Özpetek. Atmosfere d’Istanbul

“Come un respiro” è un viaggio nel tempo che il regista e scrittore turco-italiano intraprende con tutto l’amore per la sua città d’origine, che è un concentrato di storia e di passione.
BARBARA MARENGO
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“Quante persone amano di nascosto, tramano, tradiscono”… Cosa ci racconta Ferzan Özpetek nel suo ultimo romanzo, Come un respiro (Mondadori)? Tanti sono gli ingredienti che il lettore s’aspetta da un romanzo degno di questo nome: una trama che accompagna vari personaggi, tra viaggi, sentimenti, nostalgia e realismo. Özpetek, regista e scrittore dal cuore turco e italiano insieme, colloca la storia di due sorelle, un “uomo diabolico e affascinante”, una compagnia di giovani coppie romane in un’altalena di trasposizioni nel tempo e nello spazio, con la meravigliosa Istanbul protagonista. Attraverso un misterioso carteggio, composto da lettere mai lette e tornate al mittente, tornano a galla cinquant’anni di vite sconvolte da amori e tragedie.

Cihangir. Pera

Come un respiro ci avvolge in diverse atmosfere, dalla tranquilla domenica borghese di sei amici che celebrano il rito del pranzo tradizionale alla sonnolenta vita di una provinciale campagna viterbese, fino a un viaggio a bordo dei lussuosi vagoni dell’Orient Express e l’atmosfera – oggi è quasi scomparsa – multietnica e cosmopolita della Istanbul che fu.

Un viaggio nel tempo che Özpetek intraprende con tutto l’amore per la sua città d’origine, quella Istanbul che è un concentrato di storia e di passione.
Gli affetti più cari delle protagoniste Elsa e Adele, stravolti da avvenimenti drammatici, sono inseriti in contesti che Özpetek sa rendere affascinanti come le atmosfere dell’hammam, ambiente più volte evocato nei suoi film e romanzi: Ferzan regista e Ferzan scrittore si sovrappongono nelle pagine del libro, che alla trama affianca scenari per un film tutto da immaginare.

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La storia degli harem e dei sultani, delle loro amanti, assieme al fascino di luoghi come il Pera Palas, fantasmagorico hotel punto di arrivo per molti ricchi passeggeri dell’Orient Express: una società ricca e opulenta, composta dai personaggi incontrati da Elsa, straniera nella metropoli ma capace di immergersi e imparare a vivere sulle rive del Bosforo.

Hotel Pera Palace ai primi del Novecento

Solo chi ama Istanbul e chi ci ha vissuto come Özpetek può trasmettere le emozioni che si provano passeggiando per la città. E descrivere i palazzi e i vicoli di Beyoğlu, le case, i rumori e la folla, l’Oriente e l’Occidente che da millenni s’incontrano lungo le rive del mar di Marmara. Beyoğlu quartiere alto sul Bosforo, che deve il suo nome al figlio del Doge di Venezia Andrea Gritti, quell’Alvise che nel turbolento XVI secolo nacque, visse da ricco mercante e lavorò con Ibrahim Pascià gran Vizir di Solimano il magnifico, il figlio del Bey di Venezia, il Doge, Beyoğlu per l’appunto.

Dentro a questo palcoscenico di storia, paesaggi e monumenti i personaggi di Özpetek si muovono guidati da un fato che non dipende dalla loro volontà, in un intrico di sentimenti molto particolare. Sempre è l’amore o la mancanza d’amore a muovere i rapporti tra sorelle, amanti, coppie che credono di essere felici, in un susseguirsi di emozioni e di intrighi, un rincorrersi di avvenimenti lungo cinquant’anni.

Torre di Galata

Un luogo lega antichi e nuovi protagonisti, un appartamento romano che era un tempo “amico, benevolo, familiare” ma che racchiude segreti e dubbi, ambiguità e dolori. Assieme a questi sentimenti estremi, un contorno di sprazzi legati alla moda, alla cucina, alle attitudini modaiole che nei tempi del boom economico caratterizzavano Roma e Istanbul, città edoniste e voluttuose, generose e accoglienti.

Come un respiro, cinquant’anni di vite differenti hanno diviso Elsa e Adele, e fino all’ultimo respiro le sorelle si cercano: offese, tradite, nostalgiche di un’infanzia non facile ma passata sempre insieme. Erano “le Belle” nella buona società, e ora da fascinose vecchie signore raccontano storie di passione e abbandono, da leggere tutte d’un fiato grazie ad antiche missive che hanno viaggiato da Est a Ovest racchiudendo segreti.
Sarebbe anche un bel film.

Özpetek. Atmosfere d’Istanbul ultima modifica: 2020-11-28T17:55:58+01:00 da BARBARA MARENGO
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