Covid permettendo, sta per iniziare una delle edizioni più incerte e appassionanti della Champions League. Dando un’occhiata ai gironi, e partendo da quelli in cui saranno impegnate le italiane, balza subito agli occhi che tutte le nostre compagini hanno buone possibilità di accedere agli Ottavi. Il gruppo B vede l’Inter contrapposta al Real Madrid delle giovani speranze, reduce da un mercato pressoché nullo in attesa di tempi migliori, ossia di un’estate prossima nella quale è certo che i blancos saranno fra i protagonisti assoluti della corsa ad accaparrarsi i fenomeni della nuova generazione.
Se le merengues di Zizou possono contare sulla classe e l’esperienza di alcuni senatori, da Isco a Sergio Ramos, passando per Varane, Carvajal, Casemiro e Benzema, oltre che sul talento del loro allenatore, occhio agli ucraini dello Shakhtar Donetsk, un cliente sempre piuttosto ostico e da non prendere mai sottogamba.


Diciamo che la sfida per i due posti utili per accedere al turno successivo si giocherà fra queste tre squadre, con i tedeschi del Borussia Mönchengladbach nello sgradevole ruolo di vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro. Discorso analogo per la favola atalantina di Gasperini, chiamata a fare i conti, nel gruppo D, con il plurititolato Liverpool di Klopp e con l’Ajax, non più fenomenale come ai tempi di De Ligt e De Jong, quando impose un umiliante 4 a 1 al Bernabéu ai campioni in carica del Real Madrid, ma comunque in grado di risultare temibile in ogni circostanza.
I danesi del Midtjylland dovrebbero recitare la scomoda parte delle vittime sacrificali ma occhio perché anche loro potrebbero riservare qualche sorpresa.
Più arduo il compito della Lazio di Simone Inzaghi nel gruppo F. Unica squadra latina nel regno delle temibili realtà nordiche: dai tedeschi del Borussia Dortmund, guidati dagli astri nascenti Haaland e Sancho e da una vecchia conoscenza del calcio italiano come Emre Can, ai belgi del Bruges, fino ai russi dello Zenit San Pietrburgo.
Fra la pandemia, le temperature gelide che dovrà fronteggiare in trasferta e la notevole forza delle rivali, la compagine capitolina è, fra le italiane, quella che rischia di più, anche in virtù di un organico oggettivamente meno competitivo rispetto a Juve, Inter e Atalanta.
Venendo ai bianconeri, nel Gruppo G, il copione sembra già scritto: Messi e Ronaldo a contendersi il primo posto e due vecchie glorie del calcio europeo d’oltrecortina come Dynamo Kiev (allenata da una vecchia volpe come Mircea Lucescu) e Ferencváros a disputarsi il terzo posto, utile per scendere almeno in Europa League.

Guai a sottovalutare le avversarie ma, onestamente, la trama di questo film ci sembra abbastanza scontata.
Nel Gruppo A, mentre il Bayern Monaco ci sembra saldamente al comando del girone, l’Atletico Madrid di Simeone non può permettersi di scherzare con Lokomotiv Mosca e Salisburgo, altrimenti rischia di incappare in brutte sorprese che, soprattutto gli austriaci, hanno dimostrato di saper confezionare.
Nel Gruppo C, prevediamo una recita solitaria del sibillino City di Guardiola, Porto e Marsiglia a disputarsi il secondo e il terzo posto e i greci dell’Olympiacos vittime sacrificali sull’altare di un raggruppamento nel quale, oggettivamente, non danno l’impressione di poter competere.
Il Gruppo E potrebbe generare una o più sorprese. Occhio, innanzitutto, al Rennes di Rugani ma soprattutto, del baby terribile Eduardo Camavinga. Attenzione anche al Siviglia di Lopetegui, già vincitore in agosto, dell’Europa Legue a spese dell’Inter di Conte. Il Krasnodar è la meno competitiva del lotto, ma chissà che non possa giocare, a sua volta qualche tiro mancino.
Nel Gruppo H, infine, tolto il Başakşehir, tanto caro al presidente Erdoğan, United e PSG non possono dormire sonni tranquilli di fronte a un Lipsia che appena due mesi fa è stato capace di arrivare in semifinale di Champions, dovendosi arrendere unicamente al soverchiante PSG. Sarà una bella rivincita, tutta da vivere, anche alla luce dell’avvio stentato dei parigini in questa stagione non meno complicata e incerta della precedente.

Venendo all’Europa Legue, il Milan di Pioli non dovrebbe avere problemi con Celtic, Lille e Sparta Praga: nessuna delle tre dà l’impressione di poter impensierire i rossoneri. Anche la Roma di Fonseca, con Young Boys, Cluj e CSKASofia, non dovrebbe soffrire più di tanto. Il Napoli di Gattuso, con AZ Alkmaar, Real Sociedad e Rijeka, ha forse il girone più scorbutico fra quelli toccati in sorte alle italiane, ma, a sua volta, non dovrebbe incontrare eccessive difficoltà a passare il turno.
Fra le altre squadre da seguire, in questa competizione che andrebbe ripensata alla svelta, ci sono: Arsenal, Bayer Leverkusen, Nizza, Benfica, PSV Eindhoven, Leicester, Villareal, Tottenham, Feyenoord, CSKA Mosca e Stella Rossa. Nobili decadute e vecchie glorie in cerca di riscatto: il livello tecnico è piuttosto alto e lo spettacolo, nonostante l’assurdità della formula, è garantito. Se la pandemia non ferma di nuovo tutto, saranno competizioni molto avvincenti e non vediamo l’ora di godercele.

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