Lusingare una veneziana o un veneziano proponendo uno sconto di qualche centinaia di euro per una crociera su una nave Costa, è un pochino provocatorio, non trovate? A meno che – e sicuramente ve ne sono – non si tratti di una veneziana o di un veneziano che della propria città interessa poco o niente o che, per qualche ragione, certamente legittima e insindacabile, è interessato, eccome, alle crociere, alle grandi navi, al turismo crocieristico che scarica tutt’insieme migliaia di visitatori sulla povera città. E sì, che scorrazzino pure i giganti del mare a pochi metri da San Marco, chi se ne importa.
ytali è una rivista indipendente. Vive del lavoro volontario e gratuito di giornalisti e collaboratori che quotidianamente s’impegnano per dare voce a un’informazione approfondita, plurale e libera da vincoli. Il sostegno dei lettori è il nostro unico strumento di autofinanziamento. Se anche tu vuoi contribuire con una donazione clicca QUI
Ora che una lusinga del genere – definita “spesa vista mare” – sia frutto di qualche stravagante e ignorante stratega di marketing della Coop, è doppiamente indisponente.
Coop deve il prima possibile smetterla con questa storia.
Qualche giorno fa, alla cassa della Coop di piazzale Roma, con lo scontrino fiscale, per una spesa di una certa consistenza, mi è stato dato anche uno scontrino non fiscale.
Questo:

Sono tanti nella città storica i punti vendita di Coop Alleanza, direttamente gestiti da Coop Alleanza stessa, la gran parte, o in franchising. Ne ho contati 24, a Venezia centro storico e isole.
Fa piacere che ci siano, anche se sarebbe bello ce ne fossero molti di meno, di questi, come di altri supermercati, per una ragione molto semplice: perché significherebbe che in città ci sono molti più alimentari, macellai, pescherie e verdurai, negozi di vicinato di quanti ne siano rimasti e la cui mancanza alimenta il senso di una città che diventa sempre meno città.
Ce ne sono sempre meno. E sempre più supermercati.
Tuttavia, una catena di supermercati che ha anche un fine sociale, non il profitto per il profitto, e che si attiene a principi e regole in dichiarata sintonia con la sostenibilità, e che è attenta alla comunità in cui opera, è la presenza migliore possibile in una città come Venezia.
Ma proprio questo suo profilo rende giustamente esigenti i soci e molti clienti, che con Coop hanno un rapporto diverso rispetto a quello che si ha con qualsiasi altro operatore del settore.
Dai dirigenti di Coop Alleanza ci si attende una certa sensibilità verso il territorio in cui operano. A maggior ragione stupisce l’iniziativa promozionale proposta ai clienti e ai soci Coop veneziani.
“La Coop siamo noi”, o no?
Ci aspettiamo un immediato ripensamento e invitiamo clienti e soci veneziani di Coop Alleanza a scrivere ai consiglieri locali per manifestare il proprio disappunto per l’iniziativa, con la richiesta di sostituirla con una proposta in sintonia con la peculiarità specifica della nostra città.
Ecco l’indirizzo email per scrivere ai consiglieri: filo.diretto@alleanza3-0.coop.it.


Aggiungi la tua firma e il codice fiscale 94097630274 nel riquadro SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE della tua dichiarazione dei redditi.
Grazie!
5 commenti
Coop sembra per molti versi estranea ai problemi di Venezia. Come se si fosse installata nella città storica senza valutare minimamente luogo e società in cui sono. Tralasciando la “bruttezza” di alcuni supermercati, vedi San Giacomo dall’Orio, dovrebbe dimostrare un po’ di attenzione verso la comunità che li ospita, specie se così particolare e delicata. Aggiungo all’articolo queste considerazioni che vivo sulla mia pelle tutti i giorni. Primo: nessun controllo per i trasportatori che portano la merce edibile con mototopi con motori iper inquinanti, la mattina dalle 7.30 alle 8.30 circa è impossibile aprire le finestre! Basterebbe imporre ai propri fornitori dei protocolli di rispetto dell’ambiente per l’utilizzo di gru elettrificate per esempio, senza tenere motori accesi per delle ore a barca ferma.
Secondo ma non trascurabile plastica ovunque! Guanti per la verdura, sacchetti per la frutta… tutta plastica usa e getta che poi ben sappiamo che fine fa! E ancora confezioni a marchio Coop… tutte di plastica.
Insomma, tra smog e plastica la Coop non ci fa una gran figura Green, a parte per il colore dei muri dei suoi supermercati!
Siamo arrivati all’inverosimile, adesso, c’è anche chi se la prende con un’organizzazione lavorativa perché da un aiuto ad un altra organizzazione lavorativa in difficoltà, siamo arrivati al punto che non esiste più la dignità dei lavoratori, siamo arrivati al punto che l’ignoranza ha la meglio sulla ragione!
Se volete essere “green” vedete di andare a leggere come i lavoratori del porto di Venezia si stanno adoperando per risolvere il problema del passaggio delle navi davanti a San Marco, non basta scrivere due righe su un giornaletto, bisogna dare molto di più, cosa che voi non fate !!!
Siete comici! Vi lamentate che ci sono troppi supermercati e ci andate! Poi fate notare lo scontrino “non fiscale” senza sapere che tipo di tassazione viene applicata alle distribuzioni… e poi vorreste essere i paladini di Venezia??? Lasciate stare…
Caro Davide forse la Coop è più sensibile ai problemi dei lavoratori veneziani di quanto lo siete voi che dell’ambiente avete fatto il vostro cavallo di battaglia senza considerare la tragedia di tutti quei lavoratori che si trovano alla canna del gas. Difendere il lavoro è quello che faceva la sinistra una volta e adesso difende i pioppi che,per carità giusto difenderli, ma ci sono anche i lavoratori.
[…] Normale dunque che stenelle e delfini vengano a rifornirsi di seppie nel grande supermercato Laguna di Venezia. Al contrario, a noi non sembra affatto normale che i supermercati della Coop a Venezia promuovano la “Spesa vista mare”, che tradotto significa l’offerta di un coupon di 400 euro di sconto su una crociera Costa per chi spende in acq… […]