Scuola del Nudo. Un tavolo con gli studenti

In una lettera alla direttrice Casorati si propone un dialogo per avere maggiori informazioni sulla decisione di “sospendere” l’attività della Scuola.
YTALI
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L’articolo di ytali sulla vicenda della Scuola Libera del Nudo dell’Accademia delle Belle Arti di Roma ha suscitato grande interesse tra i nostri lettori e nella comunità di studenti e docenti dell’ABA. Abbiamo ricevuto e pubblicato una lettera a ytali della Direttrice e membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Cecilia Casorati, e della Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Alberta Campitelli. Qui di seguito pubblichiamo una lettera inviata da un gruppo di studenti alla professoressa Casorati.

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Egregia Direttrice Cecilia Casorati,

siamo alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Le scriviamo per mostrarle il nostro profondo rammarico dovuto alla sospensione della Scuola Libera del Nudo. Abbiamo appreso che la ragione della delibera, per quest’anno accademico, è conseguenza dell’esiguo numero degli iscritti. La invitiamo gentilmente ad aprire un dialogo con noi studenti per avere maggiori informazioni sulle quali poter riflettere.

La storica e secolare Scuola Libera del Nudo ha avuto tra i suoi allievi grandi personalità del mondo dell’arte e costituisce una delle rarissime opportunità per apprendere in maniera continuativa lo studio dei modelli viventi per un numero consistente di ore durante l’intero anno accademico. Studio fondamentale non solo per il suo fine ultimo di restituire progressi sul disegno dal vero, ma anche e soprattutto per l’insegnamento e apprendimento di un metodo di ricerca valido per il processo artistico stesso, ritenuto rilevante dalla nascita dei percorsi formativi artistici e, per tale ragione, sempre sostenuto da grandi maestri del passato e del presente. La chiusura di un’istituzione storica di questa rilevanza – oltre alle poche ore offerte da altri corsi accademici – lascia un grande vuoto di offerta formativa.

A fronte di tutto questo, vorremmo chiederle maggiori delucidazioni in merito alla chiusura di una formazione che dovrebbe avere un aspetto “permanente” e non variabile in base al numero di iscritti, una formazione di una portata tale che non dovrebbe per la sua storia e per il suo peso essere paragonata ad altri insegnamenti che prevedono evidenti finalità diverse e indirizzate ad altra specificità (es. Pittura; Scultura…). Ogni corso nuovo è nato con l’intento di ampliare l’offerta formativa e non per sovrapporsi a corsi già preesistenti o replicare quanto storicamente fondato e valido, come ci insegna la storia dell’Accademia stessa.

Parliamo anche a voce degli allievi esterni che, oltre a noi, hanno manifestato il desiderio di poter partecipare alle lezioni della Scuola Libera del Nudo come da prassi.

Ogni epoca, per trovare identità e forza, ha inventato un’idea diversa di “classico”. Così il “classico” riguarda sempre non solo il passato ma il presente e una visione del futuro. Per dar forma al mondo di domani è necessario ripensare le nostre molteplici radici. (Salvatore Settis)

Augurandoci che il mantenimento in essere della Scuola non gravi pesantemente sul bilancio accademico, Le scriviamo pregando lei ed il consiglio di riesaminare la decisione e confidiamo in una prossima riapertura della Scuola.

La ringraziamo per l’attenzione e restiamo in attesa di un Suo gentile riscontro.

Le porgiamo distinti saluti.

Seguono 24 firme

Scuola del Nudo. Un tavolo con gli studenti ultima modifica: 2021-11-12T19:09:27+01:00 da YTALI
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