e BuzzFeed News di nominare dei politici che si battono per la comunità latina, il 33 per cento degli intervistati ha detto nessuno. Oltre ad essere una popolazione in rapida crescita demografica, i latinos in alcuni stati potrebbero benissimo determinare l’esito delle elezioni presidenziali. Se Biden non mobilita la comunità latina, rischia di perdere alcuni degli stati chiave.
• Joe Biden ha visitato Kenosha, la città sconvolta dalla sparatoria della polizia che ha lasciato paralizzato Jacob Blake. Biden ha criticato l’approccio “law and order” di Donald Trump e ha affermato che il suo messaggio di unità sta risuonando di più tra gli elettori preoccupati per l’ingiustizia razziale. Dopo aver icnontrato la famiglia di jacob Blake, Biden ha nuovamente condannato la violenza seguita alla sparatoria.

• Facebook, Google, Twitter e Reddit stanno tenendo riunioni regolari tra di loro, con le autorità federali e con le agenzie di intelligence per discutere potenziali minacce all’integrità del processo elettorale. I giganti della tecnologia della Bay Area sono preoccupati che il governo non abbia sotto controllo le elezioni e stanno cercando di proteggere le loro piattaforme dagli sforzi sinistri per ingannare il risultato. Ci si aspetta che gli americani votino per posta in numero record quest’anno, il che significa che potrebbero passare giorni o settimane prima che sia chiaro chi ha vinto la presidenza e le altre competizioni. Un portavoce di Facebook ha confermato ad Axios che la società ha delineato molti possibili scenari, inclusa la diffusione di disinformazione nel periodo cruciale del giorno delle elezioni. Facebook ha detto che etichetterà i post dei candidati che dichiarano la vittoria prematuramente, indirizzando gli utenti ai risultati. Anche Twitter si sta organizzando nello stesso senso.
• Il dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS) avverte che la Russia sta cercando di minare la fiducia degli americani nella sicurezza e nella validità del voto per corrispondenza. Secondo il dipartimento è probabile che la Russia continui ad amplificare le critiche al voto per posta per minare la fiducia del pubblico nel processo elettorale. Il dipartimento afferma che a metà agosto i media statali e siti web russi hanno pubblicato critiche sul voto per corrispondenza, “sostenendo che gli elettori non idonei potrebbero ricevere schede a causa di liste elettorali scadute, lasciando una grande quantità di schede elettorali non contabilizzate e vulnerabili alla manomissione”.

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