È normale, o meglio, è abbastanza normale che i delfini entrino in laguna. Prima di ieri, è accaduto più volte negli anni scorsi. Non lontano da Pellestrina o nelle acque di Chioggia, e molti furono i delfini avvistati felicemente agli Alberoni. E chissà quante altre volte dei delfini “invisibili” si sono avventurati, senza che nessuno potesse gioire per la vista di quei “curvi dorsi”, tra il Lido e il resto dell’arcipelago veneziano. I due inaspettati ma più che benvenuti “turisti”, emersi per l’emozione di tantissimi tra Punta della Dogana, Canal Grande e Canale della Giudecca, sono stati accolti con queste parole da Luca Mizzan, biologo marino e direttore del Museo di Storia Naturale:
Non si tratta del comune tursiope che spesso viene avvistato al Lido o che comunque già qualche anno fa era stato segnalato proprio nel Canale della Giudecca. In questo caso parliamo di stenelle, che vivono in genere nel medio e basso Adriatico e che sono rare qui. Poi, a differenza del caso di qualche anno fa, sembra che non si tratti di due esemplari che si sono persi, ma che siano arrivati appositamente in laguna.
Appositamente per via delle seppie, perché, come si legge in un glossario scritto da Michele Zanetti, la seppia, sepa in dialetto, è un “pregiato mollusco cefalopode che entra nelle acque lagunari nella primavera per la deposizione delle uova”. Allora, la normalità è che dove ci sono seppie ci sono spesso i delfini. Tanto è vero che sempre Mizzan, nella stessa intervista sulla Nuova Venezia, spiega così il magnifico ingresso:
Molto probabilmente per farsi una scorpacciata di seppie, dato che da una settimana sono arrivate in laguna per depositare le uova (…) le seppie sono un cibo preferito dalle stenelle e non è da escludere quindi che siano qui per questo. Poi il fatto che non ci fosse traffico acqueo ha sicuramente creato le condizioni affinché si addentrassero fino in Canal Grande. Monitoreremo la situazione, nella speranza di rivederle e di capire se è stato un caso isolato.
Normale dunque che stenelle e delfini vengano a rifornirsi di seppie nel grande supermercato Laguna di Venezia. Al contrario, a noi non sembra affatto normale che i supermercati della Coop a Venezia promuovano la “Spesa vista mare”, che tradotto significa l’offerta di un coupon di 400 euro di sconto su una crociera Costa per chi spende in acquisti Coop.

La cosa ha dell’ambiguo, lo si capisce bene dai messaggi inviati da Filo Diretto Coop Alleanza 3.0 e ricevuti da chi ha protestato per la discutibile e più che indifferente (rispetto alla tutela di Venezia) offerta sostenuta da Robintur Travel Group, una rete di agenzie di viaggio di proprietà della Coop eccetera. Innanzitutto, dove si dice a quanto deve ammontare la spesa per ottenere in cambio lo sconto per una crociera grandi navi? È scritto da qualche parte? Nei messaggi inviati da Filo Diretto Coop nulla si dice, e nulla dice anche lo scontrino non fiscale rilasciato da un Supermercato Coop di Venezia, che però si presta a divertenti interpretazioni lì dove si legge:
Messaggio promozionale. Spesa vista mare. Con Robintur la tua spesa ti porta in crociera! Conserva questo scontrino e portalo in agenzia entro il 24 aprile.
Ma se le mie spese, dopo svariati passaggi e acquisti tra i prodotti Coop, dovessero per la data prevista ammontare a soli venti euro oppure a ben 600 se non ancor di più, riceverei in entrambi i casi sempre un buono di 400 euro di sconto per una crociera grandi navi Costa? Nulla dice in proposito lo scontrino e nulla dice ugualmente il gentile messaggio inviato da Filo Diretto Coop. Piuttosto, nel rivolgersi ai clienti veneziani di Venezia città d’acqua la Coop afferma (dirlo che costa?) che la rete di agenzie di viaggio di proprietà Coop Alleanza eccetera, sulla questione delle grandi navi, Robintur è pienamente a favore di una soluzione che superi la navigazione davanti a San Marco e nel canale della Giudecca, mettendo al riparo la città da ulteriori rischi ambientali.

Volendo parlare seriamente, cioè con senso civico e autentica competenza, del futuro di Venezia, la Cooperativa delle cooperative, qual è la Coop, dovrebbe affrontare tante altre questioni, che si aggiungerebbero di molto ai suddetti rischi ambientali, un di più di sostanza, che non sembra appartenere alla pratica del buono sconto di 400 euro. Infatti, il messaggino Coop si chiude con parole non normali se considerate dalla specificità della città antica e dell’ecosistema lagunare e anche, forse, di una certa etica sociale: “Questa attività turistica ha generato un impatto positivo di occupazione e reddito per migliaia di lavoratori, anche veneziani”.
Non è affatto normale insomma “usare” i propri clienti nell’indirizzarli a diventare clienti di crociere gestite da una rete di viaggi della Coop, e questo quando, sia a livello locale che nazionale, non è stata ancora definita l’annosa e divisiva questione Grandi navi a Venezia.
Da ultimo, sarebbe bello pensare che quei due delfini normalmente in laguna abbiano voluto riportarci alla lode scritta da un grandissimo e anonimo lirico greco: “E voi lodo, delfini, alunni / delle vergini Nereidi nate da Anfitrite, che mi salvaste naufrago…”.
Ma poi, quali i delfini che eviteranno a Venezia di naufragare?

Aggiungi la tua firma e il codice fiscale 94097630274 nel riquadro SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE della tua dichiarazione dei redditi.
Grazie!
2 commenti
Parole sante, la crociera vista S.Marco non la vorrei neppure gratis !
Bravissimo Franco Miracco, grazie! Assolutamente inaccettabile da parte di Coop – pur essendo legata alla Robin Tour – incentivare le Grandi Navi in un momento così drammatico per la nostra Laguna, e forse decisivo. Andrò a protestare come sono andata a congratularmi per altre azioni molto positive della Coop sia per la scuola, per i senza lavoro, per il restauro, etc.