#elezioniUsa2020. Il conto alla rovescia. Meno 6 giorni

Trump porta a casa una vittoria con la nomina di Barrett a giudice della Corte Suprema. Nel frattempo i democratici portano la competizione in territori repubblicani in bilico: Biden visita la Georgia e si dirige verso l’Iowa, mentre Harris va in Arizona e in Texas.
MARCO MICHIELI
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  • Ieri il Senato ha confermato la giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema in sostituzione di Ruth Bader Ginsburg fornendo al presidente Trump una vittoria politica dell’ultimo minuto a pochi giorni dalle elezioni. Il voto è terminato con 52 voti a favore contro 48. La senatrice repubblicana del Maine Susan Collins ha votato contro la nomina (Collins sta affrontando la rielezione in un seggio a rischio). La nomina di Barrett segna un nuovo record: nessun candidato era stato confermato così a ridosso delle elezioni presidenziali. Barrett Sarà anche la prima giudice nella storia moderna ad essere confermata senza il sostegno bipartisan. Con la nomina la Corte Suprema si regge su una forte maggioranza conservatrice (6 contro 3 giudicie liberal). L’eredità di Trump è però molto più rilevante: ha nominato un totale di 220 giudici, di cui 53 in influenti tribunali di circuito e 162 giudici in tribunali distrettuali. Questo lo pone dietro solo all’ex presidente Carter per il maggior numero di giudici confermati nel suo mandato alla Casa Bianca. I democratici pensano che con la nomina di Barett siano a rischio il diritto all’aborto e l’ObamaCare. La Corte Suprema dovrebbe esaminare un caso la settimana dopo le elezioni che potrebbe determinare il destino di ObamaCare. I democratici hanno avvertito che i repubblicani potrebbero pentirsi della loro decisione, anche se non vi sono state prese di posizioni ufficiali di risposta (la sinistra dei dem chiede l’espansione della Corte Suprema ma Biden non è d’accordo). La conferma di Barrett probabilmente mobiliterà molti elettori repubblicani. Ma anche molti democratici preoccupati delle conseguenze delle sentenze della nuova Corte.
  • Joe Biden all’attacco di Trump con la visita in Georgia. Lo stato del Sud non ha votato per un candidato presidente democratico dal 1992. Si tratta di uno stato che fino a qualche tempo fa era sicuro per i repubblicani ma nelle ultime settimane la distanza tra i due si è accorciata. Nello stato si svolge anche una competitiva lotta per i due seggi dello per il Senato. Dopo la Georgia Biden si recherà in Iowa, uno stato che Trump ha vinto con dieci punti di distacco da Hillary Clinton e dove oggi la situazione sembra incerta (anche qui c’è una competizione senatoriale molto in bilico per la senatrice repubblicana in carica). Nel frattempo Kamala Harris visiterà Arizona e Texas, altre roccaforti repubblicane. In Arizona però la situazione oggi sembra volgere a favore di Biden (anche qui c’è una corsa competitiva per il seggio senatoriale che fu di John McCain). In Texas numerosi recenti sondaggi danno i democratici poco dietro i repubblicani.
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#elezioniUsa2020. Il conto alla rovescia. Meno 6 giorni ultima modifica: 2020-10-27T08:17:47+01:00 da MARCO MICHIELI
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