
- Trump ha annunciato l’apertura delle relazioni tra il Sudan e Israele. Il presidente ha dichiarato via Twitter: “Enorme vittoria oggi per gli Stati Uniti e per la pace nel mondo. Il Sudan ha accettato un accordo di pace e di normalizzazione con Israele! Con gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein, sono tre i paesi arabi ad averlo fatto nel giro di poche settimane. Ne seguiranno altri!”. L’annuncio segue la comunicazione di Trump al Congresso per rimuovere il Sudan dalla lista degli stati sponsor del terrorismo, a seguito della consegna di 335 milioni di dollari da parte di Khartoum in un conto di deposito a garanzia per risarcire le vittime americane del terrorismo dopo oltre un anno di negoziati con Khartoum. Non è chiaro quando tale importo sarà accessibile alle vittime degli attentati alle ambasciate del 1998 in Kenya e Tanzania e alle vittime dell’attacco del 2000 alla U.S.S. Cole nello Yemen. L’importo negoziato è stato rifiutato dalla maggioranza delle vittime dell’ambasciata.

- Secondo Politico, il senatore Bernie Sanders spera di far parte della potenziale amministrazione di Joe Biden e ha espresso un particolare interesse a diventare segretario del lavoro. Avere Sanders in un posto di alto livello potrebbe anche aiutare a bilanciare qualsiasi critica rispetto a scelte più moderate – o anche a un repubblicano – che il team di Biden sta considerando per altri posti nell’amministrazione. Sanders potrebbe trovare sostegno tra i sindacati.
- In Georgia un candidato presidente democratico non vince dal 1992 ma i cambiamenti demografici dello stato potrebbero rivelarsi cruciali quest’anno, non solo per la sfida presidenziale, ma anche per stabilire il controllo del Senato. Quasi un terzo dei georgiani sono neri e la quota della popolazione bianca è diminuita in modo significativo negli ultimi due decenni. Con la pandemia il voto anticipato dei bianchi è aumentato del 64% in Georgia rispetto al 2016, secondo TargetSmart. Ma i voti espressi dagli elettori neri sono aumentati dell’88%. Mentre insieme rappresentano meno del 5% dei voti espressi in anticipo finora, il voto anticipato degli ispanici americani e degli asiatici americani è aumentato rispettivamente del 227% e del 277%. Anche se i democratici sono ottimisti, stano arrivando molti finanziamenti a sostegno dei repubblicani che hanno già speso più di 32 milioni di dollari in annunci di attacchi contro Ossoff, il candidato democratico al Senato.
- Le dichiarazioni di Biden sull’industria petrolifera mettono in difficoltà i democratici in alcuni stati come il Texas e la Pennsylvania. Durante il dibattito Biden ha detto che sostiene la “transizione dall’industria petrolifera” poiché “inquina, in modo significativo”.“Deve essere sostituita da energia rinnovabile nel tempo” ha dichiarato. Trump ha colto la palla al balzo, avvertendo gli stati produttori di energia che Biden “distruggerà l’industria petrolifera”. “Ve lo ricorderete in Texas?” ha detto il presidente. “Ve lo ricorderete in Pennsylvania? In Oklahoma? In Ohio?”. Qualche candidato deputato democratico in Texas ha anche iniziato a prendere le distanze da Biden. Trump e Biden sono in una corsa serrata in Texas. L’ultimo sondaggio del Morning Consult, pubblicato giovedì, vede il democratico con un punto percentuale di vantaggio sul repubblicano tra 3.000 probabili elettori. Se Biden vincesse, Trump sarebbe il primo candidato repubblicano a perdere lo stato dal 1976. Ma al di là della sfida presidenziale, i democratici potrebbero guadagnare più deputati federali quest’anno.
- La campagna di Joe Biden ha speso più soldi in televisione e pubblicità digitale di qualsiasi altro candidato alla presidenza nella storia americana, a più di una settimana prima del giorno delle elezioni. Biden ha speso più di 582 milioni di dollari in pubblicità televisiva da quando ha lanciato la sua campagna l’anno scorso, secondo i dati della società indipendente Advertising Analytics. Solo nell’ultima settimana, il team di Biden ha speso 45 milioni di dollari. La cifra supera l’ex sindaco di New York City Michael Bloomberg, che ha speso molto durante le primarie presidenziali democratiche nel tentativo di ottenere i voti al Super Tuesday.

- La Corte Suprema della Pennsylvania ha stabilito che le schede elettorali per corrispondenza non possono essere scartate sulla base di una mancata corrispondenza tra le firme che compaiono sulla domanda di un elettore e il loro voto effettivo. La sentenza è un duro colpo per la campagna Trump e per il Comitato nazionale repubblicano, che aveva spinto per un rigoroso requisito di corrispondenza di firma nello stato.

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