Il Maestro e i suoi Maestri

L’edizione di quest’anno del Festival veneziano dedicato a Luigi Nono vuole indagare i rapporti del compositore con musicisti e letterati che hanno avuto grande significato per il suo lavoro e per la sua vita.
SERENA NONO
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Siamo lieti di presentare il Festival Luigi Nono che quest’anno s’intitolerà Luigi Nono e i suoi Maestri. Il titolo è lo stesso dell’edizione 2020 del Festival che purtroppo a causa del Covid 19 è stato rinviato, anche se il programma è un po’ cambiato rispetto a quello dello scorso anno. Si sono aggiunti parecchi appuntamenti che lo scorso Festival 2020 non aveva in programmazione. Per la prima volta il Festival non sarà concentrato in cinque o sei giorni consecutivi, ma gli eventi saranno programmati durante tutto il mese di novembre, dal giorno 3 al 27.

La Fondazione Archivio Luigi Nono, per cui abbiamo lanciato un appello in gennaio 2021 perché a rischio chiusura per mancanza di fondi, ha comunque trovato le forze necessarie per programmare un festival di qualità con budget molto limitato, soprattutto grazie alle generose partecipazioni dei protagonisti del Festival.

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E grazie alle nuove collaborazioni con istituzioni e fondazioni cittadine che permettono di portare avanti uno degli intenti fondamentali della Fondazione Luigi Nono: far uscire i materiali conservati in archivio e stabilire relazioni e sinergie con altre realtà culturali della città per offrire una produzione culturale ad ampio spettro che vada oltre l’attività di conservazione.

Giuseppe Ungaretti e Luigi Nono (Cameraphoto)

Infatti l’attività principale della Fondazione Archivio Luigi Nono è di offrire a studiosi, professionisti e appassionati la fruizione di materiali e del lascito del compositore, ma la volontà è quella di non limitare il nostro impegno alla conservazione ma anche a generare aperture ed eventi. Oltre allo studio e la produzione incessante di tesi, articoli e volumi che sono il risultato del lavoro di molte persone che frequentano l’archivio, oltre alle consulenze offerte a musicisti, registi, compositori, professori e insegnanti per spettacoli, concerti, seminari ed altro, oltre alle visite organizzate per scuole e università presso la sede della Fondazione, da sempre programmiamo conferenze, concerti e incontri su temi non solo strettamente “musicali” durante tutto l’anno, e da quattro anni organizziamo anche il Festival Luigi Nono che comprende appunto conferenze, danza, esposizioni, reading, concerti e attività didattiche con gli studenti. Fin dalla prima edizione del Festival si sono create delle collaborazioni per produrre eventi con altre realtà culturali presenti sull’isola della Giudecca e ora, questa quarta edizione: in tutta la città.

Il tema Luigi Nono e i suoi Maestri, su proposta di Nuria Schoenberg Nono, presidente della Fondazione, vuole indagare i rapporti del compositore con musicisti e letterati che hanno avuto grande significato per il suo lavoro e per la sua vita. 

Arnold Schoenberg

Vogliamo soffermarci sull’importanza dello studio necessario del passato fondamentale per l’artista: spesso si ha una idea di avanguardia come movimento-momento di rottura con la tradizione, in realtà l’opera di Luigi Nono affonda le sue radici nel passato e nello studio profondo di questo.

Interessante sarà analizzare cosa hanno dato I maestri a Luigi Nono, percorrere la grande tradizione della musica veneziana e non solo veneziana fino ad oggi: Josquin Des Pres, Monteverdi, Andrea e Giovanni Gabrieli, fino a Bellini, Bartok, Mahler, Schoenberg, Varèse, Webern, Malipiero e Maderna, e non solo la musica ma anche le passioni letterarie che hanno accompagnato il pensiero e il lavoro del compositore: Pavese, Ungaretti, Machado, Lorca, Majakovskij, Rimbaud, Hölderlin. Ma sono anche da considerare Maestri di vita in quanto collaboratori e compagni di viaggio: Emilio Vedova, Massimo Cacciari, Alvise Vidolin.

