[ROMA]
Seconda per età solo all’Accademia di Firenze voluta da Giorgio Vasari qualche decennio prima, la storica Accademia di Belle Arti di Roma fondata sul finire del Cinquecento da Federico Zuccari riapre i battenti per il nuovo anno accademico con una clamorosa sorpresa: da un giorno all’altro è stata chiusa la Scuola Libera del Nudo, per “decisione del Consiglio Accademico”.
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Istituzione antichissima, la Scuola Libera del Nudo è un laboratorio che appartiene alla struttura fondante dell’Accademia: uno dei pochi esperimenti di “formazione permanente” consolidato nei secoli, inventato in Italia come servizio aperto ai cittadini che volessero cimentarsi nel disegno dal vero e senza necessità di percorrere l’intero ciclo di studi.
Scuola libera dunque in questo senso, ma aperta soprattutto agli studenti dell’Accademia, che nel piano di studi non hanno altri esami di disegno dal vero. È un servizio che ha visto tra i suoi allievi, solo per citarne alcuni, personaggi come Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Mario Mafai, Scipione, Antonietta Raphaël, e tra i docenti Nino Calcagnadoro e Giulio Turcato.

Non una roba da poco, dunque, ma un vero e proprio bene culturale da conservare e valorizzare, non da chiudere dopo una rapida e superficiale valutazione. “Pochi iscritti” è stata la lapidaria giustificazione della Direzione agli sconcertati docenti, che hanno appreso della chiusura della Scuola solo dopo aver controllato l’orario delle lezioni ed essersi accorti che i loro insegnamenti, semplicemente erano scomparsi dal calendario.
Davvero troppo poco per giustificare una decisione epocale. La Scuola Libera è trattata come un qualsiasi master, senza considerare che è un servizio essenziale dell’Accademia. Grande la meraviglia degli studenti che hanno più volte chiesto invano alla segreteria di potersi iscrivere. Grande lo sdegno dei tanti esponenti del mondo della cultura che hanno appreso di questa grave decisione presa con tanta leggerezza e superficialità e, soprattutto, senza aver consultato il corpo docente dell’Accademia.


“Non una chiusura, ma una sospensione”, si giustificano i vertici dell’Accademia. Ma non si vede come la Scuola potrebbe rinascere un giorno dalle proprie ceneri dopo essere stata “disattivata”. La decisione è scaturita da una riunione del Consiglio Accademico, un organo composto da una rappresentanza di dieci docenti, Direttrice compresa, e due studenti, a fronte di oltre duecento professori. Decisione poi ratificata, senza tracce di discussioni o doverosi ripensamenti, dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Giovanna Alberta Campitelli, ex dirigente della Sovrintendenza Capitolina e autorevole componente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali.
Una vera e propria devastazione culturale, di questo si tratta: in tutte le più grandi Accademie del territorio nazionale la Scuola Libera del Nudo è il laboratorio attivo, e forma gli studenti alla pratica fondamentale del disegno della figura.
Le poche decine di migliaia di euro necessarie al suo mantenimento in vita sono briciole rispetto al bilancio milionario dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Ci chiediamo se le conseguenze di questa decisione siano state effettivamente valutate dal Consiglio di Amministrazione. Una più attenta valutazione dei costi rapportati ai benefici avrebbe potuto salvare la Scuola: docenti, studenti, modelli, ma, soprattutto, avrebbe potuto salvare la reputazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

articolo aggiornato alle ore 11.02 del 6 novembre 2021

Una lettera a ytali della direttrice e della presidente dell’ABA

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4 commenti
[…] Roma. Chiude la Scuola Libera del Nudo, pubblicato su ytali, senza firma, contiene numerose inesattezze, a partire dal titolo, nel quale […]
[…] riguarda la momentanea sospensione o difficile apertura o le scarsissime frequentazioni della Scuola Libera del Nudo di Roma, che, come si sa, viene da una storia lunghissima e gloriosa, essendo lunga la storia moderna delle […]
[…] L’articolo di ytali sulla vicenda della Scuola Libera del Nudo dell’Accademia delle Belle Arti di Roma ha suscitato grande interesse tra i nostri lettori e nella comunità di studenti e docenti dell’ABA. Abbiamo ricevuto e pubblicato una lettera a ytali della Direttrice e membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Cecilia Casorati, e della Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Alberta Campitelli. Qui di seguito pubblichiamo una lettera inviata da un gruppo di studenti alla professoressa Casorati. […]
E un vero scandalo, fatto dal un branco di idioti, ignorante della stories del arte e la necessita di certi attivita della formazione creative di un artista di qualsiasi tipa.
(Scusate per il mio brutto Italiano)
Paul Harbutt