Il 3 novembre si fa sempre più vicino. Il duello a distanza fra Donald Trump, messo sulla graticola da Savanna Guthrie, e Joe Biden, intervistato contemporaneamente da George Stephanopoulos – un’intervista senza sconti ma all’insegna del garbo –, non ha cambiato significativamente lo scenario, così come lo descrivono i sondaggi, ormai da tempo e costantemente a vantaggio del candidato democratico. E dal dibattito a distanza tra i due contendenti abbiamo preso le mosse per una conversazione, in tre parti, con Massimo Teodori, storico e americanista, in cui sono discussi i diversi temi al centro della campagna elettorale.
Al centro della seconda parte della conversazione c’è la tenuta del sistema democratico americano nella prospettiva di un secondo mandato di Trump. E il rischio di una vittoria democratica contestata.
Nella terza e ultima parte si parla delle vicende domestiche che sono state al centro della campagna elettorale – le rivolte degli African American e Covid-19 – e dei principali temi di politica internazionale “cavalcati” da Trump, la Cina e l’accordo tra Israele e i Paesi del Golfo con la regìa di Jared Kushner.
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