Bruno Maderna e Luigi Nono

In particolare sarà esplorato il sodalizio di Luigi Nono con Bruno Maderna e G. F. Malipiero. È significativo un episodio risalente a quando Nono è giovanissimo e sta facendo i suoi studi da esterno al Conservatorio di Venezia.

Di G.F. Malipiero, che gli fu Maestro dal 1943, scrive Nono:

Maestro affettuoso come mi si dimostrò, allorché negli anni di bestiale dominazione fascista, dal ’43 al ’45, mi accolse come allievo. Le sue lezioni e colloqui mi aprivano allo studio e alla conoscenza di quella musica, cui allora in Italia era decretato l’ostracismo: Schoenberg, Webern e insieme Dallapiccola. E naturalmente Monteverdi e il rinascimento musicale.

Gli consiglia di incontrare Bruno Maderna, che, a sua volta, gli dice che, se vuole essere un compositore “mediocre”, continui pure i suoi studi al Conservatorio, ma se invece vuole non essere mediocre deve cominciare a ristudiare tutto da capo. Così, con Bruno Maderna, Luigi Nono comincia a studiare i trattati della musica antica alla Biblioteca Marciana:

E su sua sollecitazione, Bruno, già da Maestro con un gruppo di suoi allievi tra cui anch’io, cominciammo a “frugare” nella biblioteca Marciana tra originali musicali, tra trattati di composizione, da Huchbald a Padre Martini, tra le prime stampe di musica realizzate a Venezia a partire dal 1501, per poter studiare così storicamente sugli originali lo sviluppo della musica europea giungendo a Schoenberg, Webern e Berg. E fu un periodo felicissimo di studio di scoperte di discussioni, in cui Bruno ci coinvolgeva tutti con il suo entusiasmo maieutico, e G. F. Malipiero ci seguiva con vera gioia.

V’era allora un vero vivo rapporto di “bottega” artigianale musicale, in cui l’aperta intelligenza e l’umore colto di G. F. Malipiero si univa alla instancabile capacità di Bruno di scoprire la musica insieme sempre nuova, di farcela studiare sempre viva. 

Durante il Festival l’Archivio Luigi Nono proporrà una mostra con una selezione di lettere, manoscritti, fotografie, partiture annotate, di Nono e i suoi Maestri: Malipiero, Dallapiccola, Scherchen, Maderna.

Il nostro programma è diretto a più categorie di utenti, non solo conoscitori esperti di musica perciò, ma studenti, appassionati, specialisti e anche persone solamente curiose verso questo mondo che spazia dalla musica alle altre discipline artistiche e di pensiero.

Gli studenti saranno coinvolti in workshop pensati ad hoc sul tema Nono e i Maestri, da parte del prof. Paolo Dal Molin e dal prof. Gianluca Sfriso presso la Fondazione, ma ci sarà la partecipazione di studenti anche come performers nel concerto di musica antica nella chiesa del SS. Redentore che vede partecipare scuole del territorio, quali i Conservatori di Padova e Venezia ma anche i Licei musicali di Conegliano e Padova, curato dal prof. Gianluca Sfriso.

Claudio Monteverdi

Il programma prevede concerti di musica contemporanea, moderna e antica.

Un concerto dei Maestri, al Conservatorio Benedetto Marcello, con musiche di Schoenberg, Nono e Maderna sarà interpretato dal pianista Francesco Prode e dalla flautista Federica Lotti, con la regia del suono di Alvise Vidolin.

Ci saranno conferenze con musicologi, filosofi, artisti, musicisti.

Ci sarà una esposizione di interventi grafici d’autore di Nicola Cisternino nella sede veneziana di Emergency. 

Ci saranno presentazioni di novità editoriali.

Ci sarà un inedito lavoro coreografico sulla musica di Luigi Nono e Claudio Monteverdi da parte di Virgilio Sieni che per la quarta volta ci onora del suo contributo artistico. Come negli anni passati coinvolge danzatori non professionisti per una nuova installazione coreografica a Fondazione Prada (il link per poter partecipare alla performance con i dettagli delle audizioni e degli orari delle prove).

