In Brasile la follia continua

Il presidente Bolosonaro decide di spendere milioni di denaro pubblico in patate fritte, barre di cereali, pizza, piselli in scatola e gomme da masticare. Ma è la spesa per il latte condensato che ha scatenato la polemica.
CEZAR AUGUSTO DE ALMEIDA
Condividi
PDF

Nell’attuale governo del presidente Jair Messias Bolsonaro, nel corso dell’anno 2020, nel mezzo della pandemia che sembra essere ancora molto lontana dalla fine, risulta esserci stato un aumento medio del venti per cento in spese alimentari rispetto al 2019. Un aumento che tiene conto dell’inflazione che, secondo l’IBGE (Istituto brasiliano di geografia e statistica), è stata del 4,52 per cento circa.

ytali è una rivista indipendente. Vive del lavoro volontario e gratuito di giornalisti e collaboratori che quotidianamente s’impegnano per dare voce a un’informazione approfondita, plurale e libera da vincoli. Il sostegno dei lettori è il nostro unico strumento di autofinanziamento. Se anche tu vuoi contribuire con una donazione clicca QUI

Quello che ha suscitato scalpore, persino indignazione, facendone uno degli argomenti più twittati degli ultimi giorni, non è tanto l’aumento delle spese in sé, quanto il contenuto delle singole voci di spesa, apparse spropositate, certamente fuori luogo a gran parte della stampa e dell’opinione pubblica brasiliana. Milioni e milioni di denaro pubblico spesi per patate fritte, barre di cereali, pizza, piselli in scatola e gomme da masticare. In particolare, di tutte le voci, quella che è stata immediatamente riportata su tutti i media è quella per il latte condensato: “L’amministrazione Bolsonaro ha speso quindici milioni di reais in latte condensato”, titolava l’importante rivista ISTOÉ.

La cifra enorme di quindici milioni di reais – circa 2,3 milioni di euro – ha fatto subito sì che l’affaire della settimana venisse rinominato “lo scandalo del latte condensato”. I dati vengono direttamente dal “Portal Transparencia”, un sito web dove l’esecutivo riporta l’elenco completo delle spese sostenute nel corso dell’anno; e che martedì è stato poi chiuso per alcune ore prima di tornare a funzionare. Qui si può leggere l’elenco completo delle spese alimentari che ammonta a 1,8 miliardi di reais (circa 276 milioni di euro), di cui 632 milioni destinati al Ministero della Difesa.

Prodotto molto usato in Brasile per preparare dolci di vario tipo, ma certamente non un alimento fondamentale nell’alimentazione quotidiana, il latte condensato è amato anche dal presidente Bolsonaro che è solito mangiarlo con il pane a colazione. 

E che adesso è diventato il centro del dibattito pubblico

Il presidente Bolsonaro “brinda” con il latte condensato della polemica

Eduardo Bolsonaro, deputato federale e figlio del presidente, ha difeso l’acquisto, affermando che la maggior parte del latte condensato è stata destinata alle forze armate, trattandosi di un alimento calorico adatto a chi fa “un’intensa attività fisica”. Ha anche aggiunto che la divulgazione dei dati sulle spese rischia di mettere in cattiva luce l’operato del padre. 

Questo perché nel frattempo alcuni membri dell’opposizione – il deputato David Miranda (PSOL-RJ) e le deputate Sâmia Bonfim (PSOL-SP), Fernanda Melchionna (PSOL-RS) e Vivi Reis (PSOL-PA) – hanno chiesto al procuratore generale della Repubblica Antonio Augusto Aras di aprire un’indagine sulla faccenda e puntato il dito contro le responsabilità di Bolsonaro.

L’aumento delle spese del governo è, come detto, del venti per cento rispetto al 2019 e appare tanto più considerevole in un anno di crisi pandemica. In Brasile, dove i contagi da Covid-19 sono quasi nove milioni e i morti circa 220mila, dove la notizia degli ospedali di Manaus rimasti senza ossigeno ha fatto il giro del mondo e dove milioni di persone vivono in condizioni di povertà e povertà assoluta, si iniziano a fare i conti. C’è chi non crede che il denaro sia davvero stato speso per questi alimenti non necessari, chi ci crede ma si domanda quante attrezzature mediche o respiratori si sarebbero potuti comprare. Addirittura qualcuno calcola che con i soldi spesi per il latte condensato si sarebbero potuti comprare ben sette residenze di lusso, volendo fare così un’allusione al famoso caso dell’ex presidente Lula, finito in carcere proprio perché, in cambio dei suoi favori ad alcune aziende, aveva ricevuto un appartamento.

Il Correio do Povo, poi, sottolinea come solo l’importo pagato per il latte condensato sia cinque volte superiore a tutto ciò che l’Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe) ha ricevuto per il monitoraggio satellitare dell’intera Amazzonia, del Pantanal e di altre regioni del paese (3,2 milioni di reais nello stesso periodo, secondo i dati raccolti dalla società Rubrica). Negli ultimi due anni, Inpe – la principale agenzia federale responsabile della ricerca e del monitoraggio spaziale –, Ibama e l’Istituto Chico Mendes per la Biodiversità (ICMBio) hanno visto ridotti i loro budget: ciò ha compromesso la capacità del governo di svolgere azioni di protezione strutturale, di ispezione e di argine alla deforestazione delle foreste nazionali (l’Amazzonia ha registrato un volume record di incendi lo scorso anno).

Adesso Bolsonaro, alfiere negazionista della prima ora, che solo qualche settimana fa aveva detto “il Brasile è fallito” e che lui “non riesce a fare niente”, dando anche qualche vaga responsabilità alla stampa, aspetta l’indagine del procuratore generale Antonio Augusto Aras, suo uomo di fiducia, da lui scelto per l’incarico, nonostante non rientrasse nella “lista triplice” composta dai procuratori più votati, tramite votazione interna.

E mentre aspetta l’evoluzione degli eventi, il presidente, a un pranzo in trattoria pieno di gente, oggi scherza sullo scandalo del latte condensato e insulta, ancora una volta, la stampa con parole di basso livello poco adatte a un capo di stato.

In un paese in cui la violenza e il tasso di disoccupazione aumentano di giorno in giorno, dove le aziende delocalizzano costantemente e i camionisti minacciano scioperi, dove l’inflazione aumenta e gli stipendi sono bloccati da due anni, è o non è una follia spendere quindici milioni per il latte condensato?

In Brasile la follia continua ultima modifica: 2021-01-30T15:14:45+01:00 da CEZAR AUGUSTO DE ALMEIDA
Iscriviti alla newsletter di ytali.
Sostienici
DONA IL TUO 5 PER MILLE A YTALI
Aggiungi la tua firma e il codice fiscale 94097630274 nel riquadro SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE della tua dichiarazione dei redditi.
Grazie!

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Lascia un commento