
- Oggi Trump vola in Florida per il primo raduno elettorale da quando, il 2 ottobre, ha rivelato di essere risultato positivo al Covid-19. Trump, che ha trascorso tre giorni in ospedale per le cure, domenica ha detto di essere completamente guarito e di non essere più contagioso, ma non ha detto direttamente se fosse risultato negativo al virus. I sondaggi più recenti in Florida, dove una sconfitta di Trump ridurrebbe drasticamente le sue possibilità di rielezione, mostrano Biden in leggero vantaggio. Trump ha vinto la Florida sulla candidata presidenziale democratica Hillary Clinton nel 2016 di soli 1,2 punti percentuali.
- Lindsey Graham, senatore del South Carolina e uno dei maggiori alleati di Trump, è sempre più in difficoltà nella campagna di rielezione. Il candidato democratico Jaime Harrison ha annunciato domenica di aver raccolto 57 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2020, infrangendo il record di raccolta fondi trimestrale per una corsa al Senato stabilito da Beto O’Rourke nel 2018 con quasi 20 milioni di dollari. La massiccia raccolta di fondi di Harrison ha alimentato la sua corsa per spodestare il senatore Lindsey Graham e l’esito della competizione nella Carolina del Sud potrebbe essere fondamentale per determinare il controllo del Senato. Recenti sondaggi hanno indicato che i due sono alla pari.
- Il dottor Anthony Fauci non ha dato il proprio consenso per comparire in un annuncio pubblicitario della campagna Trump che lodava la gestione della pandemia di coronavirus da parte del presidente. Il principale esperto di malattie infettive del paese ha detto alla Cnn che le sue parole sono state estrapolate dal contesto. “Nei miei quasi cinquant’anni di servizio pubblico” ha detto “non ho mai appoggiato pubblicamente alcun candidato politico. I commenti attribuiti a me senza il mio permesso nell’annuncio della campagna repubblicana sono stati presi fuori contesto di un’ampia dichiarazione che ho fatto mesi fa sugli sforzi dei federali funzionari della sanità pubblica”.

- I democratici sono sulla buona strada per vincere alla grande in Arizona: dalle elezioni presidenziali alla legislatura statale. E i repubblicani temono che non sarà solo un evento temporaneo, ma l’inizio di un dominio democratico a lungo termine nello stato. È un cambiamento in atto già da prima dell’elezione di Donald Trump, ma che è accelerato negli ultimi quattro anni di presidenza. Una vittoria democratica metterebbe entrambi i seggi senatoriali dell’Arizona nelle mani dei democratici dopo decenni di controllo repubblicano. Inoltre i democratici hanno bisogno di due seggi alla Camera dello stato e tre seggi al Senato dello stato per ribaltare in pesi: sarebbe la prima volta per i democratici in più di cinquant’anni.
- Secondo un sondaggio CBS News-YouGov tra gli elettori registrati, Joe Biden sarebbe in vantaggio su Trump in due stati contesi come il Michigan e il Nevada. Biden sarebbe sopra di sei punti nei due stati mentre sarebbe alla pari con Trump in Iowa. Nel 2016 Trump vinse di misura in Michigan, uno stato tradizionalmente democratico, mentre Clinton vinse di misura il Nevada. Trump invece, sempre nel 2016, vinse senza grandi problemi in Iowa. Si tratta di sondaggi importanti perché in Michigan e in Iowa si tengono elezioni senatoriali: in Michigan i democratici devono riconfermare il proprio senatore mentre in Iowa cercano di sottrarne uno ai repubblicani. Nella gara senatoriale in Iowa i democratici sono in vantaggio.
- Joe Biden farà la sua prima visita elettorale oggi in Ohio, segnalando le speranze dell’ex vicepresidente di vincere lo stato perso con un margine significativo nelle elezioni del 2016. Anche il vicepresidente Mike Pence ha in programma una tappa nello stato questa settimana. Biden ha esteso la campagna pubblicitaria in Ohio la scorsa settimana, aggiungendo risorse in particolare alla radio nelle contee occidentali rurali e nelle contee degli Appalachi orientali e sudorientali, dove Trump ha vinto alla grande quattro anni fa. Il presidente ha vinto lo stato con 8 punti percentuali di distacco nel 2016.

- Alcune grandi aziende – tra le quali American Airlines e AT&T – hanno preso le distanze da un consulente e alleato di Trump che ha lanciato un volgare attacco contro Kamala Harris durante il dibattito per la vicepresidenza mercoledì sera. Harlan Hill, un sostenitore di Trump, è il presidente del Logan Circle Group, una società che si occupa di relazioni pubbliche per ci suoi clienti tra i quali appunto vi sono American Airlines e AT&T. “Kamala Harris si presenta come una p*** bugiarda e insopportabile. Mi dispiace, ma è proprio vero”, aveva twittato Hill.

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