Domande sul vaccino. Breve dialogo con Jean-Jacques Kupiec

“Il vaccino mRNA è il RISULTATO dello sviluppo delle conoscenze sulla biologia molecolare che permettono di usare un’altra via rispetto alla vaccinazione classica così come le stesse conoscenze sulla biologia molecolare hanno permesso di creare gli OGM”. Abbiamo posto al biologo ed epistemologo francese alcuni degli interrogativi più frequenti sul vaccino e sull’innovazione di cui è frutto, se rappresenti una ”rivoluzione” più ampia e profonda nei campi della medicina e dei farmaci.
GUIDO MOLTEDO
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I due vaccini contro il nuovo coronavirus, sviluppati da Moderna e BioNTech-Pfizer, sono stati realizzati con una nuova tecnologia. Entrambi sono a base di RNA messaggero (o mRNA), una delle due molecole contenenti le informazioni genetiche specifiche per ogni organismo vivente. L’altra molecola è il DNA. A Jean-Jacques Kupiec, biologo ed epistemologo di fama, abbiamo posto alcune domande su questi aspetti peculiari dei due vaccini e se essi pongono problemi particolari di cui occorre tenere conto.

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Siamo di fronte a un’enorme novità, che va molto oltre la realizzazione di due vaccini, in tempi estremamente rapidi. È la prima volta che un’operazione di ingegneria biologica, se così di può dire, è applicata su vasta scala nei campi farmacologico e sanitario. È così? E se è la prima volta che problemi pone questa novità a medio e lungo termine?
È così.

Non penso che questo ponga problemi particolari a condizione che siano prese le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza delle persone immunizzate dal vaccino.

Se fossimo in una situazione normale, il vaccino mRNA non sarebbe stato autorizzato così rapidamente. Non sappiamo tutto su questo vaccino. Non sappiamo quanto tempo duri l’immunizzazione delle persone vaccinate; se continuino a essere contagiose; l’efficacia in funzione dell’età dovrebbe essere precisata meglio. Ma siamo oggi in una situazione d’urgenza e la vaccinazione è stata autorizzata perché anche se il vaccino è imperfetto, deve consentire di combattere l’epidemia.

Jean-Jacques Kupiec

Se questo vaccino è il precursore di una rivoluzione nei campi medico e farmacologico, si può sostenere che siamo in presenza di una trasformazione in questi due campi paragonabile a quella che ha avuto luogo nell’ambito della comunicazione e successivamente in numerosi e diversi altri campi? Può anche essere paragonato a quanto accade in agricoltura con gli organismi geneticamente modificati?
Il vaccino mRNA è il RISULTATO dello sviluppo delle conoscenze sulla biologia molecolare che permettono di usare un’altra via rispetto alla vaccinazione classica, così come le stesse conoscenze sulla biologia molecolare hanno permesso di creare gli OGM. È lo sviluppo delle conoscenze sulla biologia molecolare che consente applicazioni nei diversi campi della medicina o dell’agricoltura.

La società italiana è ancora sotto la prevalente influenza della cultura umanistica. Può essere che sia questa la ragione di un certo diffuso scetticismo verso le innovazioni scientifiche e tecnologiche? D’altra parte si osserva spesso un atteggiamento, da parte dei sostenitori della scienza, di stampo dottrinario se non dogmatico, oserei dire antiscientifico proprio da parte di chi dovrebbe dare sostegno alle ragioni della scienza, se la intendiamo come un processo in continuo divenire, segnato spesso da prove ed errori…
Bisognerebbe precisare che cosa intendi per cultura umanistica e in che senso si opponga alla scienza. Noi abbiamo lo stesso problema in Francia, dove c’è una maggioranza che è riluttante rispetto al vaccino. Cosa che va oltre la mia capacità di capire come sia possibile nel paese di Pasteur e dell’Illuminismo. Forse si tratta in senso più ampio di una reazione alla crisi ecologica che stiamo attraversando. La scienza appare come la responsabile dello sconvolgimento climatico e dell’inquinamento in generale per via delle sue applicazioni tecniche e industriali.

In America mi è stato detto una volta, da un biologo, che sono contro la scienza, per aver espresso riserve e dubbi sugli OGM… 
Andrebbero tenute distinte la pratica scientifica che mira allo sviluppo, la conoscenza e la comprensione che gli esseri umani hanno del mondo nel quale vivono dalle applicazioni, che sono scelte politiche. Evidentemente occorre un controllo sulle applicazioni della scienza e si ha il diritto di esigere più precauzione e, nel caso dell’agricoltura, di scegliere quella biologica tradizionale.

In Italia si sente spesso parlare, con la massima disinvoltura, sui giornali, in tv, dell’omeopatia come di una sorta di placebo, di un imbroglio…
Penso che l’omeopatia non sia nel dominio della scienza, penso che essa sfugga alla razionalità scientifica.

Domande sul vaccino. Breve dialogo con Jean-Jacques Kupiec ultima modifica: 2020-12-28T21:16:04+01:00 da GUIDO MOLTEDO
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