Quando la parola “contaminazione” richiamava alla mente la fusione di elementi di diversa provenienza, l’Università Ca’ Foscari aveva avviato un progetto denominato Contamination Lab, che aveva ottenuto il contributo del Ministero della Ricerca. Sembra un secolo fa ed era invece solo il “prima del Covid 19”. Il Contamination Lab nasceva, quindi, per avviare laboratori di apprendimento attivo fra studenti ed esperti di diverse aree, per sviluppare la cultura dell’imprenditorialità, della sostenibilità, dell’innovazione e del fare, attraverso nuovi modelli di apprendimento.
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L’idea iniziale mirava alla condivisione di un periodo di ricerca con persone diverse per formazione, cultura ed età, al fine di elaborare un progetto comune e di sviluppare dinamiche necessarie a ridurre il divario tra il mondo accademico e l’innovazione. Nonostante quanto accaduto in modo imprevedibile agli inizi del 2020, l’idea progettuale ha mantenuto il suo nome, sebbene i termini “contaminazione” e “positivo” abbiano assunto, nel linguaggio quotidiano, una valenza medica, tragicamente connessa con la pandemia che ci ha colto di sorpresa.
Durante i lockdown, i laboratori hanno continuato a esistere e nei giorni scorsi s’è concluso il primo interamente dedicato a Venezia: Venezia: città plurale, progettato da docenti dei Dipartimenti di Studi Umanistici e Management e in collaborazione con alcune istituzioni del territorio (Ateneo Veneto, Fondazione Querini Stampalia, Rete Biblioteche civiche del Comune di Venezia) e la benefit company Pieces of Venice.
Per otto settimane, una cinquantina di studenti, suddivisi in gruppi di lavoro, ha riflettuto sulla storia della città per ripensare Venezia in chiave innovativa, leggendo il passato e il presente in maniera propositiva e progettando un futuro in cui il patrimonio storico-culturale della città possa essere di sostegno per integrazione, crescita e promozione sociale.
Oltre a lezioni e discussioni con i docenti di Ca’ Foscari, gli studenti hanno avuto l’opportunità di incontrare l’Ateneo Veneto, la cui storia e missione scientifica-culturale in città è stata raccontata da Giorgio Crovato, che ha saputo far rivivere l’esperienza di “intersezioni” promosse da più di due secoli a Campo San Fantin; la Fondazione Querini Stampalia, che dal 1868 promuove “il culto dei buoni studj e delle utili discipline”, presentata da Dora De Diana; la Rete Biblioteche civiche del Comune di Venezia, grazie a Barbara Vanin, che ha presentato le iniziative per favorire la lettura e l’integrazione; e infine Luciano Marson e Karin Friebel che hanno presentato la loro iniziativa imprenditoriale Pieces of Venice, che ha vinto il Compasso d’Oro ADI 2020 valorizzando Venezia attraverso il design.

Dopo aver seguito gli incontri con i partner (Ateneo Veneto, Querini Stampalia, Rete delle Biblioteche Civiche e Piece of Venice) e con esperti di Ca’ Foscari e di altre istituzioni: Sona Haroutyunian, Caterina Carpinato, Simon Levis Sullam, Mirco Casarin (CISM di Spinea), Giuseppina Di Bari (Comune di Venezia), Giancarlo Coro’ (Centro SELISI – Università Ca’ Foscari), Iginio Canale (IRES Veneto), Stefan Marchioro (Direzione Turismo della Regione Veneto – Progetti territoriali e governance del turismo), Remi Wacogne (Un’altra città possibile), Lorenzo Pesola (Un’altra città possibile); Geyleen Gonzalez (Unioncamere – Eurosportello Veneto), gli studenti hanno avuto il compito di elaborare progetti innovativi per promuovere una diversa immagine di Venezia, partendo dalla sua storia e dalle sue potenzialità. I nove gruppi hanno prodotto ipotesi di nuove opportunità imprenditoriali per Venezia con progetti interessanti e originali.

Fra tutte le idee presentate, è stata premiata come la migliore quella dedicata al turismo consapevole, allo sviluppo sostenibile e ai futuri viaggiatori: “Slow Books – libri per piccoli turisti” del Gruppo “ScONosciuti”. Il libro immaginato dagli studenti è una guida non solo alle bellezze di Venezia ma anche, e soprattutto, alla fruizione della città attraverso la conoscenza e il rispetto del luogo e della sua storia, della sua straordinaria peculiarità e della sua fragilità. Un libro per bambini perché anche i grandi possano entrare in città con l’attenzione e la cura necessarie per una città speciale come Venezia.

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1 commento
Thank you for your interesting insights into literature art architecture and the respectfulness one may need to understand the beauty of Venice Italy.