Sette passeggeri positivi al coronavirus a bordo della prima nave da crociera ad avventurarsi nei Caraibi dall’inizio della pandemia, lo scorso marzo. La SeaDream1 ha dovuto concludere prima del previsto la sua crociera dopo che più passeggeri sono risultati positivi al Covid-19 giovedì, secondo quanto riferisce USA Today. Le precauzioni prese prima della crociera, sbandierate dalla compagnie con gran vanto, erano state molto criticate dagli esperti. I passeggeri dovevano sottoporsi a due test Covid-19 negativi prima di imbarcarsi sulla nave e la temperatura era controllata tutti i giorni. La nave veniva disinfettata quotidianamente. Nonostante i presunti controlli, non c’è voluto molto tempo perché il Covid-19 facesse sentire la sua presenza a bordo.

SeaDream1, una piccola nave da crociera vecchio stile, trasportava 66 membri dell’equipaggio e 53 passeggeri. Era nelle acque delle Barbados, da dove il 7 novembre aveva mollato gli ormeggi, quando è stata costretta a rientrare dopo che un passeggero era risultato positivo. Il primo di sette.
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Una coppia a bordo della nave, Ben Hewitt e David McDonald, che realizza e diffonde video YouTube sul mondo delle crociere, con 70.000 abbonati alla piattaforma video, aggiornava sulla situazione via Twitter.
Prima della partenza, era stato assicurato ai passeggeri e ai membri dell’equipaggio che non sarebbe stato
necessario indossare mascherine sulla nave, grazie ai numerosi test prima della partenza concepiti per creare una “bolla di negatività”.
Secondo Gene Sloan, che come Points Guy era tra i giornalisti del settore invitati in crociera, alcuni passeggeri
s’erano iscritti a questo viaggio specificamente perché era stato detto loro che non avrebbero dovuto indossare la mascherina. Gli interessati hanno anche chiarito che non avrebbero intrapreso il viaggio se avessero saputo che sarebbe arrivato il requisito di indossare la mascherina.
Jim Walker che cura un blog di legali specializzati in legge del mare, dal sottotitolo significativo Tutto quello che le compagnie di crociera non vogliono che tu sappia, commenta così l’accaduto:
Andare in crociera durante una pandemia mortale è ovviamente un’idea pericolosa, anche se fosse richiesto agli ospiti e ai membri dell’equipaggio di indossare mascherine. SeaDream non solo ha preso una decisione sconsiderata, ma ha invitato una varietà di scrittori di viaggi, blogger e appassionati di crociere per osservare lo spettacolo. SeaDream ha insistito sul fatto di aver creato magicamente una “bolla sicura”, un refrain che i loro ospiti, giornalisti e blogger hanno ripetuto nei loro resoconti.
Evidenti i riverberi negativi di “trovate” del genere – che hanno l’unico merito di rendere ancora più evidente fino a che punto arriva il cinismo delle compagnie del settore – sulla performance del settore nei mercati.

Nonostante l’annuncio dei progressi di Pfizer su un vaccino per far fronte alla pandemia di Covid-19 e i temporanei guadagni delle compagnie crocieristiche, le azioni delle imprese del settore sono ritornate al calo che le accompagna da mesi, perdendo quello che avevano recuperato con l’annuncio. Le azioni di Carnival, Royal Caribbean e Norwegian Cruise Line sono calate rispettivamente del 7,8, 3,9 e del 3,4 per cento.
A causare le perdite sono i tempi per la disponibilità dell’eventuale vaccino e la seconda ondata Covid-19 che obbliga molti paesi a ripristinare varie forme di confinamento. In particolare nei due mercati chiave per le compagnie di crociere, Stati Uniti ed Europa. Da quando è cominciata la pandemia, la maggior parte delle crociere è stata annullata e le azioni Carnival e Norwegian sono calate del 73 e del 72 per cento. Royal Caribbean è scesa invece del 56 per cento.
Il settore crocieristico è stato tra i primi a sentire l’impatto economico della pandemia, quando il 14 marzo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha emesso un divieto di operare per il settore. Di volta in volta il CDC ha esteso questo divieto, con perdite notevoli per i giganti della crocieristica. Si pensi solo a Carnival che ha guadagnato 6,5 miliardi di dollari solo nel terzo trimestre del 2019, una cifra che è sostanzialmente svanita quest’anno, precipitando di oltre il 99 per cento a soli 31 milioni di dollari per lo stesso periodo. Lo scorso ottobre, Carnival ha dichiarato che in media ogni mese perde circa 770 milioni di dollari.
Qualche giorno fa il CDC ha emesso un nuovo ordine per consentire una “ripresa graduale” delle operazioni per le navi da crociera dopo la scadenza dell’ultimo ordine di divieto di navigazione. I viaggi dei passeggeri non riprenderanno però fino a quando gli operatori non testeranno tutti i membri dell’equipaggio a bordo delle navi da crociera; e non completeranno delle simulazioni di viaggio per testare la loro capacità di mitigare lo scoppio di focolai Covid-19 a bordo. Solo dopo queste operazioni, sulla cui tempistica CDC non ha specificato nulla, le compagnie otterranno una certificazione per una ripresa graduale delle crociere.
Anche se non è ancora chiaro quanto tempo ci vorrà perché le navi da crociera possano riprendere quindi le operazioni, alcune compagnie hanno già fissato degli obiettivi. Royal Caribbean, ad esempio, vorrebbe riprendere le operazioni per la maggior parte della sua flotta il primo dicembre. Altre contano di ripartire tra marzo e giugno del prossimo anno.
Nel frattempo alcune compagnie – Carnival, Holland America e Princess Cruises – hanno rimosso le crociere più lunghe di sette giorni dai loro siti di prenotazione.

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