La maga dei numeri

Alessandra Ghisleri, sondaggista, figura di spicco sulla scena politica italiana, sarà una delle protagoniste del “Festival della Politica” a Mestre. ytali l'ha intervistata.
BARBARA MARENGO
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“È il momento di manifestare la propria forza attraverso l’educazione verso le nuove generazioni, che abbiano consapevolezza del valore delle donne con un approccio nuovo nella società, una nuova avventura in un mondo che tendeva a escluderci”. Così Alessandra Ghisleri spiega con ottimismo e fiducia come il futuro che è già qui potrà essere migliore per l’universo femminile. E lo fa nell’ambito della sua partecipazione al Festival della Politica che si tiene a Mestre dal 9 al 12 settembre, dove parlerà di “Leadership femminile” con Sofia Ventura: la Fondazione Gianni Pellicani, assieme al Museo M9, alla Fondazione di Venezia e alla Città di Venezia, organizza la decima edizione del Festival che quest’anno è dedicato a “Il potere delle donne”, oltre cinquanta eventi tra dibattiti, proiezioni e svago che vogliono rivitalizzare un tessuto urbano come quello di Mestre, problematico dal punto di vista sociale ed economico nel – speriamo – post pandemia. La nostra rivista, ytali, è tra i media partner del Festival.

Alessandra Ghisleri è volto noto nel mondo dei mezzi di comunicazione per il suo lavoro di sondaggista, ed è direttrice di Euromedia Research a capo di uno staff di analisti. In una società che si nutre e vive di sondaggi, la sua specializzazione è attualissima anche se Ghisleri ha una laurea in Oceanografia paleontologica: dal 1995 inizia l’avventura come stagista presso un istituto di ricerca, visto che come oceanografa il lavoro non c’era. Le analisi dei fondali che l’avevano accompagnata negli anni universitari si trasformano in analisi della società, minuziosamente: nel recente libro La Repubblica dei sondaggi Ghisleri spiega il nuovo corso della sua vita professionale basato su statistiche e analisi dei contesti più vari di fronte a un’opinione pubblica vorace e volubile.

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Abbiamo chiesto ad Alessandra Ghisleri come nasce un sondaggio: pensando al significato di questa parola, riallacciamo i primi studi di Ghisleri sul mondo sottomarino, tramite una sonda che scandaglia i fondali e analizza un universo sommerso. L’“opinione pubblica” che tanto è temuta, studiata, blandita o criticata viene setacciata con una sonda che analizza opinioni, tendenze, pensieri e aspettative: un’azienda chiede una ricerca di mercato con un obiettivo, e parte il progetto-campione su una parte rappresentativa di popolazione attraverso telefono, face to face su cellulare, web, con un questionario che centra l’obiettivo da raggiungere. Dopo queste rilevazioni eseguite da addetti specializzati si parte con l’analisi statistica delle risposte: i progetti sono mirati per il fine desiderato, sia per le aziende sia per i partiti politici, in un ventaglio molto ampio di ricerche che possono durare da un giorno a parecchi mesi.

Semplificando, si ottiene una ricerca statistica basata sulle risposte di un campione di persone, da mille a qualche decina di migliaia di individui, che bisogna sapere analizzare al di là delle apparenze dei singoli numeri. “Non è facile leggere un sondaggio”, spiega Ghisleri: le più varie situazioni vanno interpretate alla luce degli sviluppi futuri e molti sono gli scenari che nascono dalle spinte di tali indagini. Questi rapidi e attuali sondaggi hanno sostituito le antiche analisi fatte ad esempio dai partiti politici che nella Prima Repubblica erano ben radicati sul territorio e che – è il caso del Pci – riuscivano a rendere pubblici i risultati elettorali prima di quelli ufficiali.

 

Dalla politica all’economia, dalla sociologia al marketing, i sondaggi oggi sono una costante fondamentale: uno specchio della società che Ghisleri interpreta da un’esperienza quasi trentennale, un settore nel quale la sua leadership è radicata. E proprio di leadership femminile giovedi 9 settembre la sondaggista parlerà di fronte al pubblico del Festival della politica: una presenza femminile nei posti che contano che è ancora di difficile concezione (Ghisleri porta ad esempio la sola leader politica donna di un partito politico, Giorgia Meloni) in un paese complicato.

Nel mondo dell’impresa le donne non sono certo facilitate e il confronto con i colleghi maschi non è mai sullo stesso piano: una donna deve essere più brava e più forte per riuscire, anche se con il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) le pari opportunità dovrebbero avere maggior possibilità di applicazione. E la famosa frase “dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna” dimostra come la donna sia sempre occultata e nascosta, afferma Ghisleri: ecco dunque l’importanza dell’educazione nei confronti delle nuove generazioni, ed è qui che la forza delle donne deve arrivare a creare un nuovo approccio fatto di consapevolezza e coinvolgimento dell’universo femminile in tutti i settori della società. Un cambio interessante di prospettiva che già s’intravvede nei ragazzi e nelle scuole, e che si riflette nel mondo del lavoro dove, ad esempio, molte sono oggi le donne manager di riconosciuto valore in aziende importanti. Conquiste attuate “sul campo” con impegno e determinazione, con la speranza di un futuro migliore. Anche se le donne pagano sempre un prezzo altissimo per ribadire la propria autonomia e il proprio valore assieme al riconoscimento dei propri inalienabili diritti: come non pensare alle donne dell’Afghanistan che in questi giorni lottano di fronte a impensabili divieti imposti solo contro le donne, ma anche come non pensare ai casi di femminicidio che quotidianamente in Italia macchiano dolorosamente le pagine della cronaca.

La maga dei numeri ultima modifica: 2021-09-08T20:05:37+02:00 da BARBARA MARENGO
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