Cip e Tigre raccontano

Una gattina abbarbicata al collo di una tigre. Assieme a una moltitudine di persone, corrono attraverso pianure e montagne per raggiungere una meta che ritengono sicura: l’Europa. Il lungo viaggio è un albo illustrato ideato da Fabrizio Tonello e disegnato da Aurélia Higuet, per Carthusia Editrice.
BARBARA MARENGO
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Una gattina abbarbicata al collo di una tigre. Assieme a una moltitudine di persone, corrono attraverso pianure e montagne per raggiungere una meta che ritengono sicura: l’Europa. Il lungo viaggio di Cip e Tigre è un albo illustrato ideato da Fabrizio Tonello e disegnato da Aurélia Higuet, pubblicato da Carthusia Editrice. Tonello insegna Scienza politica all’ateneo di Padova ed è firma del manifesto; Higuet è una disegnatice belga. Entrambi con questo libro a fumetti intendono dimostrare il loro impegno sociale verso un problema che molte volte diventa dramma, l’emigrazione. Tonello, impegnato socialmente nell’associazione Famiglie Accoglienti, dedica il libro a tutti coloro che “fuggono da guerre, carestie e violenze in Medio Oriente” e che “attraversano la Grecia si avventurano nei Balcani per raggiungere l’Italia, la Francia o la Germania”. Un viaggio rischioso e doloroso che i protagonisti di queste strisce colorate compiono – metaforicamente – accanto all’umanità in cammino per fuggire da paesi instabili e violenti, dove non sussistono più condizioni di vita sicure.

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Tigre e Cip, felini in fuga che sperimentano i pericoli di un viaggio pieno di rischi, fame, freddo, nascondigli e barriere, angherie e minacce; assieme a moltitudini biblicamente in doloroso esodo attraverso rotte pericolose, camminando di notte e nascondendosi di giorno, per entrare in un’Europa che non li accoglie e non li vuole.

Le tracce lasciate sulla neve, quelle piccole della gattina e quelle grandi dell’amica Tigre, sono facilmente avvistate da chi deve controllare i confini montuosi. Inizia così una fuga tra grotte e ostacoli assieme alle carovane di umani con poco bagaglio e tanta paura, che vagano tra le montagne. Filo spinato e alti muri che non fermano felini e umani, tra minacce e agguati. E se Cip e Tigre saranno alla fine salvati e protetti, gli umani compagni di viaggio dove finiranno il loro cammino? Se va bene, in un campo di rifugiati, o nelle mani di organizzazioni senza scrupoli che fanno della tratta di esseri umani il loro business.

È la storia infinita di un’emigrazione dolente che la meta ambita, l’Europa, non riesce a gestire se non a prezzo di ulteriori emarginazioni, sofferenze, esclusioni, divisioni e regole differenti. Cip e Tigre nel loro viaggio disperato raccontano quanto di più triste possa accadere ai profughi, esseri umani e non felini immaginati dalla penna agile di Higuet.

Il grande interrogativo che esce prepotente da queste pagine piene di colori è come fare a coniugare accoglienza a sicurezza, assistenza e protezione, da parte di un continente abitato da 450 milioni di persone incapaci di gestire le vite di qualche centinaia di migliaia di altre persone.

Mentre la “rotta balcanica” assieme ad altre rotte marittime giornalmente è percorsa da fiumi di fuggiaschi, associazioni come Famiglie Accoglienti cercano di aiutare ragazzi profughi, assistendoli per scuola, lavoro, vita. Sembra incredibile che l’Europa non riesca a trovare un cammino comune per l’accoglienza e tolleri situazioni inumane alle quali i profughi sono sottoposti: il campo di Moria nell’isola greca di Lesbo assieme agli accampamenti in Turchia, per non parlare di Lampedusa, sono solo alcuni esempi di condizioni infelicissime che intere famiglie devono sopportare per giungere alle agognate pace e sicurezza.

Cip e Tigre, felini determinati: rappresentano uno dei modi per sensibilizzare i giovani (e i non giovani) verso queste emergenze, in tempi di pandemia troppe volte dimenticate, quando non usate come spauracchio per cavalcare la tigre – non la nostra protagonista – delle chiusure verso i migranti.

La casa editrice Carthusia rinnova con questo albo il suo impegno sociale che si esprime nella collana “Trovati e ritrovati”, che comprende altri tre titoli: La quaglia e il sasso, Molto non è poco, Io sono sordo.

Cip e Tigre raccontano ultima modifica: 2021-06-16T20:41:56+02:00 da BARBARA MARENGO
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