Ci saranno letture di testi poetici utilizzati da Luigi Nono nelle sue composizioni, testi e poesie analizzate per l’uso particolare che ne faceva il compositore trasformandoli in suono, con David Riondino e Veniero Rizzardi alla Fondazione Ugo e Olga Levi.

Al Teatrino di Palazzo Grassi sarà presentata una nuova edizione di un importante documentario di Olivier Mille su Luigi Nono del 1988.

L’ultima lunga intervista fatta a Luigi Nono tra il 1987 e 1988. Nel film appaiono Emilio Vedova nel suo studio, Massimo Cacciari, i collaboratori dello studio SWR Experimental di Freiburg dove Luigi Nono lavorò negli ultimi anni e le prove per l’esecuzione di Prometeo del 1987 a Parigi, Théâtre National de Chaillot.

Ma qui sotto trovate il link per vedere il programma integrale e per le modalità di partecipazione tramite prenotazione o ad accesso fino a esaurimento posti agli eventi, che sono tutti gratuiti. 

È infine per noi molto importante ribadire che siamo felici di queste nuove collaborazioni con istituti e fondazioni presenti in città. Infatti come si può vedere alcuni appuntamenti saranno esterni alla Fondazione Archivio Luigi Nono e tenuti in prestigiose sedi culturali veneziane, quali il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello, Fondazione Prada, Fondazione Ugo e Olga Levi, Palazzo Grassi – Punta della Dogana, Pinault Collection, la sede veneziana di Emergency nota per le sue iniziative per promuovere una cultura di pace e la chiesa del SS. Redentore.

Questi nuovi ponti sono pensati e realizzati con il desiderio di creare relazioni operose e produttive, per fare rete in una città dove la cultura è parte fondante della sua grandezza e della sua storia ma che non deve essere solo celebrativa del passato, deve continuare a evolversi, a vivere senza dimenticare le radici e i Maestri, e a continuare a camminare sulle strade che questi Maestri ci hanno lasciato. 

Giovanni Gabrieli musicista veneziano

Due citazioni per concludere:

Il musicologo e critico musicale Massimo Mila scriveva a proposito di Luigi Nono:

La voce, trattata quasi sempre a un livello di altissima poesia, in una dialettica di parlato e di cantato di gran lunga preponderante e frutto di una vera e propria scienza vocale sempre più matura, nella quale Nono si ricollega come è stato più volte rilevato, alla grande tradizione veneta e monteverdiana.

Il compositore Sylvano Bussotti, mancato di recente, legato da amicizia profonda con Luigi Nono scriveva:

Per me che ho vissuto la sua Tragedia dell’ascolto (Prometeo. Tragedia dell’ascolto n.d.r.) con l’udito sbarrato (l’orecchio è muto, la bocca è sorda, ma l’occhio sente e parla) e che nell’incidentale riscontro del tempo che passa […] colgo il tragico del campare in una dimensione temporale di cui, per l’appunto, la sola musica di Nono mi sembra sgominare il segreto. Ma vedo in giro troppi ignoranti perché si riesca a far capire un senso di parabola. Addosso a Nono e alla purezza indenne della sua espressione musicale tornano di questi tempi a pararsi le ombre del perverso frastuono fin-de-siècle. Scostiamole e immaginiamo che, da ragazzo, gli rassomigliasse anche Claudio Monteverdi.

 Il Festival si inaugura il 3 novembre alla Fondazione Archivio Luigi Nono alle 17 con l’introduzione a cura di Nuria Schoenberg Nono e Massimo Cacciari. A seguire, incontro con Gianmario Borio e Veniero Rizzardi su Nono e i suoi maestri con due interventi musicali: Bruno Maderna Cadenza da Dimensioni III – per flauto; Dialodia – per due flauti (Flauti: Federica Lotti, Caterina Stocchi). 

Per il programma del Festival Luigi Nono: Luigi Nono e i suoi Maestri clicca QUI

Il Maestro e i suoi Maestri ultima modifica: 2021-11-02T12:12:51+01:00 da SERENA NONO
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